Etienne-Emile Baulieu e le speranze riposte sulle staminali embrionali
Per Etienne-Emile Baulieu, biologo francese noto come linventore della pillola abortiva Ru486: "ricercare per comprendere, per cercare di controllare il mondo che ci circonda, e un potente isti
Per Etienne-Emile Baulieu, biologo francese noto come l'inventore della pillola abortiva Ru486: "ricercare per comprendere, per cercare di controllare il mondo che ci circonda, e' un potente istinto della nostra specie". Intervistato da Luisa Corradini per il quotidiano argentino La Nacion racconta la sua passione per la ricerca e il suo rapportarsi con la scienza. Nato quasi 80 anni fa a Strasburgo, dopo la seconda guerra mondiale decise di adottare come nome quello che era stato il suo soprannome nella resistenza. Riportiamo la parte dell'intervista in cui parla dell'embrione e della ricerca con le staminali. [...] - Per Lei, quando inizia la vita? La vita non comincia, continua. La donna e l'uomo che mettono i loro geni per la fecondazione sono vivi. Lo spermatozoo e' vivo; l'ovulo, anche. L'embrione non e' altro che la continuazione di tutto questo. - Mi riferisco all'eterno dibattito: a partire da quando un embrione puo' essere considerato un nuovo essere umano? Ho due risposte. La prima e': a partire dal momento in cui gli altri cominciano a riconoscerlo come tale. Nel caso della societa', a partire dalla sua nascita. Tuttavia, la seconda risposta mi sembra piu' precisa: tutto dipende dalla donna, dal momento in cui la donna comincia a sentire questo embrione come un nuovo essere. Quando una donna ha un ritardo, lo esprime giustamente cosi': "Ho un ritardo". Alcune settimane dopo, comincia a dire: "Sono incinta". Pero' ha bisogno di un tempo considerevole per dire: "Aspetto un bambino". E' tutta una questione psicologica.
Tutto dipende da come la donna percepisce questo embrione. - Ad ogni modo, guardando una ecografia, un embrione di appena otto settimane ha un cuore che batte. Nessuno potra' convincere chi l'abbia visto che questo minuscolo punto non ha vita... Ma anche un fiore ha vita e lei lo taglia? Occorre essere seri. Non si puo' dire che questo punto minuscolo e' un essere umano, perche' non lo e'. - Tuttavia, professore, c'e' chi pensa il contrario. I cattolici, per esempio Se si guarda uno spermatozoo con un microscopio, anche lui si muove. Non per questo si puo' dire che siamo di fronte ad un uomo. Solo una manciata di spermatozoi dei milioni che produce un uomo finiranno con il trasformarsi in un nuovo essere umano. Lo stesso succede con gli ovuli che non saranno mai fecondati. - Goethe diceva piu' si sa, piu' si dubita. Ha mai pensato che poteva sbagliarsi? Mai. - Questo mi porterebbe a chiederle che cosa pensa dei trattamenti genetici La speranza riposta nei trattamenti genetici e' stata esagerata rispetto alle loro possibilita' reali. E' una illusione pensare che manipolando un gene arriveremo a curare numerose malattie. Al contrario, la terapia cellulare e' molto piu' promettente. In questo caso si tratta di rimpiazzare le cellule di un organo che non funziona, qualunque sia, con altre sane. Per questo, si coltivano altre cellule, incluse alcune che appartengono allo stesso soggetto. Si parte dalle cellule embrionali, poco differenziate, e si coltivano affinche' si differenzino fino a formare una categoria specifica: cellule cutanee, del fegato, eccetera. - Come? Ci sono due possibilita'. Si utilizzano le cellule embrionali, e per questo occorre fare una clonazione, o si ottiene una cellula da un embrione dopo averlo fabbricato con le cellule dell'individuo. Un embrione iniziale, ma in fondo un embrione. - Qui arriviamo ad un'altra questione centrale che agita le coscienze del pianeta: la clonazione, la manipolazione embrionaria. Non si puo' impedire a coloro che aderiscono ad idee religiose, anche se in realta' e' un problema di tutti, che dicano: "Queste cellule, che forse potevano essersi trasformate in un individuo, vengono utilizzate per altri fini". Nella nostra immaginazione, questo embrione potrebbe, eventualmente, essere stato un essere umano. - Non solo nella nostra immaginazione... Si. A partire dal momento in cui comincia ad esistere, un embrione puo' perdersi in infinite strade negative. E' necessario che si riuniscano molte condizioni perche' sia vitale. Gli inglesi utilizzano l'espressione "preembrione". E' grave, e' vero, utilizzare embrioni, ricchi di potenziale umano. Ma e' anche grave smetter di curare un adulto che ha una vita, una famiglia, un futuro davanti. In questi casi, dobbiamo mettere sulla bilancia una vita potenziale, per nulla sicura, e una vita reale. E' difficile, ma e' necessario farlo. In un futuro non molto lontano smetteremo di ottenere queste cellule dagli embrioni per estrarle dall'adulto. Sappiamo che tutti possediamo cellule staminali, per esempio nel midollo. A partire da questo momento, si evitera' il traumatico problema degli embrioni. [...]
Fonte: (06/04/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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Ru486,
Baulieu,
staminali embrionali
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