In Francia legge contro obesita' per una sua prossima epidemia
Intanto l obesita non e un problema individuale, ma una malattia. Non si arriva ad essere sovrappeso per responsabilita personali, ne se ne uscira da soli. Si diventa cioe obesi per una serie d
Intanto l' obesita' non e' un problema individuale, ma una malattia. Non si arriva ad essere sovrappeso per responsabilita' personali, ne' se ne uscira' da soli. Si diventa cioe' obesi per una serie di fattori - certo l' alimentazione, ma anche l' educazione e l' informazione, oggi assenti o inefficaci - e se ne puo' uscire facendosene carico tutti e globalmente, perche' l' obesita' sara' ''il primo problema della sanita' pubblica nel XXI/o secolo''. La pensa cosi' - anzi lancia l' allarme di ''una nuova epidemia'' - un deputato socialista, medico, Jean-Marie Le Guen, che ha presentato oggi una sua proposta di legge. Parte dei numeri Le Guen per sottolineare la gravita' del fenomeno. Da quelli degli Stati Uniti - ''dove il 20% dei giovani, una generazione intera, sono gia' obesi'' - per arrivare a quelli francesi: 5,4 milioni di obesi, 14,4 in sovrappeso, un bambino su dieci obeso prima di compiere i dieci anni. La conclusione che il deputato medico trae da questi numeri e tendenze e' decisamente preoccupata: ''per la prima volta dalla fine del Medio Evo - sottolinea - questa malattia fara' arretrare la speranza di vita nei paesi sviluppati a causa di patologie collegate: il diabete, i problemi cardio-vascolari''. Ma l' obesita' non riguarda solo i paesi sviluppati, perche ' e' ''malattia della societa' moderna, malattia della poverta' mondiale, perche' l' obesita' colpisce innanzitutto le classe popolari''. E' un fenomeno - secondo Le Guen - collegato ad cambiamento di comportamento, ad una diminuzione dell' attivita' fisica e ad una trasformazione delle abitudini alimentari con la moltiplicazione, su scala globale, di prodotti ad alto apporto calorico. E allora che fare? Le Guen, che e' stato un feroce oppositore della presenza di distributori di merendine e bevande nelle scuole - una legge della quale e' stato uno dei promotori ne prevede la soppressione, ma non e' stata applicata dappertutto - chiede intanto che negli istituti sia installata una fontanella d' acqua gratuita. I programmi scolastici dovranno prevedere - secondo la proposta di legge - almeno 30 minuti di attivita' fisica al giorno ed informazioni sui principi alimentari.
Poi: pesare i bambini all' inizio di ogni anno scolastico, poter vietare la pubblicita' televisiva di quei prodotti zuccherati dei quali non vengono fornite informazioni corrette. E' questione complessiva, dunque, ma soprattutto alimentare. E' per esempio ''incredibile - secondo Le Guen - che alimenti che fanno bene come la frutta e i legumi siano sempre piu' cari, mentre i prodotti piu' grassi e piu' zuccherati siano quelli a piu' buon mercato''. La proposta di legge prevede anche la creazione di un Alto comitato di lotta contro l' obesita', sotto la responsabilita' del ministero della sanita'. Una struttura che avra' il compito di elaborare una 'Carta alimentazione, piacere, salute': le imprese di distribuzione dovranno rispettare un 'codice di buona condotta' in materia di promozione della vendita dei prodotti alimentari. Ma intanto l' obesita' sia riconosciuta come malattia e come tale considerata e presa in carico al 100% dal servizio sanitario. Ed infine i mezzi di trasporto pubblico - treno, bus, aereo - siano attenti alle esigenze dei sovrappeso, e che ci siano posti riservati ed accessibili. Senza alcuna discriminazione.
Fonte: (31/03/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
obesità
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