Contatti tra Italia e operatori biotech britannici
Si e tenuto oggi a Cambridge, nel Regno Unito, l Italian Bio-Opportunities Roadshow, l iniziativa di InvestInItaly (la joint-venture tra Sviluppo Italia e Ice) per promuovere le opportunita di inv
Si e' tenuto oggi a Cambridge, nel Regno Unito, l' Italian Bio-Opportunities Roadshow, l' iniziativa di InvestInItaly (la joint-venture tra Sviluppo Italia e Ice) per promuovere le opportunita' di investimento che l' Italia offre nel settore Life Sciences e in particolare nelle biotecnologie applicate alla salute. L' evento, alla cui organizzazione ha concorso l' Ambasciata d' Italia a Londra, e' stato patrocinato dal Ministero dell' Istruzione, dell' Universita' e della Ricerca. Dodici aziende italiane selezionate in collaborazione con Assobiotec, l' Associazione italiana per lo sviluppo delle biotecnologie, hanno incontrato numerose imprese britanniche interessate a creare partnership operative. Si tratta di Abiogen, Areta, Axxam, BioRep, Diatheva, Italfarmaco, Lay Line Genomics, Molmed, Newron, Protera, SienaBiotech e TOR Per la prima volta e' stato presentato alle imprese britanniche il sistema italiano delle biotecnologie: enti pubblici, progetti di ricerca, aziende italiane interessate a partnership con operatori stranieri, opportunita' e strumenti per investire in Italia.
Gli obiettivi dell' iniziativa erano favorire la nascita di nuovi insediamenti di imprese farmaceutiche e biotech britanniche sul territorio italiano; promuovere la conoscenza delle opportunit di investimento e di sviluppo offerte dalla ricerca e dalla sperimentazione, soprattutto nei segmenti di eccellenza, nella ricerca di base e nei clinical trial; stimolare la creazione di partnership tra imprese italiane e britanniche. Il mondo della ricerca, rappresentato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), dal Ministero dell' Istruzione, dell' Universita' e della Ricerca (MIUR) e dall' Istituto Superiore di Sanita' (ISS) ha illustrato agli operatori inglesi le opportunita' di sviluppo di quattro nuovi progetti di ricerca e sperimentazione clinica. Roberto Gradnik, presidente di Assobiotec ha spiegato che ''i vantaggi per le imprese a localizzarsi in Italia rispetto ad altri Paesi europei sono dati da tre fattori principali: ottimo ambiente scientifico e di ricerca, costi piu' competitivi e attitudine a creare network. Il settore sta crescendo rapidamente e le imprese italiane stanno raggiungendo risultati all' avanguardia''. ''Dopo il successo dell' evento sul biotech organizzato lo scorso novembre a Zurigo, l' incontro di Cambridge conferma il grande interesse degli investitori stranieri nei confronti dell' Italia, in settori altamente specializzati come quello delle Life Sciences'', ha dichiarato il responsabile di Investinitaly Giampaolo Russo. ''Il nostro Paese, ha commentato Massimo Caputi, amministratore delegato di Sviluppo Italia, offre agli imprenditori stranieri costi competitivi, centri di ricerca e risorse umane specializzate. Grazie a questi fattori e al sostegno di Sviluppo Italia, sono gia' numerose le aziende straniere del settore che stanno studiando progetti di insediamento nel nostro Paese''.
Fonte: (27/04/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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biotech
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