Ampliamento delle iniziative ERA-NET e articolo 169 nel 7PQ
Un nuovo opuscolo della Commissione intitolato "Networking the European Research Area" (Collegare in rete lo Spazio europeo della ricerca) fornisce un aggiornamento sull'attuazione di du
Un nuovo opuscolo della Commissione intitolato "Networking the European Research Area" (Collegare in rete lo Spazio europeo della ricerca) fornisce un aggiornamento sull'attuazione di due strumenti intesi a coordinare i programmi nazionali - ERA-NET e articolo 169 - e indica un loro probabile rafforzamento nell'ambito del Settimo programma quadro (7PQ). Il piano ERA (Spazio europeo della ricerca) -NET è stato elaborato allo scopo di fornire sostegno al coordinamento e all'avvio reciproco di programmi di ricerca regionali e nazionali. L'approccio al coordinamento può essere graduale, nel senso che i partner possono iniziare con l'attuare azioni esplorative per poi stabilire in un secondo momento programmi di ricerca congiunti. La Commissione è soddisfatta del riscontro ottenuto dal proprio invito a presentare proposte: entro la fine del 6PQ è previsto il pieno funzionamento di circa 75 ERA-NET, e il 96,2 per cento delle organizzazioni attualmente coinvolte nei progetti sono enti governativi, internazionali o non a scopo di lucro. Tra le aree di pertinenza delle ERA-NET figurano il processo di invecchiamento e i problemi inerenti all'età, la ricerca sui trasporti, e la cooperazione scientifica con la Cina. CO-REACH è una delle iniziative ERA-NET di più ampio respiro, e riunisce enti scientifici che intrattengono rapporti bilaterali con la Cina. Tale coordinamento dovrebbe gettare le basi per un'analisi dei risultati raggiunti e delle sfide future relative alla cooperazione transnazionale. Fino ad ora, le tematiche più diffuse per le iniziative ERA-NET sono state le tecnologie industriali, i trasporti, la tecnologia dell'informazione (IT) e l'innovazione - il 32 per cento dei progetti riguarda tali ambiti. Tali aree sono seguite a ruota da ambiente ed energia (31 per cento) e, a notevole distanza, da scienze della vita (17 per cento), scienze umanistiche e sociali (12 per cento), ricerca fondamentale e cooperazione internazionale (otto per cento).
Per maggiori informazioni sulle singole iniziative è possibile consultare la serie più recente delle descrizioni dei progetti ERA-NET. Nonostante il grado elevato di interesse, la Commissione ha deciso che potrebbero essere necessari ulteriori incentivi al fine di incoraggiare i partecipanti a organizzare inviti congiunti. A tal fine per il 7PQ è stato proposto un elemento nuovo, che sarà denominato ERA-NET Plus e che sosterrà il reperimento di fondi per l'organizzazione di inviti congiunti. Nel 7PQ, i progetti esistenti verranno incoraggiati a proseguire, e si provvederà ad ampliare il piano ERA-NET. Sarà incoraggiata la partecipazione di ministeri nazionali e regionali attualmente impegnati a elaborare programmi di ricerca, allo scopo di incentivare i paesi meno presenti a partecipare attivamente allo sviluppo del SER attraverso i progetti ERA-NET. Finora l'articolo 169 è stato utilizzato solamente per un progetto - lo European and Developing Countries Clinical Trials Partnership, ossia il partenariato Europa-Paesi in via di sviluppo per gli studi clinici (EDCTP). Ai sensi dell'articolo 169, l'Unione europea è autorizzata a partecipare al progetto, un partenariato tra diversi paesi e organizzazioni. In virtù di ciò, l'UE ha contribuito a finanziare un terzo del bilancio di 600 milioni di euro. L'EDCTP fa confluire all'interno di un unico programma congiunto la ricerca e l'esperienza in campo clinico di tutti i paesi partecipanti. Il programma sta attuando studi clinici su larga scala, coordinati e in situ per lo sviluppo di nuovi farmaci, vaccini, microbicidi e strumenti diagnostici per il trattamento di HIV/AIDS, malaria e tubercolosi. L'iniziativa è a lungo termine, e ha una durata prevista compresa tra i dieci e i 20 anni. La Commissione ritiene che tale azione pilota abbia dimostrato il potenziale dell'articolo 169, nonché le sfide ad esso inerenti. è previsto un impiego più ampio dello strumento nell'ambito del 7PQ, nei casi in cui si possa stabilire senza ombra di dubbio che si tratta dello strumento più adeguato. Si stima che potrebbero essere avviate da tre a quattro iniziative dell'articolo 169 in aree ancora da individuare. ERA-NET particolarmente sviluppate potrebbero essere convertite in iniziative dell'articolo 169. Tuttavia, l'avvio di nuove attività mediante tale meccanismo potrebbe richiedere molto tempo, in quanto le proposte devono ottenere l'approvazione del Parlamento europeo e del Consiglio. Nella prefazione all'opuscolo, il Commissario per la Scienza e la ricerca Janez Potocnik sottolinea l'importanza di iniziative quali le ERA-NET e l'articolo 169 per il futuro della competitività europea. "Se l'Europa vuole continuare a essere competitiva in un'economia sempre più globalizzata e mantenere in vita il proprio modello di società, l'unica alternativa è diventare un'energica società della conoscenza. I programmi europei per la ricerca rappresentano un motore importante e cruciale in tal senso, ma sono solamente una delle tante componenti. In fin dei conti, la condivisione delle nostre risorse si rivelerà il sistema più efficace per distinguerci nel modo più radicale e duraturo possibile", scrive il Commissario. Per accedere al fascicolo e alla serie più recente delle descrizioni dei progetti ERA-NET consultare: http://www.cordis.lu/coordination
Fonte: (31/10/2005)
Pubblicato in Analisi e Commenti
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ERA-NET,
6PQ,
7PQ
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