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Bush tradito sul finanziamento cellule staminali
Le possibilità di cura offerteci dalla scienza non sono una questione di fede
La battaglia per il finanziamento pubblico della ricerca sulle cellule staminali in America ha avuto ieri una svolta cruciale con la presa di posizione a favore del progetto di legge in discussione in Congresso da parte del capo della maggioranza al Senato, Bill Frist, un fedelissimo di George W. Bush. Frist, un conservatore e un simpatizzante del movimento religioso all'interno del partito repubblicano, ha pronunciato ieri al Senato un discorso appassionato in cui ha spiegato come la sua dottrina cristiana e la sua posizione contro l'aborto non sono in contraddizione con la possibilità di sperimentare sulle cellule staminali. La presa di posizione di Frist non è soltanto uno sviluppo importante per il futuro della ricerca in materia di cellule staminali, e dunque per la possibilità di fare straordinari progressi nella medicina, ma è anche un'inattesa e importante svolta politica nello schieramento repubblicano. Intanto perché Frist, un chirurgo prestato alla politica, ha da sempre rappresentato un punto di riferimento importante per decisioni in materia di sanità sia per i suoi colleghi di partito che, spesso, per alcuni membri dell'opposizione democratica.
Una sua decisione a favore del progetto di legge potrebbe dunque essere decisiva per coagulare una maggioranza anche al Senato, che era fino a ieri ancora in posizione di stallo. Il progetto di legge, che autorizza appunto un allargamento dei finanziamenti federali alla ricerca sulle cellule staminali, è già passato alla Camera. Ma la decisione di Frist, presa, come lui stesso ha detto, in assoluta coerenza con i suoi valori cristiani, cambia da ieri anche il quadro politico per le presidenziali del 2008. Frist infatti era uno dei possibili candidati alle primarie. Volto pulito, fuori dalla politica tradizionale, di forti convinzioni conservatrici, era considerato fra i più credibili contendenti per la nomination repubblicana. Ma difficilmente la sua candidatura resterà credibile se gli mancherà l'appoggio, come da ieri molti davano per scontato, della forte componente evangelica e religiosa del partito, assolutamente contraria alla ricerca sulle cellule staminali. Vi è infine una possibile rottura con il presidente Bush. Il portavoce Scott McClellan ieri ha detto che il presidente resta determinato a contrastare un progetto di legge ' che utilizza fondi pubblici per progetti contrari alla vita umana ' , un linguaggio deciso con cui si prende per la prima volta negli ultimi anni la distanza della leadership repubblicana in Senato. ' Io sono per il diritto alla vita e credo che la vita inizi nel momento del concepimento - ha detto Frist -, ma sono anche convinto che la ricerca sulle cellule staminali embrionali deve essere incoraggiata e sostenuta ' . Frist ha auspicato che le politiche della Casa Bianca possano essere modificate in quanto ' la ricerca sulle cellule staminali resta ancora in una fase molto iniziale, ma i limiti stabiliti nel 2001 potrebbero rallentare nel tempo la nostra capacità di mettere a punto nuovi trattamenti per certe gravissime malattie ' . Il fedelissimo Frist, leader al Senato, si schiera con la sperimentazione.
Fonte: (30/07/2005)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
Bush,
usa,
staminali
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