Nasce il Consiglio europeo della Ricerca per rendere l'Europa piú competitiva

Al via l'attività dello European Research Council

L'Europa dell'innovazione riparte da Berlino. Nella capitale tedesca è stato inaugurato il Consiglio europeo della ricerca, riunirà l'elite dei professori europei. Secondo il cancelliere tedesco Angela Merkel, a livello europeo mancano 700.000 ricercatori per rendere l'Unione piú competitiva. Spiega Hans Martins, dell'European Policy Center di Bruxelles: "L'obiettivo principale è di guidare l'Europa verso politiche piú innovative, per avere società piú innovative. Il resto del mondo si reinventa constantemente, gli altri paesi investono molto nella ricerca e nello sviluppo,
hanno capito anche che la ricerca deve arrivare sul mercato, per creare il benessere della gente"
Questa nuova élite di cervelli dovrà rilanciare la ricerca nell'Unione europea, da tempo sorpassata a livello mondiale dal Giappone ma soprattutto dagli Stati Uniti.

L’ERC ha un budget di 7,5 miliardi di euro per i prossimi sette anni, ma sono già in corso campagne di raccolta fondi per aumentare l’entità dei finanziamenti.

Ci si aspetta che questi soldi finanzieranno circa 200 progetti di ricerca con cifre che possono variare da un minimo di 500 mila ad un massimo di milioni di euro. Tra i membri del consiglio scientifico dell’ERC ci sono anche due italiani: Salvatore Settis, direttore della Scuola Normale Superiore di Pisa, e Claudio Bordignon, professore di Ematologia e Direttore Scientifico dell’Istituto San Raffaele di Miliano.
La nascita dell’ERC è un segnale di cambiamento nella scienza del vecchio continente: non si guarda all’Europa Unita come ad una cassa da cui attingere fondi, ma mettendosi in gioco in prima persona come ricercatori e come istituzioni in un contesto più ampio si afferma che si lavora nel e per l’Europa. "La nascita di questa agenzia è un segnale forte; i singoli paesi si sprovincializzeranno e lavoreranno in un’ottica comune che non è più solo quella degli agganci politici ma quella della meritocrazia e dell’avanzamento della cultura scientifica al di là dell’Atlantico", si legge in un editoriale pubblicato sulla rivista The Scientist. L’America, luogo che ospita le migliori menti europee e costruisce la sua ricchezza sul lavoro di scienziati formati in Europa ma che i paesi di provenienza non hanno saputo trattenere per mancanza di politiche forti a sostegno della ricerca, potrebbe temere in futuro il risveglio del vecchio continente.

Fonte: (01/03/2007)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: ERC, ricerca, Europa

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