'Made in Napoli' nuovo osso artificiale, come quello vero
Resistenti impalcature di vari materiali chimici riempiti da cellule dellosso, fattori di crescita e proteine; e poi tendini e legamenti formati da polimeri e fibre sintetiche intrecciate tra loro. P
Resistenti impalcature di vari materiali chimici riempiti da cellule dell'osso, fattori di crescita e proteine; e poi tendini e legamenti formati da polimeri e fibre sintetiche intrecciate tra loro. Per riparare le fratture e rimettere in azione gli sportivi sono questi gli elementi artificiali che sono in avanzata fase di studio che potranno essere sperimentati gia' nel 2005 sull'uomo.
Arriva l'osso 'del futuro', artificiale, ma simile quanto piu' possibile a quello naturale. Frutto della ricerca italiana, portata avanti alla II Universita' di Napoli e al Centro ricerche interuniversitario sui biomateriali, puo' sostituire ossa o parti danneggiate, senza rigetto. E anzi si autoriproduce, essendo arricchito con fattori di crescita e cellule ossee. L'annuncio arriva dall'89.esimo Congresso della Societa' italiana di ortopedia e traumatologia (Siot), che riunisce oltre quattromila specialisti alla Mostra d'Oltremare di Napoli. Le sperimentazioni in vitro e sugli animali si sono concluse con risultati promettenti. A breve si passera' all'uomo. C'e' sempre piu' bisogno di osso, in quantita' e qualita' - sottolinea Giuseppe Guida, della II Clinica ortopedica della II Universita' partenopea e presidente del congresso insieme a Nando de Sanctis - perche' le malattie e i traumi aumentano: in sala operatoria sempre piu' si effettuano innesti ossei.
Ma serve un osso il piu' possibile naturale e 'vivo', che cioe' si autoproduca nell'organismo dopo l'impianto''. Il gruppo coordinato da Guida, in collaborazione con il gruppo guidata da Luigi Nicolais, ingegnere chimico, l'ingegnere Luigi Ambrosio e la professoressa Adriana Oliva del Centro ricerche interuniversitario sui biomateriali (CRIB) di Napoli, sta mettendo a punto quest'osso 'del futuro'. ''E' dotato - spiega - di un materiale sintetizzato da colture cellulari e quindi completamente compatibile con l'organismo. In pratica, e' formato da polimeri o materiali compositi addizionati con fattori di crescita e con colture di cellule ossee. Dunque, simile all'osso naturale''. Gli esperimenti sui biomateriali sono molto avanzati. Un legamento artificiale, frutto delle ricerche dell'equipe napoletana, ''e' in fase di applicazione sull'uomo all'Universita' di Londra. E presto cominceranno sull'uomo anche i test dell'osso artificiale. Un aiuto alla creazione di ossa nuove arriva dal corallo marino. Le ricerche in corso danno risultati incoraggianti. Si utilizza il corallo - spiega Guida - per sostituire l'osso perche' questo materiale naturale ha una struttura simile ed e' resistente, anche se non ha le proprieta' biologiche dell'osso vero''. Con il bisturi si puo' prevenire l'artrosi, intervenendo precocemente contro quelle malformazioni che possono spianare la strada a questa patologia. Ne soffre oltre il 6% degli 'over 65'. Ci sono malformazioni - afferma Nando de Sanctis, presidente del congresso - che possono guarire spontaneamente, si manifestano nell'eta' evolutiva e sono considerate paramorfismi. Ma ci sono alcune forme che non guariscono e possono avere un esito piuttosto grave da adulti, come l'artrosi''. Al congresso ''viene presentata una strategia operatoria per intervenire precocemente sulle deformazioni, al momento quelle degli arti inferiori, come il ginocchio varo, il ginocchio valgo, il piede piatto, il piede torto, la coxa valga, la coxa vara. Queste deformazioni si possono verificare alla nascita, ma anche per incidenti sportivi, della strada, del lavoro e in casa''.
Fonte: (26/10/2004)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
osso,
artficiale,
impianto
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