Il nuovo presidente promette di riportare la scienza al vertice dell'agenda del CNRS
Il neoeletto presidente del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS), Catherine Bréchignac, ha promesso di riportare la scienza al vertice dell'agenda dell'organizzazione, c
Il neoeletto presidente del Centro nazionale francese per la ricerca scientifica (CNRS), Catherine Bréchignac, ha promesso di riportare la scienza al vertice dell'agenda dell'organizzazione, che nel frattempo procederà con le riforme previste. La dottoressa Bréchignac è stata nominata presidente del CNRS a seguito delle dimissioni rassegnate a gennaio dal suo predecessore, Bernard Meunier, che aveva lasciato l'incarico in segno di protesta contro le riforme proposte dall'ex direttore generale del Centro, Bernard Larrouturou. Subito dopo, senza fornire alcuna motivazione formale, il governo francese ha sollevato il professor Larrouturou dall'incarico che svolgeva presso questo ente, finanziato con fondi pubblici. Il nuovo presidente, tuttavia, ora intende voltare pagina. "Ormai ci siamo lasciati alle spalle questa crisi", ha dichiarato la dottoressa Bréchignac al quotidiano francese "Le Monde". "Da parte mia, farò tutto il possibile per riportare la calma [all'interno dell'organizzazione]." Quando le è stato chiesto quali sarebbero state le sue priorità immediate, Catherine Bréchignac ha risposto: "Riportare la scienza al vertice dell'agenda [...].
È questa la base da cui dobbiamo partire per lavorare in partenariato con le università e altre organizzazioni". Ha inoltre confermato che l'organizzazione porterà avanti le riforme proposte dalla precedente gestione, facendo sì che gli otto dipartimenti del CNRS diventino quattro e abbiano una portata più vasta: chimica, uomo e società, scienze della vita e un'ampia divisione che riguardi matematica, tecnologia dell'informazione, fisica e astronomia. Altri due dipartimenti trasversali si occuperanno di sviluppo sostenibile e ingegneria. L'amministrazione organizzativa verrà affidata, come previsto, a cinque direzioni regionali, che però non si occuperanno della gestione delle unità di ricerca, ha dichiarato Catherine Bréchignac. Quanto all'ingerenza del governo nelle attività del CNRS, che secondo alcuni sarebbe stata la ragione all'origine delle dimissioni del professor Larrouturou, il nuovo presidente ha affermato che il ministro della Ricerca non dovrebbe essere coinvolto nella gestione quotidiana delle organizzazioni di ricerca. "Il ruolo delle autorità pubbliche è stabilire l'orientamento generale della ricerca, assegnare risorse e coordinare i diversi attori. Non ho bisogno di essere guidata per mano". Infine, le è stato chiesto se il progetto che prevede la creazione di un'agenzia nazionale per la ricerca in Francia possa danneggiare il CNRS, domanda cui la dottoressa Bréchignac ha risposto: "Tutti i paesi hanno un'agenzia per la ricerca. Dobbiamo solo fare in modo che sia dotata di una struttura flessibile e non burocratica, e che i progetti da finanziare vengano scelti da scienziati competenti e indipendenti". La dottoressa Bréchignac è un'esperta di fisica atomica e, in particolare, si è dedicata all'interfaccia della fisica nucleare e molecolare; inoltre, in precedenza aveva ricoperto la carica di direttore generale del CNRS dal 1997 al 2000. Per ulteriori informazioni consultare: http://www.cnrs.fr/index.html
Fonte: (10/02/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag:
CNRS,
Francia,
Ricerca
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