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Firmato accordo Piemonte-Emilia Romagna-Lombardia sulla ricerca

bioinformatica


L'obbiettivo è quello di condividere le conoscenze per diventare competitivi in Europa e attirare investimenti stranieri

A Piacenza nella Cappella Ducale di Palazzo Farnese, tre Regioni hanno firmato un'intesa di durata trienneale sulla ricerca: si tratta di Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia.
I Presidenti delle 3 regioni Mercedes Bresso (Piemonte), Vasco Errani (Emilia Romagna) e Roberto Formigoni (Lombardia) hanno sottoscritto un accordo di collaborazione per la ricerca e il trasferimento tecnologico che prevede la condivisione delle conoscenze e del sistema di eccellenze sviluppato nei settori della ricerca e dell'innovazione tecnologica, creando sinergie tra tre Regioni leader nel settore. L'accordo punta tutto sull'importanza della ricerca e dell'innovazione scientifica e tecnologica, per lo sviluppo socio-economico e produttivo. Ed è proprio per favorire l'incontro tra la domanda di innovazione espressa dalle imprese e la risposta del mondo della ricerca che si punta su politiche e interventi regionali focalizzati su alcuni settori di eccellenza.
Elemento qualificante delle prossime politiche industriali delle tre Regioni sarà la promozione della competitività e della crescita del sistema produttivo sui mercati locali e internazionali, attraverso programmi regionali per il trasferimento delle conoscenze dai centri di ricerca alle imprese e attraverso la promozione di progetti di ricerca industriale.
Sono 3, in pratica, gli obbiettivi che la collaborazione vuole raggiungere: aumentare la competitività delle imprese, attirare investimenti stranieri e presentare progetti qualificati e in cooperazione per poter rispondere ai requisiti fissati dal VII Programma Quadro dell'Unione Europea 2007-2013 che stanzia 50.521 milioni di euro.
L'idea che è alla base di questa iniziativa è quella di promuovere la ricerca industriale attraverso reti di strutture - realizzate assieme a Università, enti di ricerca e imprese - accreditate e certificate dalle Regioni sulla base di specifici requisiti. Alla firma dell'impresa erano presenti rappresentanti delle Università, delle imprese, dei sindacati, le autorità cittadine e Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Regione Lombardia con delega all'Alta Formazione, Ricerca e Innovazione; Duccio Campagnoli, assessore alle Attività Produttive, Sviluppo Economico e Piano telematico della Regione Emilia-Romagna; Andrea Bairati, assessore all'Università, Ricerca, Politiche per l'Innovazione e l'Internazionalizzazione della Regione Piemonte.
Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia insieme ospitano la maggiore concentrazione dell'attività di ricerca (il 62,7% di quella privata e il 42,8% di quella pubblica) e poco più della metà dell'export totale (51,7%).
Inoltre, complessivamente le tre regioni, dove vive il 30,6% della popolazione italiana, rappresentano il 37,6% del prodotto lordo nazionale, il 34,7% dell'occupazione nel Paese, ma anche il 46,6% dell'occupazione manifatturiera e il 51,6% nel settore della media e alta tecnologia. Piemonte, Emilia-Romagna e Lombardia inoltre ospitano già molte e importanti laboratori, gruppi di ricerca, centri per l'innovazione e parchi scientifici sostenuti da programmi regionali e le risorse impegnate dalle tre Regioni negli ultimi tre anni ammontano a quasi 500 milioni di euro.
L'accordo siglato prevede il coordinamento dei programmi regionali nell'ambito della programmazione delle risorse europee per l'obiettivo "Competitività e occupazione" per il periodo 2007-2013 e il coordinamento e lo sviluppo di progetti in comune per la partecipazione ai programmi di "industria 2015" del Ministero per lo Sviluppo economico, ai programmi del VII Programma Quadro Europeo e ai programmi del Ministero per l'Università e la Ricerca. Un Comitato che presiederà all'attuazione dell'accordo e si attiverà un fondo comune per le progettazioni.
Il Presidente della Lombardia, Roberto Formigoni ha dichiarato: "Questo accordo dimostra la capacità dei sistemi territoriali di Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna di auto-organizzarsi e di dare risposte concrete ai bisogni di quei territori caratterizzati da una forte propensione alla ricerca e all'innovazione. Abbiamo scelto di fare sistema perché così possiamo essere più forti in Europa". "Da Piacenza - ha aggiunto Formigoni - mandiamo un segnale forte alle aziende, ai centri di ricerca e allo Stato, considerato che in Lombardia, Piemonte e Emilia Romagna il comparto ricerca attira il 63% degli investimenti privati a fronte del 20-22% di risorse che vengono destinate dal settore pubblico".
Grande soddisfazione anche di Vasco Errani, Presidente di Emilia-Romagna: "Tre Regioni impegnate per la ricerca sono un segno preciso per il Paese e la testimonianza di come sia possibile, anzi indispensabile superare le dimensioni di autoreferenzialità per costruire sistemi in grado di competere a livello internazionale".
Posizione condivisa anche dalla presidente del Piemonte, Mercedes Bresso: "Il Piemonte ha raggiunto risultati di eccellenza nell'ICT wireless, settore per il quale abbiamo creato un centro specifico, nella demotica, nella ricerca per l'innovazione dei mezzi di trasporto e nel comparto energia. Con questo accordo consolidiamo una già intensa attività di collaborazione con Lombardia ed Emilia avviata con l'accordo per la riduzione dell'inquinamento atmosferico e presto lavoreremo insieme per il risparmio delle risorse idriche".
Anche Adriano De Maio, sottosegretario alla Presidenza della Lombardia con delega alla Ricerca, presente alla firma, ha commentato molto positivamente l'intesa e ne ha evidenziato la grande importanza ("la profonda convinzione della centralità della ricerca come fattore di competitività di un territorio".) Ha continuato:"La Lombardia intende la ricerca come sviluppo di problemi: deve cioè dare risposte mettendosi al servizio dei cittadini in ambiti come la salute, l'ambiente, l'energia e il sistema alimentazione. E questo orientamento è condiviso dalle altre due Regioni e aperto anche ad altre istituzione che intendano impegnarsi con noi per lo sviluppo competitivo nei settori dell'innovazione". E concludendo: "Il primo passo sarà quello di estendere la convenzione in atto tra Lombardia e Centro Nazionale Ricerche anche a Piemonte ed Emilia Romagna".
L'importanza della collaborazione firmata dalle tre Regioni è stato sottolineato dai messaggi di Pierluigi Bersani, ministro per lo Sviluppo economico e di Fabio Mussi, ministro dell'Università e della ricerca.

Redazione MolecularLab.it (15/05/2007)
Pubblicato in Analisi e Commenti
Tag: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, ricerca
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