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Ebola, scienziati USA scoprono modalita' contagio


Scoperte le modalita di contagio del virus Ebola: alcuni scienziati statunitensi hanno infatti dimostrato come avviene lingresso del virus nelle cellule. Lo studio, pubblicato online su Science Exp

Scoperte le modalita' di contagio del virus Ebola: alcuni scienziati statunitensi hanno infatti dimostrato come avviene l'ingresso del virus nelle cellule. Lo studio, pubblicato online su 'Science Express', apre la strada alla messa a punto di una possibile terapia contro la terribile febbre emorragica che fa registrare un'indice di mortalita' pari al 90% .
Il virus Ebola, contro il quale non esiste ancora alcuna cura e che si trasmette attraverso i fluidi corporei, provoca il collasso degli organi interni. Gli scienziati Usa, per la prima volta, sono stati in grado di identificare e bloccare due enzimi cellulari di cui Ebola ha bisogno per riprodursi: una volta bloccati i due enzimi, denominati catepsi, spiegano i ricercatori, il virus perde gran parte del suo potere infettivo. A spiegare nel dettaglio il processo osservato e il modo in cui Ebola agisce, la ricercatrice Nancy J.
Sullivan del National Institute of Allergy and Infectious Diseases Vaccine Research Center (NIAID): ''Il virus usa degli enzimi cellulari chiamati catepsi che si attaccano alla parte esterna della cellula da infettare per permettere poi l'ingresso dell'agente virale. Ora che noi conosciamo questo meccanismo abbiamo un bersaglio su cui indirizzare un futuro trattamento antivirale''.
Si tratta di una scoperta fondamentale, ha osservato il direttore del NIAID Anthony Fauci: ''La ricerca getta infatti luce sui meccanismi utilizzati dal virus Ebola per entrare nelle cellule ed apre dunque la strada alla possibilita' di definire una terapia antivirale che potrebbe risultare efficace contro molteplici virus emorragici''. In particolare, ha sottolineato un altro degli autori dello studio, James Cunningham della Harvard Medical School di Boston, ''si e' visto che bloccando l'enzima catepsi B, il grado di infettivita' del virus Ebola e' precipitato vicino allo zero''.
Ebola appartiene alla famigia dei filovirus e ha fatto la sua prima apparizione negli anni '70 in Africa. Periodicamente, insieme ad altre febbri emorragiche come quella di Marburg, il virus si ripresenta in quanto non e' stato ancora individuato l'agente animale o vegetale portatore sano della malattia. Attualmente negli Stati Uniti e' in preparazione un vaccino contro tale virus, ma la strada risulta ancora lunga poiche', prima di valutarne l'efficacia, sara' necessario effettuare una complessa serie di test.

Fonte: Ansa (29/04/2005)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: Ebola, contagio
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