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Fondazione Giovanni Armenise-Harvard: 10 anni di eccellenza nella ricerca

Ricercatrice sotto cappa


La Fondazione Giovanni Armenise-Harvard celebra il suo decimo anniversario con il rientro di altri giovani scienziati

Milano-Boston, maggio 2006. La ricerca italiana deve continuare a crescere e per farlo ha bisogno anche dei giovani scienziati emigrati all’estero. Bisogna farli tornare. La Fondazione Giovanni Armenise-Harvard risponde in pieno a questo obiettivo: grazie ai finanziamenti stanziati ogni anno, giovani ricercatori, dopo esperienze di altissimo livello all’estero, tornano in Italia per dare il meglio di sé. Pronti a rilanciare la ricerca italiana hanno la garanzia di poter mettere in pratica le loro idee e fondare i propri laboratori presso centri di eccellenza.

1996-2006, dieci anni spesi bene: 56 scienziati hanno ricevuto finanziamenti per la ricerca collaborativa, è stato istituito un centro di biologia strutturale a Milano, sono rientrati in Italia 9 ricercatori eccellenti, sono stati finanziati per il PhD a Boston 2 giovani ricercatori, 15 giornalisti scientifici hanno vinto uno stage alla Harvard Medical School, si sono tenuti 10 simposi e 4 Conferenze pubbliche, con il principale scopo di promuovere scambi culturali multidisciplinari tra scienziati di valore mondiale e giovani ricercatori.

Fra gli ultimi arrivati, Stefano Casola, ritornato in Italia dal CBR Institute for Biomedical Research, Harvard Medical School, dove dal 2001 si e’ occupato della generazione e dell’analisi di modelli animali di linfoma a cellule B del tipo Hodgkin e non-Hodgkin. A Milano sta creando il proprio gruppo di ricerca presso l’ IFOM, l’ Istituto della Fondazione Italiana della Ricerca sul Cancro (IFOM), per continuare le ricerche avviate alla HMS sulla identificazione dei meccanismi molecolari responsabili della trasformazione dei linfociti B.
Specificatamente, grazie all’utilizzo di ceppi di topo transgenici ottenuti da cellule embrionali staminali geneticamente modificate, Casola ha riprodotto in tali animali una serie di alterazioni genetiche sospettate di giocare un ruolo primario nel promuovere l’insorgenza dei linfomi di Hodgkin e non-Hodgkin. Le ricerche su tali animali si concentreranno inizialmente sulla funzione di un gruppo di proteine, tra cui il recettore immunoglobulinico di membrana che riveste un ruolo chiave nella proliferazione e sopravvivenza di linfociti B normali e la cui attività è disregolata nelle cellule B tumorali. Lo scopo ultimo di queste ricerche è l’identificazione di possibili nuovi target terapeutici per la cura dei linfomi Hodgkin e non-Hodgkin con l’obiettivo di colpire esclusivamente le cellule tumorali annullando pertanto gli effetti collaterali attualmente legati alla terapia di tali tumori.

L’ identificazione dei meccanismi molecolari responsabili della trasformazione cellulare dipende dalla conoscenza approfondita dei meccanismi che controllano la normale proliferazione e il differenziamento cellulare. Per questo motivo una consistente componente degli studi di Stefano Casola è tuttora rivolta all’analisi genetica dei meccanismi che controllano il normale differenziamento e la proliferazione dei linfociti B.

Claudia Lodovichi è appena rientrata dopo aver trascorso sei anni negli Stati Uniti, prima al Howard Hughes Medical Institute and Duke University Medical Center, in seguito alla Columbia University. Lodovichi porta all’Istituto Veneto di Medicina Molecolare un background in anatomia, neuroscienza e, più recentemente, in biologia molecolare, utile per il suo fertile lavoro sul sistema olfattivo che continuerà qui.



Ancora una volta, quindi, il programma “Career Development Award” istituito dalla Fondazione Giovanni Armenise-Harvard ha permesso il rientro di giovani talenti in Italia. Il "Career Development Award" ammonta a $ 150.000 per anno e comprende un compenso commisurato alla posizione occupata presso l’istituto ospitante, gli stipendi per gli altri membri coinvolti nel programma di ricerca indicato e i fondi annuali per le apparecchiature/infrastrutture.

Lo scopo dei programmi Armenise-Harvard è quello di sostenere scienziati italiani dotati di particolari capacità, di contribuire alla creazione di nuove aree di ricerca nel settore delle scienze biologiche in Italia e di favorire più profondi rapporti di collaborazione tra gli scienziati italiani e la Harvard Medical School di Boston (HMS).

Le scadenze dei prossimi concorsi sono:

Armenise-Harvard Career Development Award, adesioni entro il 15 luglio 2006

Armenise-Harvard PhD Program, adesioni entro la prima metà di dicembre 2006

Borse di Studio per giornalisti scientifici Armenise-Harvard/UGIS, adesioni entro il 15 marzo 2007

Per maggiori informazioni si può consultare il sito http//www.hms.harvard.edu/armenise


Approfondimenti: Armenise-Harvard/UGIS" target="_blank">Armenise-Harvard/UGIS

Redazione MolecularLab.it (21/05/2006)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Armenise-Harvard, ricerca, giovani
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