Un nuovo tumore dell'orbita oculare
Si tratta di una forma mai descritta prima e molto aggressiva che interessa la ghiandola lacrimale, localizzata nell'orbita oculare
Un tumore subdolo e molto aggressivo che si presenta con sintomi come abbassamento della palpebra (ptosi), visione doppia (diplopia) e dolori oculari. Si tratta di una forma tumorale alla ghiandola lacrimale (la ghiandola che deve tenere costantemente lubrificato l'occhio) mai diagnosticata in precedenza, descritta per la prima volta nella letteratura scientifica da Francesco Bernardini, chirurgo oculoplastico di Genova, con la collaborazione di Oscar Croxatto patologo oculare di fama mondiale di Buenos Aires. La scoperta è in pubblicazione su Ophthalmology, la più prestigiosa rivista al mondo nel campo degli oculisti, punto di riferimento per migliaia di specialisti nel mondo. Per Bernardini, che di Ophthalmology è già un reviewer, ossia un revisore che valuta o meno la validità dei testi da pubblicare, si tratta del trentesimo articolo di cui è autore, di cui almeno 10 pubblicati in precedenza su Ophthalmology. Un risultato di tutto rispetto per il dottore genovese, 42 anni, che ha alle spalle anni di studio e perfezionamento continuo sia in Italia sia negli Stati Uniti.
Nell'articolo, Bernardini ha descritto il caso di tumore della ghiandola lacrimale trattato e curato nel suo studio di Genova: "Si tratta di un paziente di 60 anni, arrivato da me dopo mesi di visite a vuoto - afferma il chirurgo oculoplastica -.
Alla fine lo abbiamo trattato con un intervento chirurgico di asportazione totale seguiti da chemio e radioterapia con remissione della malattia. Se non diagnosticato e trattato in tempi rapidi, con questo tipo di tumore si rischia la metastasi e poi la morte". Il tema affrontato è quello dell'orbita oculare, ossia "quello spazio che sta dietro il bulbo oculare ma prima del cervello, dove abbiamo la cabina di regia delle funzioni oculari: ci sono i muscoli che fanno muovere l'occhio (muscoli extra-oculari), il nervo che porta la vista (nervo ottico) e la ghiandola che produce le lacrime (ghiandola lacrimale)" semplifica il dottore. Proprio a Genova è stato descritto il primo caso di un tumore maligno indifferenziato della ghiandola lacrimale su Ophthalmology e in primo caso di carcinoma oncocitico della stessa ghiandola lacrimale: "Questi tumori non erano mai stati descritti prima nella ghiandola lacrimale, mentre erano conosciuti a livello delle ghiandole salivari maggiori (parotide soprattutto). In base alle conoscenze attuali, è noto che la ghiandola lacrimale è una speciale ghiandola salivare della stessa origine della parotide e quindi anche i tumori che hanno origine dalla ghiandola lacrimale sono della stessa natura e dello stesso tipo. Queste pubblicazioni permettono di allargare lo spettro dei tumori conosciuti a livello della ghiandola lacrimale".
Grazie alla pubblicazione su Ophthalmology, ora la scoperta italiana sarà divulgata tra gli specialisti: "Si tratta di tumori ad alto grado di malignità ed è molto importante che gli oculisti siano in grado di riconoscerli: una diagnosi precoce può a volte salvare la vita del paziente". Nella pubblicazione, oltre a descrivere il nuovo tumore, gli specialisti consigliano una terapia chirurgica e medica multidisciplinare che comprende oculista, radiologo, patologo, oncologo, e radioterapista. La chirurgia orbitaria è un ambito di pertinenza dell'oculista. I pazienti con problemi all'orbita presentano segni oculari che vanno dalla perdita della vista alla visione doppia all'esoftalmo. Lo specialista adatto per curare questo tipo di disturbo è il chirurgo oculoplastico, un'oculista esperto nella chirurgia dell'orbita. La sua specializzazione permette di riconoscere e gestire al meglio questa patologia in un'area così delicata per le funzioni dell'occhio.
Redazione (04/04/2011)
Pubblicato in Cancro & tumori
Tag:
occhio,
giandola lacrimale,
oncocitico,
carcinoma
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