Scoperta una molecola che protegge dalle allergie alimentari
Si tratta dell'interleuchina-12, nei topi allergici le cellule dendritiche dell'intestino non producono questa sostanza
E' stata scoperta una molecola in grado di proteggere dalle allergie alimentari. Si tratta dell'interleuchina-12 e il suo potere antiallergico è stato scoperto dall'italiano Claudio Nicoletti, capo del gruppo di immunologia delle mucose dell'Istituto di Ricerca Alimentare a Norwich, in collaborazione con Eugenio Bertelli dell'Università di Siena. Durante gli esperimenti, il ricercatore ha osservato che eliminando l'interleuchina-12 dai topi resistenti alle allergie alimentari, gli animali manifestano reazioni allergiche. Bertelli ha spiegato che la speranza dei ricercatori è quella di riuscire, in futuro, a bloccare le allergie alimentari con questa molecola o altre simili modulando l'attività delle cellule dendritiche (cellule immunitarie che svolgono un ruolo chiave nelle allergie ai cibi). Nicoletti, ha spiegato, si era osservato che le cellule dendritiche svolgono un ruolo chiave nei meccanismi base di queste allergie, perché restano attive quando dovrebbero disattivarsi e questo provoca la reazione allergica. Questa nuova ricerca stabilisce che l'interleuchina-12 è una molecola importante nella modulazione dell'attività di queste cellule e impedisce loro di scatenare la reazione.
Confrontando, infatti, l'attività di queste cellule in topi non allergici e in topi allergici, Nicoletti ha scoperto che in quelli allergici, le cellule dendritiche dell'intestino non producono interleuchina-12. Inoltre, bloccando la molecola in topi non allergici, questi diventano suscettibili a svilupparle. L'interleuchina-12 ha quindi un ruolo di primo piano nelle reazioni allergiche ma è necessario continuare e approfondire gli studi. Le allergie alimentari colpiscono il 7% della popolazione italiana (considerando anche le intolleranze) mentre l'0,5% soffre di allergie alimentari 'IgE-mediate'. Si manifestano con eruzioni cutanee ma talvolta anche con disturbi del respiro e gonfiore intorno alle labbra se si viene a contatto o se si ingeriscono gli alimenti scatenanti. La reazione allergica, in qualche caso, può essere anche fatale in quanto può portare a shock anafilattico. Gli alimenti che più frequentemente provocano reazioni allergiche sono uova, latte, arachidi e pesce. Giovanni Cavagni, responsabile Unità operativa di Allergologia dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, ha commentato con cautela questa notizia: 'Riconosco il valore della scoperta ma è necessario essere cauti per quanto riguarda le applicazioni perché spesso gli studi che si dimostrano promettenti a livello pre-clinico, in seguito risultano deludenti in fase clinica'. Cavagni spiega che finora la terapia innovativa che sta dando degli importanti risultati è quella di indurre la tolleranza al cibo, somministrandone piccolissime quantità al paziente allergico. In questo modo, spiega Cavagni, pazienti che avevano delle reazioni fortissime anche se a contatto con piccole quantità di cibo, a mangiare senza problemi l'alimento in questione. Cavagni, sottolinea comunque l'importanza della scoperta di Nicoletti in quanto spiega i meccanismi base dell'allergia e perché esistono persone poliallergiche in cui è difficile eliminare tutti i cibi che causano allergie ma è anche altrettanto difficile indurre la tolleranza.
Redazione (03/07/2007)
Pubblicato in Biochimica e Biologia Cellulare
Tag:
interleuchina,
allergie,
alimentazione
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