Ifom-Ieo svelano meccanismo invecchiamento cellulare
Linvecchiamento delle cellule non ha piu segreti. Un gruppo di ricercatori italiani, del Campus Ifom-Ieo di Milano, ha scoperto il meccanismo dazione del gene P66, il principale responsabile dellin
L'invecchiamento delle cellule non ha piu segreti. Un gruppo di ricercatori italiani, del Campus Ifom-Ieo di Milano, ha scoperto il meccanismo d'azione del gene P66, il principale responsabile dell'invecchiamento cellulare nei mammiferi. Lo studio, finanziato dall'Associazione italiana per la ricerca sul cancro (Airc), sara pubblicato domani su Cell, la più importante rivista sulla biologia cellulare. Sei anni fa abbiamo dimostrato che la lunghezza della vita dei mammiferi è geneticamente determinata: nell'animale, inibendo l'attività del gene P66, la durata di vita aumenta del 30% - spiega Pier Giuseppe Pelicci, direttore del Dipartimento di oncologia sperimentale dellIstituto europeo di oncologia e coordinatore della ricerca - Oggi sappiamo come questo avviene.
Possiamo trovare, dunque, una o più molecole in grado di bloccare l'attività di P66 per ottenere non solo una durata maggiore della vita, ma soprattutto piu anni in salute, senza le malattie legate all'invecchiamento cellulare come l'arterosclerosi, il Parkinson, l'Alzheimer e il cancro. Da tempo sappiamo che all'interno della cellula i mitocondri producono l'energia necessaria alle funzioni vitali - afferma Marco Giorgio, primo firmatario dello studio su Cell - ma il costo biologico di questa produzione sono i radicali liberi, molto pericolosi per la cellula stessa perché possono causare mutazioni dannose nel Dna e nelle proteine. Studiando a fondo questo gene, i ricercatori hanno scoperto che il mitocondrio non produce radicali liberi come rifiuto, ma in maniera specifica attraverso P66. Non bisogna pensare, pero', che esista in natura un gene cattivo. Anzi, spiega Enrica Migliaccio, coautrice delle ricerche, P66 ha una funzione evolutiva e senza di lui la nostra specie sarebbe meno complessa. In pratica, è il gene regolatore del rinnovamento dei tessuti, basato su un equilibrio fra cellule che si danneggiano e muoiono e cellule che si formano e crescono. Il prezzo biologico che paghiamo per questo ricambio vitale è l'invecchiamento. Una scoperta con notevoli implicazioni pratiche. E questione di tempi e di risorse impegnate - sottolinea Pelicci - trovare inibitori di questo affascinante gene per perseguire una più lunga qualità di vita.
Fonte: (28/07/2005)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag:
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