Veronesi, da diagnosi precoce spallata a cancro
Una nuova spallata contro il cancro: per loncologo Umberto Veronesi potra darla a breve, gia nei prossimi anni, la diagnosi precoce, oggi piu precisa ed efficace grazie alle nuove tecniche che
Una ''nuova spallata contro il cancro'': per l'oncologo Umberto Veronesi potra' darla a breve, gia' nei prossimi anni, la diagnosi precoce, oggi piu' precisa ed efficace grazie alle nuove tecniche che permettono di esplorare l'organismo e che nel giro di pochi decenni hanno trasformato in realta' ipotesi da fantascienza. ''Scoprire i tumori nascosti'' in un corpo ormai diventato trasparente e' quanto sono in grado di fare oggi le nuove tecniche di diagnosi, ha detto oggi Veronesi presentando la Giornata per la ricerca sul cancro promossa dall' Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc) e in programma sabato 19 novembre. Le nuove tecniche promettono infatti risultati molto piu' a breve termine di quanto potra' fare l'altra grande via seguita dalla ricerca, quella delle indagini genetiche tese a scoprire le alterazioni del Dna che scatenano i tumori. Se la diagnosi precoce potra' dare una nuova e potente spallata al cancro, l'analisi del Dna sferrera' il colpo finale, ma questo potra' accadere, secondo Veronesi, ancora fra ''molti quinquenni''. La scommessa dei prossimi anni, secondo Veronesi, e' percio' riuscire a ''individuare persone e gruppi a rischio per particolari tumori e concentrare in quella direzione gli sforzi per la diagnosi''.
Ad esempio, la tecnica della Tac a spirale, uno dei test piu' recenti per il tumore del polmone, dovrebbe essere fatta ogni anno da chi fuma piu' di un pacchetto di sigarette al giorno. ''Le tecnologie ci hanno aiutato molto'' e ''possiamo cominciare a pensare che cio' che un tempo era fantascienza possa diventare realta' '', ha aggiunto riferendosi alle micro-telecamere contenute in capsule da ingerire e che permettono di esplorare l'apparato digerente. ''Ormai questo e' fattibile'', ha osservato, e ''abbiamo sonde molecolari, piccoli robot fatti da poche molecole che possono capire se avviene una proliferazione anomala''. Accanto a questa tecnica avanzatissima sono altrettanto validi altri test, ormai collaudati da decenni e che hanno inflitto un duro colpo a molti tumori femminili, come il Pap test, nato 40 anni fa, e la mammografia, che esiste ormai da 30 anni. Sono, invece, agli esordi le nuove tecniche per la diagnosi del tumore della prostata e le speranze maggiori sono puntate sulla tomografia ad emissione di positroni (Pet), che nell' arco di pochi secondi permette di individuare i tumori sul nascere e che, secondo Veronesi, ''in futuro potra' essere utile per la diagnosi precoce di tutti i tipi di tumore''. Tutto e' pronto, per Veronesi, perche' si capovolga la strategia nella lotta ai tumori. ''Non bisogna piu' aspettare che si manifestino noduli e sintomi, ma si deve esaminare la popolazione sana''. Certamente, ha aggiunto, ''non si puo' pensare che ogni anno l'intera popolazione si sottoponga alle indagini'', ma si puo' pensare ad ''una politica sanitaria differente'', che punti ad individuare in ogni persona il livello di rischio di ammalarsi di una particolare forma di tumore. La sfida, ha osservato, e' ''individuare i gruppi a rischio per particolari tumori e concentrare gli sforzi per la diagnosi in quella direzione''. Si comincia adesso, ha concluso, e ''saranno necessari cinque anni perche' tutta la sanita' si organizzi'' rendendo possibile e facile l'accesso alla diagnosi precoce su tutto il territorio nazionale.
Fonte: (11/11/2004)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag:
Veronesi,
cancro
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