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Nasce in Italia la prima prolunga molecolare

Photo courtesy Sandia Labs


Un cavo ultra-miniaturizzato fatto di molecole e spesso meno di mezzo milionesimo di millimetro, e quando viene esposto alla luce solare genera e conduce elettroni proprio come un qualsiasi cavo elett

Un cavo ultra-miniaturizzato fatto di molecole e spesso meno di mezzo milionesimo di millimetro, e quando viene esposto alla luce solare genera e conduce elettroni proprio come un qualsiasi cavo elettrico: è nata in Italia la prolunga elettrica più piccola del mondo, descritta questa settimana sulla rivista dell Accademia delle Scienze degli Stati Uniti, PNAS. La ricerca è stata condotta dall università di Bologna in collaborazione con l Università della California a Los Angeles. La prolunga molecolare è spessa 0,3 milionesimi di millimetro (nanometri) e lunga 2, è, come ogni altra prolunga, alle sue estremità ha una presa e spina che possono essere collegate e scollegate a piacimento. Ottenuta dal gruppo di ricerca dell università di Bologna coordinato dal chimico Vincenzo Balzani. Lo stesso gruppo di ricerca anni fa ha ottenuto la macchina molecolare più forte del mondo, e il più veloce motore molecolare a energia solare. In un futuro ancora lontano nanoprolunghe come queste potrebbero essere utilizzate per controllare processi interni alle cellule attraverso impulsi elettrici inviati dall esterno, oppure come componente di circuiti molecolari di computer chimici.
Lo studio delle possibili future applicazioni hi-tech sarà affidato alla Rete dell Alta Tecnologia dell Emilia Romagna, coordinata dal consorzio Aster. La prolunga molecolare, chiamata Promes, è formata da tre molecole: una presa iniziale alimentata da una fonte di elettroni, un cavo di collegamento intermedio e una spina terminale. Quando le tre componenti sono collegate tra loro, e la prolunga molecolare, immersa in un liquido di soluzione, viene illuminata dal sole, si produce un flusso di elettroni dalla presa iniziale alla spina terminale attraverso il cavo intermedio."Costituisce il risultato di un lavoro di ricerca durato quattro anni", ha osservato Balzani. "Abbiamo dapprima progettato la prolunga a tavolino, qui in Italia. Poi - ha proseguito - è stato il turno dei nostri colleghi americani che hanno costruito i componenti e ce li hanno spediti a Bologna. Infine noi li abbiamo assemblati ed abbiamo dimostrato che la prolunga molecolare funziona come previsto". Secondo Alberto Credi, uno degli autori della ricerca, la nanoprolunga potrebbe essere utilizzata per controllare i processi interni di una cellula, inviando segnali elettrici fra i due lati di una membrana cellulare. Le applicazioni più affascinanti sono probabilmente legate alla costruzione di circuiti molecolari nei quali le informazioni possono essere codificate, oltre che con segnali elettrici, anche con segnali luminosi o chimici. L obiettivo a lungo termine è la costruzione di computer chimici basati su principi simili a quelli del cervello e molto più piccoli e potenti degli attuali calcolatori basati su semiconduttori.

Redazione MolecularLab.it (27/11/2006)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: nano
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