Feed RSS: Molecularlab.it NewsiCalendar file
Categorie

Scienziati, sciopero della fame: manca informazione sui referendum


Dieci ricercatori e accademici italiani firmano una lettera aperta a Ciampi e vertici Rai e Mediaset

Uno sciopero della fame, per chiedere iniziative immediate contro la "mancata informazione" sui referendum dei prossimi 12 e 13 giugno. E' la forma di protesta che adotteranno, dalla mezzanotte di oggi, dieci ricercatori, scienziati e accademici italiani, che hanno scritto una lettera al Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, al premier Silvio Berlusconi, ai presidenti di Camera e Senato, ai presidenti delle commissioni di Vigilanza Rai e dell'Authority per le telecomunicazioni, Claudio Petruccioli e Corrado Calabrò, al direttore generale della Rai Flavio Cattaneo e al presidente di Mediaset Fedele Confalonieri. Una richiesta di intervento per "restituire ai cittadini italiani" la possibilità di esercitare "il diritto politico".
"Chiediamo - scrivono i professori - che siano immaginate ed immediatamente inverate le misure compensative indispensabili per evitare di accettare a priori che il risultato referendario sia fondato su una gara falsata, antidemocratica". I Radicali si associano all'iniziativa, e Marco Pannella paragona i firmatari della lettera ai dodici professori universitari che si rifiutarono di giurare al regime fascista.
Firmano la lettera Gilberto Corbellini (ordinario di Storia della medicina a Roma), Luigi Montevecchi (medico), Demetrio Neri (Ordinario di Bioetica a Messina, membro del Comitato nazionale per la bioetica), Maurizio Mori (membro del Direttivo della International association of bioethics), Adolfo Allegra (direttore del Centro Andros, Palermo), Anna Pia Ferraretti (ginecologa, componente del Direttivo della Società europea per la riproduzione e la sterilità), Luca Gianaroli (direttore scientifico della Società italiana studi di medicina della riproduzione), Claudio Giorlandino (direttore Centro Artemisia), Marcello Crivellini (professore di organizzazione sanitaria a Milano), Fabrizio Starace (direttore area sociosanitaria ASL Caserta 2, docente di Epidemiologia comportamentale a Napoli).
I professori auspicano - e suggeriscono - che scattino le sanzioni delle autorità di controllo, che ci siano interventi normativi, che il capo dello Stato invii messaggi alle Camere.
"Sappiamo che si tratta di una iniziativa anomala - sottolineano due dei firmatari, Gilberto Corbellini e Luigi Montevecchi, nel corso della conferenza stampa presso la sede dei Radicali italiani - anche perché di solito siamo abituati a poter parlare, ma evidentemente l'Italia è il 'malato d'Europa' non solo per l'economia, ma anche per alcune elementari garanzie democratiche".
"Una mobilitazione di questo tipo dei ricercatori - afferma il segretario dei Radicali italiani, Daniele Capezzone - è un evento choc, che speriamo sia sentito come tale, e al quale confidiamo che si risponda nell'immediato". Marco Cappato, segretario dell'associazione 'Luca Coscioni', smentisce invece che la comunità scientifica sia divisa sul referendum: "Esistono piuttosto dei casi rari di individualità con ottimi rapporti finanziari coi poteri politici che si pronunciano per l'astensione".
Emma Bonino attacca sulla questione del quorum, e spiega che in qualità di presidente del comitato "Donne per il sì" ha chiesto un incontro a Silvio Berlusconi. Per far sì che il referendum sia valido - accusa Bonino - il quorum "è diventato del 53-54 per cento", questo a causa, ad esempio, del fatto che dagli elenchi degli italiani all'estero (tre milioni) non sono stati tolti i "morti e fantasmi" che contribuirono a far fallire il quorum all'ultima consultazione referendaria.
Bonino insiste: non solo le liste non sono state ripulite, ma non viene fatta informazione ("Vorrei sapere che cosa ne sanno del referendum i 140 mila cittadini italiani che stanno in Canada") e in più non potranno votare tutti gli ambasciatori non inseriti nell'Aire e i militari delle varie missioni italiane nel mondo.
Anche per questo Marco Pannella critica i due schieramenti. "Mi auguro - dice - che nell'Unione sappiano che il 95 per cento dei loro militanti è sulle nostre posizioni". Mentre Berlusconi è in qualche modo 'giustificato' ("La legge 40 l'ha voluta, Gianni Letta l'aveva promessa ai vescovi"), ciò che emerge è che l'unica presa di posizione che ha fatto parlare è quella di Gianfranco Fini. Pannella auspica quindi che venga "qualche tributo dallo schieramento democratico, anche perché farebbe notizia".

Fonte: LaRepubblica (24/05/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: referendum
Vota: Condividi: Inoltra via mail

Per poter commentare e' necessario essere iscritti al sito.

Registrati per avere:
un tuo profilo con curriculum vitae, foto, avatar
messaggi privati e una miglior gestione delle notifiche di risposta,
la possibilità di pubblicare tuoi lavori o segnalare notizie ed eventi
ed entrare a far parte della community del sito.

Che aspetti, Registrati subito
o effettua il Login per venir riconosciuto.

 
Leggi i commenti
Notizie
  • Ultime.
  • Rilievo.
  • Più lette.

Evento: Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia
Evento: Synthetic and Systems Biology Summer School
Evento: Allosteric Pharmacology
Evento: Conference on Recombinant Protein Production
Evento: Informazione e teletrasporto quantistico
Evento: Into the Wild
Evento: Astronave Terra
Evento: Advances in Business-Related Scientific Research
Evento: Conferenza sulle prospettive nell'istruzione scientifica
Evento: New Perspectives in Science Education


Correlati

 
Disclaimer & Privacy Policy