Cattaneo su 'Nature': in Italia, politica e religione contro la ricerca
Un appello per la ricerca italiana compare in una speciale edizione online della rivista scientifica Nature
Politici e religiosi insieme, in Italia, per sabotare la ricerca sulle staminali. Con l'intento di impedire l'utilizzo delle cellule totipotenti derivate dagli embrioni nei primissimi stadi di formazione. La 'connection' antiscientifica e' denunciata da una delle piu' importanti ricercatrici italiane sulle pagine della rivista scientifica 'Nature'.
"La distorsione delle informazioni che riguarda le ricerche sulle cellule staminali, attuata in Italia da esponenti politici e gruppi religiosi, sta danneggiando il Paese attraverso leggi restrittive e distrazione dei fondi. Oltre a fornire una percezione sbagliata della ricerca biomedica", argomenta Elena Cattaneo, direttore del Centro di ricerca sulle cellule staminali dell'universita' degli Studi di Milano.
Nell'articolo intitolato 'Science, dogmas and the state', si cita anche il libro 'Staminalia: le cellule etiche e i nemici della ricerca', del giornalista de Il Sole24 ore Armando Massarenti, in cui si raccontano le dispute politiche e bioetiche che agitano l'Italia. Con particolare attenzione al modo in cui nel nostro Paese vengono enfatizzate le contraddizioni tra i risultati delle sperimentazioni sulle cellule staminali embrionali e quelli ottenuti dalle staminali 'adulte'.
Cattaneo sottolinea come il libro di Massarenti, filosofo della scienza, riveli chiaramente "l'esistenza di una strategia che mira a generare confusione tra gli aspetti scientifici, e quelli etici, religiosi e politici che gravitano attorno all'uso delle staminali". La scienziata sostiene sulla rivista internazionale che in Italia stia avvenendo quanto e' toccato in sorte a Elisabeth Blackburn, che nel 2004 denuncio' il suo licenziamento dal Council on Bioethics statunitense per le sue posizioni proprio a favore della ricerca sulle staminali embrionali. "Tristemente - accusa Cattaneo - in Italia da 20 anni a questa parte sta avvenendo la stessa cosa proprio tra gli scienziati che lavorano in questo settore".
La ricercatrice ricorda come gli studi sulle staminali stiano evolvendo rapidamente in tutto il mondo nelle piu' disparate direzioni. Sia con l'utilizzo di cellule 'madri' embrionali che attraverso la riprogrammazione per far tornare le cellule adulte a uno stadio iniziale. E questo fermento ha prodotto un dibattito scientifico sull'efficacia e la ripetitivita' dei risultati ottenuti. Parallelamente e' avvampato il dibattito etico e politico, soprattutto sull'onda di quanti considerano un embrione nelle fasi iniziali di vita "ontologicamente e simbolicamente" equivalente a una persona.
E ci sono nazioni che hanno fatto di tutto per cercare di mantenere il dibattito nei rispettivi confini per scongiurare pericolosi fraintendimenti. In Italia, pero', prosegue Cattaneo citando il libro di Massarenti "la manipolazione delle informazioni e' ampiamente usata".
A venire chiamati in causa nel lungo articolo su Nature sono sia "le gerarchie del Vaticano che i politici di ispirazione cattolica". La scienziata italiana spiega ai colleghi del resto del mondo che "le prime sostengono come non sia piu' necessario fare ricerca sulle staminali embrionali dopo i risultati ottenuti da Shinya Yamanaka con la riprogrammazione delle cellule adulte. Nonostante - rileva Cattaneo - lo stesso scienziato abbia sostenuto nel 2007 su 'Cell Stem Cell' che anche i test sulle staminali embrionali debbano continuare. Invece - incalza la scienziata - i media di ispirazione religiosa sostengono il contrario". Quanto alla politica, "in modo sbagliato afferma che i ricercatori italiani che fanno esperimenti con le staminali embrionali violano la legge. Io stessa - denuncia - sono stata additata come una cattiva scienziata sugli organi di informazione".
Il risultato emblematico della distorsione delle informazioni sulle staminali embrionali e', per Cattaneo, la legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Una norma che ha vietato l'uso per la scienza degli embrioni sovrannumerari ottenuti con le tecniche di fecondazione. "Nonostante un'inchiesta condotta nel 2006 dall'Eurobarometro avesse evidenziato come oltre il 60% degli italiani fosse a favore della ricerca sulle staminali embrionali - ricorda - il referendum per abrogare la legge 40 non raggiunse il quorum".
Cio' che e' avvenuto in Italia, rimarca la ricercatrice dell'universita' di Milano, e' simile a quanto successo negli Usa dove George Bush ha vietato i finanziamenti pubblici alla ricerca sulle staminali embrionali. Con una differenza: "Negli Usa - critica Cattaneo - si e' concesso ai privati di finanziare le sperimentazioni. Con il risultato di non compromettersi, ma garantendosi lo stesso gli eventuali benefici delle scoperte. Sia in Italia che negli Stati Uniti - dice la ricercatrice - i politici consentono alle gerarchie religiose di influenzare le leggi dello Stato, opponendosi alla scienza. Senza pero' chiarire ai cittadini che hanno eletto quegli stessi politici quale sara' il prezzo"
La gravita' di un simile atteggiamento consiste, per Cattaneo come per Massarenti, nel fatto che "si usa la disinformazione per sabotare le ricerche che sono ritenute contrarie all'etica o alla religione, e al contrario si enfatizzano i risultati di quelle sperimentazioni conformi a certe idee. Cio' - avverte la scienziata - avviene oggi per le staminali. Ma in un prossimo futuro potrebbe riguardare qualsiasi altro campo della conoscenza".
E non e' tutto. Un atteggiamento del genere si riflette, rileva il lungo articolo di Elena Cattaneo, anche nel sistema di finanziamento della ricerca "che assegna i fondi sotto la pressione di condizionamenti politici ed etici, e non solo in base al sistema del 'Peer Review', cioe' della valutazione tra pari che vige nel resto della comunita' scientifica internazionale".
Un sistema quanto mai dannoso per il progresso culturale ed economico dell'Italia, denuncia la scienziata, "che e' un Paese invece molto creativo". Cio' avverrebbe da noi "non solo per la ricerca sulle staminali embrionali, ma anche per quella sugli organismi geneticamente modificati", gli Ogm. L'influenza politica e religiosa, insomma, per minare l'autonomia della scienza italiana.
A questo punto l'articolo passa ad analizzare la necessita' di introdurre in maniera sistematica il sistema di valutazione tra pari per la ricerca made in Italy. "Il Governo si sta muovendo nella giusta direzione - dice Elena Cattaneo - ma un efficiente sistema di 'Peer Review' richiede due requisiti: la rimozione di ogni possibile conflitto di interessi e del sospetto che le decisioni possano essere adottate sulla base di interessi personali".
La ricercatrice dell'universita' di Milano ricorda come "l'obiettivita' della scienza sia stata riconosciuta e apprezzata sin da Galileo Galilei. Anche se per molto tempo venne tacciata di eresia. Ma molti principi di convivenza democratica si fondano su quegli stessi presupposti. La possibilita' di critica, vaglio e controllo sui risultati e' il fulcro della crescita non solo scientifica, ma anche etica e morale di ogni nazione. Chi attacca questi valori, e dipinge gli scienziati come una minaccia dell'umanita' - conclude - e' espressione di intolleranza e mette a repentaglio la stessa democrazia".
Redazione (25/11/2008)
Pubblicato in Percezione e problemi biotech
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