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Un analizzatore chimico portatile


Potrebbe essere usato come rivelatore di esplosivi

Alcuni scienziati tedeschi e statunitensi hanno sviluppato un sensore magnetico compatto in grado di distinguere un composto chimico da un altro. L'invenzione potrebbe essere utilizzata per fabbricare un nuovo tipo di analizzatore portatile allo scopo di monitorare la produzione nelle centrali chimiche o rivelare la presenza di esplosivi.
Il dispositivo si basa sulla risonanza magnetica nucleare (NMR), una tecnica che identifica gli elementi di un composto chimico rivelando come i nuclei atomici oscillano in un campo magnetico. La NMR può individuare anche come un elemento particolare si lega agli altri, percependo i piccoli campi magnetici creati dai legami. In effetti, in laboratorio la NMR può misurare questi "spostamenti chimici" con precisione tale da consentire ai ricercatori di dedurre la struttura atomica di una molecola.
Recentemente il chimico Bernhard Blümich dell'Università RWTH di Aachen e colleghi avevano sviluppato sensori NMR portatili che possono essere usati per individuare difetti nei materiali anche al di fuori del laboratorio.
Ma questi dispositivi non erano in grado di rivelare i legami chimici, in quanto il campo prodotto dai loro magneti varia da punto a punto, facendo oscillare i nuclei di differenti parti del campione a velocità differenti.
Ora Blümich e il suo team, collaborando con il chimico Alexander Pines dell'Università della California di Berkeley, sono riusciti a risolvere il problema. Usando impulsi di onde radio per stimolare i nuclei, Pines e colleghi hanno potuto compensare le irregolarità del campo magnetico. Il nuovo dispositivo, descritto sulla rivista "Science", consente di misurare i legami chimici del fluoro in vari composti, abbastanza da distinguere una sostanza dall'altra.
La tecnica potrebbe essere utile, per esempio, per controllare se una particolare sostanza chimica scorra o meno attraverso un condotto in un impianto chimico. Il dispositivo non può ancora misurare i legami chimici più deboli, ma i ricercatori sperano di poterlo migliorare.

Fonte: Le Scienze (13/04/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag: chimica, esplosivo, nmr
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