II Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, linfomi e mieloma
Si è svolta con manifestazioni in tutta Italia per sensibilizzare e informare i cittadini su malattie e progressi della ricerca
Si è svolta la seconda edizione della "Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi e il mieloma", promossa da AIL (Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma) e con l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Durante la giornata vi sono stati, in tutta Italia, molti appuntamenti di vario tipo, tra cui importanti spettacoli di musica e teatro, ed è stato messo a disposizione anche un Numero Verde al quale hanno risposto a turno otto prestigiosi ematologi italiani (Michele Baccarani, Giuseppe Fioritoni, Giorgio Lambertenghi Deliliers, Pietro Leoni, Enrico Madon, Franco Mandelli, Fabrizio Pane e Sante Tura) che hanno risposto alle domande dei cittadini e hanno fornito informazioni adeguate riguardo le malattie e i centri di terapia. L'obbiettivo di questa iniziativa è quella di sensibilizzare e far conoscere meglio ai cittadini questi tumori del sangue ancora poco conosciuti dalle persone, infatti più della metà degli italiani non conosce neanche i loro nomi. Inoltre è stata l'occasione per fare un punto sulla ricerca e sulle nuove terapie che stanno migliorando la curabilità di queste patologie.
"In particolare, l'edizione di quest'anno - spiega Mandelli, presidente dell'AIL - è dedicata al progetto GIMEMA (Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell'Adulto) a cui partecipano 140 centri di Ematologia presenti in tutto il Paese e che ha come obbiettivo quello di identificare e divulgare i migliori standard diagnostici e terapeutici per le malattie ematologiche, per garantire lo stesso tipo di trattamento in tutta Italia". Infatti, se in passato, questi tumori erano sinonimi di sicura condanna, oggi, grazie ai progressi della ricerca, sono state messe a punto delle terapie sempre più efficaci e una persona colpita da un tumore del sangue ha ottime possibilità di cura e di mantenere un buona qualità della vita. Tra le terapie più efficaci e promettenti ci sono i trapianti con cellule staminali e i farmaci cosiddetti "intelligenti". Ma la speranza è che presto siano disponibili nuovi farmaci per la cura della leucemia acuta. Mandelli spiega a proposito: "Per la cura della leucemia acuta, sono vicini ad essere disponibili nuovi farmaci sperimentali, che potrebbero condurre a progressi più rapidi, in un campo in cui quelli reali sono un po' più lenti". Nei bambini si ottiene la guarigione in ben l'80% dei casi, mentre è più difficile curare i pazienti più anziani, soprattutto al di sopra dei 65 anni in quanto spesso sono affetti anche da altre malattie. Secondo un sondaggio svolto dalla Doxa, la conoscenza da parte dei cittadini di queste malattie sta migliorando ma l'informazione rimane parziale e insufficiente. Il 46% degli intervistati sa citare in modo esatto e spontaneo una o più malattie del sangue, ma bel il 32% del campioni associa erroneamente l'anemia ai tumori del sangue. Il 33% degli intervistati ritiene questi tumori più pericolosi degli altri, ma il 78% sostiene di avere poche informazioni in merito. Per quanto riguarda la fiducia nella ricerca, il 59% si dice abbastanza confortato dai progressi della ricerca medica e il 56% afferma che dai tumori del sangue si può guarire completamente.
Redazione (22/06/2007)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
leucemia,
linfomi,
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GIMEMA,
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