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Risonanza magnetica fotografa lo stress

TMS


I risultati della ricerca saranno utili per prevenire le forme croniche

Lo stress č una chiazza arancione sul fermo immagine di una risonanza magnetica. Lo straordinario documento č stato ottenuto dai ricercatori della University of Pennsylvania School of Medicine coordinati dal professor Jiongjiong Wang. Gli scienziati dell'ateneo americano sono riusciti per la prima volta a fotografare l'effetto dello stress sul cervello attraverso una risonanza magnetica funzionale per immagini (fMRI) effettuata su una serie di pazienti impegnati in un difficile compito di matematica.
Mentre i volontari si sforzano di risolvere il problema, la macchina ha registrato l'iperattivitą della corteccia prefrontale, la zona del cervello sede di importanti funzioni esecutive. Secondo i ricercatori, che hanno pubblicato il loro studio sulla Proceedings of the National Academy of Sciences, questo gran lavorio potrebbe anche esser la dimostrazione delle armi che abbiamo per difenderci e cavarcela anche in situazioni di tensione.
La ricerca offre anche la prima prova visiva del fatto che lo stress psicologico induce emozioni negative e secondo il professor Wang apre la strada allo sviluppo di nuove strategie per prevenire o correggere le conseguenze a lungo termine dello stress cronico.
In concreto l'esperimento si č svolto cosģ: gli esperti hanno chiesto ad un gruppo di volontari sani di partecipare a una prova di aritmetica, dicendo loro, per metterli sotto stress durante l'esecuzione, che avrebbero misurato le performance di ciascuno. I ricercatori stimavano il livello di stress psicologico indotto nei volontari con misure del cortisolo, l'ormone dello stress, nella loro saliva, con misure del battito cardiaco e anche in base a questionari di autovalutazione in cui gran parte dei partecipanti confessava di sentirsi frustrato, teso, distratto e frettoloso nel corso delle prove.
Gli esperti hanno anche monitorato con la risonanza magnetica funzionale per immagini (fMRI) il cervello dei volontari, mentre questi si cimentavano nel compito assegnato. Le immagini mostrano un elevato aumento di attivitą nella porzione anteriore destra del cervello ovvero nella corteccia prefrontale, aumento proporzionale allo stress dichiarato e stimato in ciascun volontario. Inoltre, secondo i ricercatori, č significativo il fatto che questa iperattivitą corticale persiste anche a test finito, mostrando che č lo stress indotto dall'esecuzione della prova ad 'accenderla' e non l'esecuzione della prova in sč a richiedere maggior attivitą della corteccia prefrontale.

Fonte: LaRepubblica (22/11/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: stress, risonanza, cervello
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