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CNR, in prima linea nella biometria


Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in prima linea nella messa a punto di nuove tecniche di sicurezza per il controllo del territorio, anche in relazione alle nuove minacce terroristiche, che

Il Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) in prima linea nella messa a punto di nuove tecniche di sicurezza per il controllo del territorio, anche in relazione alle nuove minacce terroristiche, che vedono nella biometria un nuovo strumento dalle enormi potenzialita'. Si tratta dell'insieme di tecniche che a partire dal riconoscimento di alcune caratteristiche fisiche dell'individuo si prefiggono lo scopo di attribuire allo stesso una identita' certa.
Il Cnr collabora infatti a 'Iso c/37 Biometrics', il comitato internazionale per lo studio e la standardizzazione delle tecniche biometriche a livello mondiale. La biometria, ha affermato Mario Savastano dell'Istituto di biostrutture e bioimmagini del Cnr di Napoli e rappresentante per il Cnr al Comitato Iso, ''potrebbe rappresentare, accoppiata sempre a sistemi di videosorveglianza ed altre misure preventive, un'arma vincente per realizzare un piu' efficace controllo del territorio''. Si tratta di tecniche sofisticate, come il riconoscimento automatico del volto, che permettono ad esempio l'individuazione di una persona all'interno di un folto gruppo sulla base di una foto segnaletica. Metodologie, ha detto Savastano, ''gia' molto diffuse negli Stati Uniti, mentre in Europa le prime applicazioni si registrano in Gran Bretagna e Germania''. In Italia invece, ha aggiunto il ricercatore, ''siamo ancora agli albori, anche per le resistenze e gli ostacoli legati alla normativa sulla privacy''.
Documenti di identita' codificati in immagine digitalizzata, scansione dell'iride e delle vene della mano, registrazione e riconoscimento della geometria del volto, delle impronte digitali, del timbro della voce, videosorveglianza: le tecniche biometriche, ha sottolineato l'esperto, sono dunque i ''pilastri per lo sviluppo dei sistemi di sicurezza e rappresentano la frontiera della ricerca per una maggiore efficacia dei controlli''.
Eppure, i drammatici fatti di Londra hanno messo in evidenza i limiti che queste tecnologie comunque presentano: ''E certamente difficile controllare capillarmente i luoghi ad alta frequentazione, soprattutto se l utenza e' anonima come quella che popola, ad esempio, le stazioni ferroviarie o della metropolitana. Per questo - ha sottolineato Savastano - nei cosiddetti 'luoghi ad alta frequentazione anonima' e' necessario attuare un'intensa opera di prevenzione investigativa, effettuare controlli a campione sui passeggeri e, naturalmente, implementare i sistemi di video-sorveglianza''. Fondamentale, dunque, ha rilevato, anche l'implementazione della cosiddetta 'video-sorveglianza intelligente', in grado di focalizzare l'attenzione dell'operatore su particolari eventi rilevati automaticamente dal sistema. Un sistema basato sulla 'rilevazione delle anormalita'' in grado di mettere in evidenza oggetti incustoditi, prevenire eventuali suicidi o gestire pericolosi assembramenti. Il tutto, ha spiegato Savastano facendo il punto sulle tecniche di sorveglianza ad oggi in uso, e' reso possibile grazie ad un particolare software chiamato Ips (Intelligent Pedestrian Surveillance System), che compara le immagini acquisite dalle varie telecamere con immagini pre-registrate e relative alla stessa scena. Dall'analisi delle differenze il sistema, basato su algoritmi di intelligenza artificiale, evidenzia potenziali eventi pericolosi o anomali. Proprio le tecniche biometriche, che il Comitato Iso punta a sviluppare e potenziare, potranno dunque rivelarsi molto presto estremamente efficaci: ''Per reprimere il fenomeno delle identita' multiple, ovvero individui che cambiano piu' volte nome _ ha detto Savastano - siamo ad esempio impegnati, a livello internazionale, nella realizzazione di documenti di espatrio o di identita' che riportino sia l identificativo anagrafico dell individuo che una sua caratteristica fisica, come le impronte digitali, codificata in un immagine digitalizzata o in un suo modello matematico detto template''. Fondamentale resta pero' il collegamento tra i vari paesi e, a questo proposito, 'motore' del collegamento internazionale e' appunto il Comitato ISO, al quale l'Italia partecipa in prima linea attraverso il coordinamento di uno dei sei gruppi di lavoro su cui si articola l attivita', affidato al Cnr: ''Abbiamo stretto contratti di collaborazione con vari Ministeri. L'auspicio - ha concluso Savastano - e' che si possano concretizzare a breve due ambiziosi progetti che potrebbero vedere il CNR tra i protagonisti di un Laboratorio Biometrico Nazionale e di un network europeo di laboratori di prove in grado di competere costruttivamente con altri Centri di ricerca negli Stati Uniti o in Estremo Oriente''.

Fonte: Ansa (14/07/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: biometria, Cnr
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