Pare proprio che qualche redattore di Nature Method abbia anche un lato goliardico! Ad accesso gratuito è apparso -nel nuovo numero- un articolo tra il serio e il faceto sulle potenzialità della spettrometria di massa applicata alla proteomica: Mass spectrometry: playing catch up.
A parte la presenza delle opinioni dei maggiori protagonisti del settore, questo articolo natalizio è arricchito da una “lista dei desideri” nella quale ognuno di questi moderni signorotti della proteomica esprimono un desiderio riguardante la tecnologia prossima ventura.
Eccovene un’estratto, i desideri di due grandi competitors:
“I would like to see another 2–3 orders of magnitude increase in the sensitivity and scan speed.”
John Yates, The Scripps Research Institute“If and when the vendors get the software right, which directs the instrument, then the same instrument will be able to do much more. So I am hoping and waiting for that to happen.”
Matthias Mann, Max Planck Institute of Biochemistry in Martinsried
© 2007 Nature Publishing Group
Un approccio completamente diverso: il primo è esclusivamente Hardware-Oriented, il secondo è più un approccio “uso la testa, visto che la tecnologia è già avanzatissima”. In Effetti, migliorare ulteriormente sensibilità/risoluzione/velocità degli spettrometri faciliterebbe la vita, permetterebbe, per esempio, la riduzione dei falsi positivi durante l’identificazione delle proteine; questo non toglie che certi limiti rimarrebbero invariati (bug compresi) se lo sviluppo dell’hardware non va di pari passo con l’evoluzione del software!
Ora ditemi, dove si respira una sana aria bioinformatica??
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eheh mi chiedo se pubblicheranno anche una ‘lista di Natale per quelli che si occupano di genomica’
o per quelli che utilizzano biopython!