In un intervista, le ragioni del SI al referendum sulla PMA
Paolo Bonolis e Umberto Veronesi faccia a faccia su un tema scottante: quello della legge sulla procreazione assistita a meno di due settimane dal referendum che ne chiede labrogazione parziale. Il
Paolo Bonolis e Umberto Veronesi 'faccia a faccia' su un tema scottante: quello della legge sulla procreazione assistita a meno di due settimane dal referendum che ne chiede l'abrogazione parziale. Il primo nei panni dell'intervistatore, il secondo in quelli dell'esperto chiamato a dare delle risposte che possano chiarire la questione. E proprio contro la mancanza di chiarezza informativa si e' infatti scagliato l'ex ministro della sanita', gia' schieratosi a favore del 'si'' ai quattro quesiti referendari. Occasione per l'intervista, un incontro organizzato da 'Il Riformista' alla Galleria Alberto Sordi a Roma, alla presenza di vari politici tra i quali Maura Cossutta (Pdci) e Daniele Capezzone (Radicali). Tanti i temi passati in rassegna da Veronesi sotto il fuoco delle domande di Bonolis. E su un punto intervistato e intervistatore concordano pienamente: la mancanza di chiarezza che circonda i prossimi referendum e la ''confusione'' che, ha avvertito Veronesi, ''puo' alla fine spingere la gente a non pronunciarsi''. D'accordo Bonolis: ''Non so se rispetto ai referendum si possa parlare di disinformazione - ha detto - ma certamente c'e' un po' di 'casotto'. Ad ogni modo, se uno vuole capirne un po' di piu', puo' farlo''. - 'ANDARE A VOTARE E' COMUNQUE UN DOVERE': ''Andare a votare e' un dovere, sia che si voti per il si' sia che si voti per il no'', e' stato il monito dello scienziato. E' importante andare alle urne, ha sottolineato Veronesi, ''per esprimere il proprio pensiero, perche' questo Paese deve crescere: non possiamo pensare di costruire un futuro intelligente e razionale per il nostro Paese se non sappiamo cosa pensa la gente''. - E' RITORNO FONDAMENTALISMO RELIGIOSO: la legge 40 rappresenta, secondo Veronesi, ''un tentativo di ritorno alle regole dogmatiche della Chiesa, secondo cui la procreazione deve essere solo naturale; questa legge, infatti, fa di tutto per evitare la procreazione assistita, ponendo tantissimi ostacoli e creando confusione''.
Ma se la Chiesa spinge all'astensione, ha commentato, ''fa in un certo senso il suo mestiere; non capisco invece gli uomini politici che fanno proprio questo messaggio invitando la gente a non andare a votare. Questo e' davvero scorretto e sorprendente''. - UNA LEGGE CONTRO LE DONNE: ''La legge 40 sulla procreazione assistita e' una legge contro le donne, perche' il desiderio di maternita' - ha affermato l'ex ministro della sanita' - e' naturale e questa legge fa di tutto per ostacolarlo''. - QUANDO INIZIA LA VITA?: Veronesi ha fatto riferimento al dibattito circa l'inizio della vita e se il pre-embrione possa o meno essere considerato essere vivente. L'uovo fecondato, ha detto, ''puo' essere considerato un primo passo verso il futuro nascituro, ma una forte corrente scientifica pone l'inizio della vita reale con la nascita dell'abbozzo cerebrale, ovvero verso la terza terza-quarta settimana di gestazione''. - FECONDAZIONE ETEROLOGA: ''La legge la proibisce - ha sottolineato Veronesi - ma in realta' dedica un intero articolo al cosa fare se questa venisse praticata. E' come se il legislatore dicesse, 'io ve la proibisco, ma poiche' so che sara' praticata ugualmente, queste sono le regole'''. Insomma, e' un po' ''una legge all'italiana - ha detto - tanto piu' che non vi e' alcuna sanzione, se non quella pecuniaria per il medico. E' tutto molto approssimativo''. - DA EMBRIONI CONGELATI LA SALVEZZA PER TANTI MALATI: ''Il problema delle cellule staminali non e' mai stato affrontato seriamente. E' chiaro - e' la posizione di Veronesi - che le staminali si possono ottenere anche da altre fonti, ma non c'e' dubbio che quelle embrionali siano le migliori perche' totipotenti, potendo differenziarsi in tutte le direzioni''. Soprattutto, ''oggi abbiamo disponibili 31.000 embrioni congelati nei laboratori italiani: la legge 40 - ha detto - li condanna a morte, poiche' dice che non si possono sopprimere ne' utilizzare per la ricerca terapeutica pur sapendo che entro qualche anno moriranno''. La legge, secondo l'esperto, contraddice dunque se stessa: ''Da una parte vuole tutelare l'embrione ma dall'altra lo condanna a morte. Al contrario, noi non vogliamo portare a morte questi embrioni, ma trasformarli in cellule staminali vive che venendo donate a tanti malati potrebbero portarli alla guarigione. Questa - ha commentato - e' anzi una missione nobilissima''. - DIAGNOSI PRE-IMPIANTO: E' assurdo, ha sottolineato Veronesi, proibire la diagnosi sull'embrione e poi permettere l'aborto terapeutico successivamente in caso di malformazione del feto. E' una ''contraddizione legislativa che non ha equivalenti al mondo. Si tratta di due leggi, la 40 e quella sull'aborto - ha commentato - che si contraddicono in modo totale''. - 'MEGLIO NESSUNA LEGGE CHE UNA CATTIVA LEGGE': ''In Italia, anche prima della legge 40 - ha detto Veronesi - non c'era alcun Far-west, anzi il nostro paese, su questo fronte, era il piu' evoluto al mondo per competenze e pratiche mediche. C'era pero' un vuoto legislativo in materia. Ma e' molto meglio non legiferare - ha concluso Veronesi - piuttosto che legiferare facendo una cattiva legge''.
Fonte: (31/05/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
referendum,
procreazione assistita,
Veronesi,
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