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Laser per curare la cornea
Anche occhiali su misura contro deformita corneali, cheratono, cataratta
Laser a ultravioletti per rinforzare la cornea malata, evitando il trapianto. Ma anche super-occhiali aberrometrici su misura, ancora sperimentali, per correggere le deformità corneali; e lentine intraoculari colorate e multifocali per la cataratta. Queste le novita che saranno illustrate a Refr@ctive.online (www.refractiveonline.it), il Congresso Internazionale di Oculistica al via oggi a Milano.
LHumanitas di Milano e il primo centro in Italia ad utilizzare gli innovativi occhiali aberrometrici. Si tratta di occhiali sperimentali - sottolinea allAdnkronos Salute lorganizzatore del congresso Paolo Vinciguerra, responsabile dellUnità Operativa di Oculistica di Humanitas - utilizzati per ora da piccolissimi gruppi di pazienti. Diversamente da quelli normali consentono non solo di correggere miopia, presbiopia e astigmatismo, ma anche di compensare difetti della cornea fino ad oggi parzialmente correggibili solo con le lenti a contatto: ferite corneali, cicatrici chirurgiche e il cheratocono nelle sue fasi iniziali.
Se tutto va bene dovrebbero essere disponibili sul mercato fra qualche anno e aiutare chi soffre di cheratocono.
Si tratta di una patologia che colpisce ogni anno 50 persone ogni 100.000, ed e legata a una debolezza strutturale della cornea, che progressivamente tende a sfiancarsi, estroflettersi ed assottigliarsi allapice, assumendo la forma di un cono. Lospedale di Siena e lHumanitas sono i primi centri italiani a curare il cheratocono con una nuova tecnica messa a punto in Germania: la terapia di cross-linking corneale, basata sullutilizzo di un laser a raggi ultravioletti, che permette di arrestare levoluzione del cheratocono evitando il trapianto. Il cross-linking corneale è assolutamente indolore e viene effettuato in day-hospital - spiega Vinciguerra, che insieme a Pietro Rosetta sta applicando questa tecnica - Sulla superficie della cornea viene instillata una sostanza fotosensibile che, illuminata dai raggi Uv, genera lavvicinamento delle lamelle corneali (gli strati che compongono la superficie della cornea) solo dove necessario, senza danneggiare le cellule circostanti della retina. Gli effetti del trattamento hanno una durata di 4-5 anni, dopodiché può essere necessario ripetere lintervento. Si tratta di un grande passo in avanti della medicina italiana - prosegue lesperto - che oggi può mettere a disposizione di molti giovani pazienti che rischiano la cecità una tipologia di cura efficace e non invasiva.
Fra le altre novita, anche le lenti intraoculari di ultima generazione per la cataratta, del tutto simili al cristallino naturale per colore, morfologia e caratteristiche ottiche. Si tratta di lenti colorate, di un giallo paglierino: a differenza di quelle comuni (trasparenti), proprio come il cristallino hanno la capacità di filtrare i raggi solari ultravioletti che a lungo andare danneggiano la retina. Inoltre come il cristallino hanno forma asferica, ossia più curva nel centro e più piatta ai bordi. Mentre le lenti sferiche utlizzate fino ad oggi consentono una buona visione centrale e in condizioni di molta luce, ma meno in periferia e con poca luce, queste adattandosi alla forma naturale della cornea permettono una visione migliore, in qualsiasi situazione.
Fonte: (16/09/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag:
occhio,
laser,
cornea,
cheratono,
cataratta
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