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In Giappone create le prime forbici di dimensioni molecolari

Photo courtesy Sandia Labs


Sono lunghe 3 nm e si aprono e si chiudono in risposta a segnali luminosi, utili per molte applicazioni chimiche e biochimiche

Alcuni ricercatori giapponesi hanno creato delle forbici di solo 3 nanometri di lunghezza che si aprono e chiudono in risposta ad un segnale luminoso. Secondo gli autori si tratta del primo esempio di macchina molecolare in grado di manipolare delle molecole con l'aiuto della luce.
Durante l'annuale convegno dell’American Chemical society, Takuzo Aida, docente di chimica e biotecnologie dell’Università di Tokyo ha dichiarato: "Il dispositivo misura solo tre nanometri in lunghezza ed è abbastanza piccolo di poter essere utilizzato per far arrivare farmaci alle cellule o per manipolare geni e altre strutture biologiche.
Per esempio chimici e biochimici potrebbero usarlo per controllare in modo preciso l’attività delle proteine"
Queste forbici molecolari funzionano sfruttando la fotoreattività di alcuni gruppi chimici che, a seconda della lunghezza d’onda della radiazione che arriva a colpirli, si ripiegano o si estendono in modo diverso. Come un normale paio di forbici, sono formate da un'impugnatura, da un perno e da due lame. Il perno è costituito da una struttura a due strati costituita da
ferrocene chirale un composto "a sandwich" costituito da un atomo di ferro tra due anelli ciclopentadienilici.
Due molecole di azobenzene sono responsabili del movimento, si trovano in due forme isomeriche (una corta e una più lunga) e hanno la proprietà di assorbire la luce. In seguito ad esposizione a luce u.v., la forma lunga è convertita in quella corta. La luce visibile invece induce il processo contrario.

Fonte: Le Scienze (12/04/2007)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag: nano
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