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'La Voce Dei Pazienti', in un libro le storie a lieto fine


In due anni oltre 7 mila telefonate ricevute: storie a lieto fine di uomini e donne che si sono ritrovati a fare i conti con il cancro e lhanno vinto. E La voce dei pazienti, un libro che riassu

In due anni oltre 7 mila telefonate ricevute: storie a lieto fine di uomini e donne che si sono ritrovati a fare i conti con il cancro e l'hanno vinto. E' ''La voce dei pazienti'', un libro che riassume le esperienze raccolte dall'Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) attraverso il numero verde 800-237303, attivato nell'aprile 2003 e a disposizione di malati, familiari e medici dal lunedi' al venerdi' dalle 13 alle 17. Il volume, edito da Intermedia, e' stato presentato oggi a Milano dal ministro della Salute, Girolamo Sirchia, dal presidente dell'Aiom, Roberto Labianca, dalla psicologa degli ospedali Riuniti di Bergamo, Maria Simonetta Spada, e da Luigi Boano, direttore Business Unit Oncologia di Novartis Italia, che ha sostenuto l'iniziativa dedicata ai circa 270 mila cittadini italiani che ogni anno si ammalano di tumore.
Solo nel 2004 - ricorda l'Aiom - gli 'Sos' ai quali i volontari Aiom hanno risposto sono stati oltre 4 mila. A chiamare per chiedere aiuto sono stati piu' i maschi delle femmine (2.600 telefontate contro 1.900) e piu' i parenti dei pazienti (2.800 contro 1.700). I maggiori utenti sono stati i lombardi, seguiti dai laziali. ''Oggi riusciamo a guarire un malato su due, una conquista inimmaginabile solo 15-20 anni fa - ha esordito Labianca - Accanto a neoplasie in aumento (melanoma e tumori rari), ve ne sono altre che continuano a uccidere, ma sempre meno (tumori a seno e colon-retto)''. Purtroppo, pero', ''per troppo tempo noi oncologi siamo rimasti chiusi nella 'torre d'avorio' della scienza, trascurando il dialogo con i cittadini'', che cosi' continuano a considerare il cancro come un ''male inguaribile''. Con il call-center e questo volume ''abbiamo voluto attivare un filo diretto con i pazienti e con chi li assiste, rassicurandoli con ragionevole ottimismo pur senza trionfalismi''. Un'idea 'promossa' anche dalla psicologa. ''L'impatto emotivo della diagnosi di tumore e' di per se' un momento traumatico, che necessita di elaborazione e integrazione - ha detto Spada - Poter accedere a un servizio come il numero verde Aiom, stabile, gratuito e disponibile anche a rispettare l'esigenza di silenzio dei malati, da' a chi vive l'esperienza del cancro la certezza di un punto di riferimento. Senza creare una nuova dipendenza''.

Fonte: AdnKronos (22/03/2005)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag: libro
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