Scienziati scoprono un nuovo attore nel sistema immunitario
Akirin svolge un ruolo importante nell'innesco della risposta immunitaria innata
Un gruppo internazionale di scienziati ha scoperto un nuovo attore nel sistema immunitario di moscerini della frutta, topi ed esseri umani. La molecola, che è stata chiamata Akirin (termine giapponese che significa «fare chiarezza»), svolge un ruolo importante nell'innesco della risposta immunitaria innata.
Gli scienziati, di Francia, Germania e Giappone, hanno pubblicato le loro conclusioni sulla rivista «Nature Immunology».
Il sistema immunitario innato è presente in tutti gli animali. Quando i recettori che si trovano sulla superficie delle cellule riconoscono un invasore, inviano un messaggio all'interno della cellula, che quindi rilascia proteine immunologicamente attive. Il sistema immunitario innato non è cambiato molto nel corso dell'evoluzione e molte delle molecole presenti nel sistema immunitario innato del moscerino della frutta si trovano anche nell'uomo.
I vertebrati hanno anche un sistema immunitario acquisito. Questo ulteriore strato di difesa è costituito da antigeni che permettono all'organismo di «ricordare» i patogeni che ha incontrato.
Se un patogeno cerca di infettare nuovamente l'organismo, questi antigeni «mnemonici» sono in grado di attivare una risposta rapida ed efficace.
I moscerini della frutta sono privi di un sistema immunitario acquisito e, pertanto, vengono utilizzati spesso per studiare il sistema immunitario innato. Nei moscerini della frutta sono due i percorsi di segnalazione che possono essere innescati quando il sistema immunitario individua un invasore. Il nome di uno di essi è «Imd» (che sta per immunodeficienza) e, benché sia stato scoperto oltre 10 anni fa, non è ancora del tutto chiaro.
In quest'ultimo studio gli scienziati hanno utilizzato l'interferenza dell'RNA (RNAi) per disattivare singole molecole lungo il percorso. Questo esperimento ha portato alla scoperta di una molecola precedentemente sconosciuta, che è stata battezzata Akirin.
Quando Akirin è stata disattivata nelle cellule immunitarie dei moscerini, questi ultimi sono diventati molto più suscettibili alle infezioni batteriche. Bloccando la molecola nell'intero organismo, i moscerini morivano prima nella fase larvale.
Da studi ulteriori è emerso che, nei topi, Akirin svolge un ruolo analogo a quello osservato nei moscerini. Inoltre, quando è stata prodotta la versione umana di Akirin in moscerini in cui questa stessa molecola era stata disattivata, la risposta immunitaria innata è stata ripristinata.
Un giorno questi risultati potrebbero portare allo sviluppo di nuove cure per il cancro. «Il cosiddetto percorso di segnalazione NF-fÛB svolge un ruolo importante nelle infiammazioni, e le infiammazioni sono determinanti nello sviluppo del cancro», ha spiegato Michael Boutros del Deutsches Krebsforschungszentrum (DKFZ, Centro tedesco per la ricerca sul cancro) uno degli autori del documento. «Pertanto, la ricerca di piccole molecole in grado di inibire questo percorso di segnalazione prosegue.»
Farmaci volti a bloccare altri anelli della catena di segnalazione vengono già testati in sperimentazioni cliniche. «Quanti più anelli della catena conosciamo, tante più possibilità abbiamo di interferire con essa», ha dichiarato il dottor Boutros.
Redazione (24/01/2008)
Pubblicato in Genetica, Biologia Molecolare e Microbiologia
Tag:
Akirin,
immunodeficienza,
RNAi,
immunitario
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