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Scintigrafia: dopo il danno la beffa
E al Policlinico si faranno 800 turni aggiuntivi per evitare la chiusura dei reparti
Dopo il danno, la beffa. A subirla sono i tanti malati in lista di attesa da un anno di poter effettuare l’esame di scintigrafia cardiologica presso il reparto di Medicina nucleare ancora ubicato nel vecchio ospedale ”SS. Annunziata”. Sembrava che l’angoscia fosse terminata perchè ieri dovevano ripartire le indagini in quanto l’Azienda ha preso in affitto un pezzo della macchina (il più importante, pare), installandolo sulla vecchia e inattiva strumentazione. Ma cosa accade ancora? Non è possibile fare le scintigrafie perchè nei locali non funzionano i condizionatori d’aria. E senza un clima ideale, niente esame. Pazienti pronti a sottoporsi finalmente alla fondamentale indagine (propedeutica per fare la diagnosi per gli interventi al cuore e per seguirne il decorso post operatorio), avvisati dal personale del reparto che tutto veniva rinviato sine die. Gli incolpevoli operatori del servizio presi in contropiede e...fatti oggetto di forti, legittime lamentele da parte dei cittadini, ma inpossibilitati a trovare soluzione al problema. Come si ricorderà, l’assurda situazione creatasi a Medicina nucleare è stata resa nota da Il Messaggero giorni orsono.
Alla Asl - dove sono in attesa di acquistare l’intero blocco di apparecchiature di gamma camera necessarie, per un costo di circa 500 mila euro - hanno proceduto, a quanto è dato sapere, ad affittare un pezzo per far ripartire la vecchia macchina. Spesa del fitto: cinquemila euro al mese per sei mesi. Si teme che queste indagini slittino di qualche mese; nel frattempo, il fitto si pagherà ugualmente o il contratto verrà annullato?
La sanità teatina sta attraversando un momento di crisi acutissima come è emerso ieri nel corso del vertice tenutosi in Prefettura, presenti, tra gli altri, rappresentanti dell’Università, il sindaco del capoluogo Ricci, il direttore generale dell’Asl Conga con il direttore sanitario Flacco, il direttore sanitario del policlinico Savino, il vice direttore amministrativo Di Odoardo, il responsabile dell’Ufficio del Personale Loffredo. Sul ”tavolo” il Policlinico con il rischio di blocco dell’attività per la forte carenza di personale, per il superaffollamento di pazienti - da diverse settimane mediamente una cinquantina di malati sono sistemati su altrettante barelle - per le liste di attesa che si allungano a dismisura, per il Pronto Soccorso che scoppia d’interventi, per una serie di altre carenze strutturali, che non si riescono a fronteggiare, malgrado l’impegno profuso dalle direzioni sanitarie dell’Asl e di presidio e dal personale.
A quanto è trapelato, la ”cura” indicata dall’Azienda per tamponare la gravissima emergenza è quella di chiedere un impegno lavorativo maggiore agli operatori sanitari: un piano che prevede 800 turni aggiuntivi per i mesi di luglio e agosto, da pagare come lavoro straordinario. Nessuna precettazione, è stato assicurato da parte dell’Azienda, ma l’adesione volontaria al progetto ritenuto l’unica strada percorribile per non chiudere i quattro reparti di chirurgia e gli altrettanti di medicina, mentre ci saranno i già noti accorpamenti. Policlinico quasi al collasso, dove mancano 160 infermieri, 98 tecnici sanitari e 132 operatori addetti all’assistenza. Quanti lavoratori, che già si dicono stressati, aderiranno al piano ? Non è con l’aspirina - sottolinea un sindacalista - che si guariscono i mali del SS. Annunziata.
Fonte: (06/07/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
scintigrafia,
cuore
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