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L'angioplastica e le staminali per l'infarto
In Italia 14 mila infartuati, su un totale di 80 mila casi annui, vengono sottoposti ad angioplastica, ponendo il Paese al secondo posto in Europa, dopo la Francia, per procedure di intervento.
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In Italia 14 mila infartuati, su un totale di 80 mila casi annui, vengono sottoposti ad angioplastica, ponendo il Paese al secondo posto in Europa, dopo la Francia, per procedure di intervento.
Il dato, rilevato dalla Societa' Italiana di Cardiologia, e' stato reso noto dal prof. Corrado Vassanelli (direttore della Divisione di cardiologia dell'Azienda ospedaliera e dell'Universita' di Verona) al Lido di Venezia, durante il terzo convegno internazionale sulle sindromi coronariche acute.
Essendo un intervento che dimostra la sua utilita' se compiuto entro poche ore dal manifestarsi dell'episodio ischemico, il dato rivela anche che e' alta la percentuale degli infartuati che vengono soccorsi entro le 12 ore dal primo malore, condizione primaria per ridurre drasticamente la percentuale di mortalita', che e' del 50% proprio in quel lasso di tempo.
Nel corso dei lavori si e' parlato anche della sperimentazione, gia' avviata, dell'uso di cellule staminali per rigenerare i tessuti danneggiati dall'infarto; i primi risultati, ha detto Vassanelli, sono incoraggianti, ma 'sono necessarie ulteriori ricerche prima di poter garantire la sicurezza della terapia', perche' in alcuni casi sono state rilevate delle complicanze, come la comparsa di aritmie; 'un altro punto critico -ha sottolineato il cardiologo- riguarda la popolazione ideale di cellule staminali da usare nel trattamento delle malattie cardiache'.
Fonte: (01/06/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
angioplastica,
infarto,
cuore
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