Per aiutare ventricolo impiantata microturbina
Un sistema miniaturizzato di cuore artificiale, costituito da una microturbina che posizionata nel ventricolo sinistro riesce a rilevare il lavoro cardiaco di almeno il 50%, e stato impiantato, con
Un sistema miniaturizzato di 'cuore artificiale', costituito da una microturbina che posizionata nel ventricolo sinistro riesce a rilevare il lavoro cardiaco di almeno il 50%, e' stato impiantato, con una tecnica mini-invasiva e attraverso l'arteria femorale, in un paziente sessantenne della provincia di Cosenza affetto da una grave forma di miocardiopatia dilatativa in fase terminale e con una aspettativa di vita inferiore ad un anno. L'intervento chirurgico e' stato realizzato nel Policlinico Universitario di Catanzaro dove l'uomo era stato inizialmente sottoposto ad un intervento cardiochirurgico sulla valvola mitralica nel tentativo di migliorare i sintomi e di ritardare l' evoluzione della malattia. L' equipe cardiochirurgica del policlinico Mater Domini, guidata da Attilio Renzulli, docente di Cardiochirurgia presso la Facolta' di Medicina dell' Universita' Magna Graecia di Catanzaro, ha effettuato l' intervento di riparazione della valvola mitralica e di ablazione della fibrillazione atriale; un aritmia, questa, potenzialmente fatale nei pazienti con cardiopatia terminale. Nonostante l' intervento, sia di riparazione della valvola che di ablazione della aritmia, fosse tecnicamente riuscito, il cuore del paziente, a causa di una insufficienza postoperatoria del ventricolo sinistro (peraltro gia' prevista in base alle precarie condizioni preoperatorie del paziente), non manteneva una contrattilita' adeguata tale da garantirne la sua sopravvivenza.
L' equipe medica ha quindi deciso di impiantare immediatamente un sistema di assistenza cardiaca, con l' obiettivo di sostituire la funzione del ventricolo sinistro. Dopo 24 ore dall'intervento il sistema miniaturizzato di 'cuore artificiale' e' stato rimosso ed il paziente, che ha avuto un decorso regolare, e' stato dimesso dopo otto giorni dall'intervento chirurgico. ''Questo tipo di procedura - e' scritto in una nota dell'Universita' Magna Grecia - eseguita per la prima volta a Catanzaro, rappresenta peraltro il primo caso coronato da successo nell' Italia Centro-Meridionale. Il paziente, in virtu' di questo intervento innovativo, ha tratto notevole giovamento dalla procedura. L' impiego di questo sistema miniaturizzato, praticato, con metodiche mini-invasive permettera' di operare un numero sempre crescente di pazienti, considerati finora inoperabili, riducendo inoltre considerevolmente la mortalita' pre e post-operatoria. Tali sistemi allargano altresi' le nuove prospettive di impiego anche nel campo cardiologico, permettendo un recupero di pazienti con infarto miocardico acuto e con shock cardiogeno''.
Fonte: (26/01/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
ventricolo,
cuore
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