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Pipistrelli portatori di Ebola

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In Africa centrale gli animali vengono mangiati dall'uomo

Tre specie di pipistrelli mangiati dall'uomo nell'Africa centrale potrebbero essere portatori del virus Ebola, che ha ucciso centinaia di esseri umani e di grandi scimmie. Lo sostengono gli scienziati dell'Centre International de Recherches Médicales di Franceville (CIRMF), in Gabon.
Anche se i pipistrelli non mostrano i sintomi dell'infezione, i ricercatori hanno scoperto negli animali catturati durante le epidemie del 2001 e del 2003 le impronte genetiche di una risposta immunitaria,. "Abbiamo trovato tracce di infezione asintomatica da parte del virus Ebola in tre specie di pipistrello della frutta, - afferma Eric Leroy, uno degli autori dello studio - che indicano che questi animali potrebbero costituire una riserva di questo virus mortale".
Negli ultimi cinque anni, in Gabon e nella Repubblica Democratica del Congo si sono sviluppate numerose epidemia di Ebola, la malattia caratterizzata da febbre emorragica che secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità è uno dei più virulenti disturbi virali.
Il virus viene trasmesso mediante i fluidi corporei infetti e, a seconda della varietà, uccide fino al 90 per cento delle vittime. Attualmente non esiste alcuna cura.
Per scoprire le possibili riserve di infezione, Leroy e colleghi hanno catturato e analizzato più di 1000 animali nelle aree infette dal virus. Ciascuna delle tre specie di pipistrello risultate infette ha un range geografico che comprende le regioni dove si sono verificate le epidemie. Secondo gli esperti, la scoperta potrebbe contribuire a ridurre le infezioni tanto nelle scimmie quanto nell'uomo.


Fonte: Le Scienze (06/12/2005)
Pubblicato in Medicina e Salute
Tag: Ebola
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