Al via database che mette in rete esperti biomedici
Ricercatori italiani si tuffano nella rete per collaborare e sfruttare al meglio le proprie risorse, con in piu la possibilita di dialogare con lindustria. Infatti grazie anche alla Fondazione Sche
Ricercatori italiani si tuffano nella rete per collaborare e sfruttare al meglio le proprie risorse, con in piu' la possibilita' di dialogare con l'industria. Infatti grazie anche alla Fondazione Schering presentata oggi a Roma nel corso dell'incontro 'Scelte per una ricerca efficace', e all'Universita' La Sapienza di Roma, si creera' entro i prossimi mesi la prima banca dati per raccogliere tutte le informazioni riguardanti la ricerca preclinica attiva in Italia. Un obiettivo che con buona probabilita' vedra' la partecipazione anche dell'Istituto farmacologico Mario Negri di Milano, ha riferito il direttore della struttura milanese Silvio Garattini, plaudendo a un'iniziativa che fa bene alla ricerca italiana, su cui oggi ancora grava la carenza di risorse. ''Abbiamo solo 2,7 ricercatori su 1000 lavoratori in Italia - ha denunciato Garattini - contro una media europea di 5,1, questo perche' ci sono poche risorse.
Il Governo deve capire che la ricerca e' il motore per mandare avanti il paese'', ha aggiunto il farmacologo rimarcando la necessita' di interventi concreti. Il data base, ha spiegato il presidente della Fondazione Schering Sergio Liberatore, sara' una vera e propria anagrafica della ricerca preclinica, per capire chi sono, dove operano e con chi collaborano i ricercatori italiani e per favorirne l'interscambio di informazioni. ''Attualmente in Italia, non c'e' alcun ambito di raccolta e aggiornamento delle informazioni che riguardano i centri che fanno ricerca biomedica - ha aggiunto Liberatore. Se questo strumento fosse disponibile, si darebbe la possibilita' a tutti i centri di ricerca di aumentare la rispettiva conoscenza e da questo potrebbero prendere spunto sinergie, strategie comuni, operatività e iniziative di sostegno''. Questo aiutera' la ricerca italiana, ha ribadito Liberatore, che non e' certo priva di capacita' per competere a livello internazionale. Il data base nascera' sullo 'scheletro' di uno sviluppato da Luciano Caglioti, ordinario di Chimica alla Sapienza di Roma. All'incontro e' intervenuto anche il Vice Presidente Confindustria per l'Education Gianfelice Rocca, ricordando che senza i giovani l'impresa inaridisce. L'industria ha bisogno di giovani creativi, ha detto, con una personalita' forte, con competenze di base solide e specializzazioni in linea con l'evoluzione del mercato del lavoro. I giovani hanno bisogno di un sistema paese dove la cultura d'impresa sia riconosciuta come una delle componenti centrali della societa' civile. Per questo, ha proseguito Rocca, e' necessario lanciare un 'Progetto giovani', per offrire loro maggiori opportunita' per affermarsi nello studio e nel lavoro in Italia e all'estero, in base ai loro meriti.
Fonte: (09/06/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
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