Nuova ricerca riscrive le leggi sul patrimonio genetico
Ricercatori francesi hanno scoperto che l'RNA, cugino del più famoso DNA, ha un proprio ruolo nel trasferimento delle informazioni genetiche, stravolgendo così completamente il nostro modo di pens
Ricercatori francesi hanno scoperto che l'RNA, cugino del più famoso DNA, ha un proprio ruolo nel trasferimento delle informazioni genetiche, stravolgendo così completamente il nostro modo di pensare sul patrimonio genetico.
I test effettuati su topi dal gruppo di studiosi dell'Istituto francese per la salute e la ricerca medica (Inserm) e dell'Università di Nizza - Sophia Antipolis hanno rivelato che alle nuove generazioni potevano essere trasferite specifiche informazioni genetiche anche in assenza del corrispondente DNA.
I test erano semplici: sono stati impiegati topi con o senza chiazze sulla coda e sulle zampe. I ricercatori sapevano che le informazioni genetiche di questa mutazione erano presenti in un gene specifico, noto come Kit. Il gene Kit mutante è dominante, per cui le chiazze possono essere visibili quando vi è un solo gene Kit mutante e una copia normale del gene Kit.
Secondo la genetica, esistono tre possibili combinazioni di topi: con due geni mutanti, che dovrebbero essere chiazzati; con un mutante e un gene normale, che dovrebbero essere chiazzati a propria volta; con due geni normali, che non dovrebbero essere chiazzati.
Quando i ricercatori, sotto la guida di Minoo Rassoulzadegan, hanno fatto accoppiare i topi, hanno tuttavia scoperto che la progenie con due geni normali - che non avrebbe dovuto avere chiazze - mostrava comunque la presenza di chiazze.
Questo risultato contrasta con tutte le attuali conoscenze in materia di genetica.
L'unica spiegazione che i ricercatori sono stati in grado di trovare risiede nell'RNA. Si sa che il gene Kit mutante produce grandi quantità di RNA. L'RNA era considerato fino ad ora come un semplice intermediario fra il DNA e le proteine. Il DNA produce l'RNA, che a sua volta è utilizzato per costruire proteine.
Nella sperimentazione, il gruppo ha iniettato parte delle proteine RNA contenenti Kit negli embrioni di topo che non presentavano alcun tipo di gene Kit mutante, che dovrebbe produrre topi normali. La prole era chiazzata, confermando il ruolo genetico dell'RNA.
"Quando abbiamo osservato i topi nati in seguito a questa operazione, è stato chiaro che l'RNA poteva essere responsabile dell'eredità del fenotipo con coda bianca", ha spiegato il professore Rassoulzadegan nel corso di un'intervista alla BBC.
I risultati stravolgono la scienza della genetica. "Siamo convinti che si tratti di un fenomeno più generale", ha dichiarato a "Nature" il ricercatore del gruppo Francois Cuzin dell'Inserm di Nizza (Francia).
Il risultato contribuisce in qualche modo a spiegare recenti scoperte, nell'ambito delle quali il patrimonio era passato ai figli in assenza di geni rilevanti. Ad esempio, studi realizzati alla fine degli anni '90 hanno rivelato, in diretto contrasto con la classica teoria darwiniana, che la tendenza a sviluppare il diabete era determinata in parte dalla regione di provenienza dei genitori, piuttosto che da un'eredità genetica.
Questo "imprinting comportamentale" potrebbe rivoluzionare il nostro modo di pensare sul patrimonio genetico. Il gruppo prevede adesso di studiare altri modi in cui l'RNA potrebbe trasferire caratteristiche ereditarie e se tali processi si applicano agli esseri umani. "Ciò offre preziose informazioni sulle mutazioni del nostro genoma", ha affermato il professore Rassoulzadegan, "e forse questa ricerca potrebbe aiutarci, alla fine, a capire perché siamo così diversi gli uni degli altri".
Fonte: (30/05/2006)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag:
geni,
RNA
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