Pronta mappa genetica del ratto
E pronta la mappa genetica del ratto: dopo la mappa dei geni delluomo e quella dei geni del topo, il ratto e il terzo mammifero del quale si conosce il corredo dei geni. A pubblicare la mappa, otte
E' pronta la mappa genetica del ratto: dopo la mappa dei geni dell'uomo e quella dei geni del topo, il ratto e' il terzo mammifero del quale si conosce il corredo dei geni. A pubblicare la mappa, ottenuta negli Stati Uniti dal Consorzio per il Sequenziamento del Genoma del Ratto, presso il Baylor College di Houston, e' la rivista Nature. Il lavoro sara' annunciato ufficialmente oggi a Houston in una conferenza stampa.
Se il topo e' il migliore amico degli scienziati, il ratto e' sicuramente il loro braccio destro in laboratorio: solo apparentemente simile al topo, il ratto ha un corredo di geni molto piu' vicino a quello dell'uomo e di conseguenza e' un alleato prezioso quando si tratta di sperimentare gli effetti di nuovi farmaci e nuove terapie, prima di passare ai test sull'uomo, oppure di conoscere le complesse basi genetiche di malattie molto comuni, come quelle cardiovascolari, dall'infarto all'ictus, all'ipertensione.
. Conoscerne il genoma significa quindi avere a disposizione un patrimonio di conoscenza che permettera' di organizzare in modo piu' efficace la ricerca in laboratorio, accelerando la ricerca.
Oltre che sulla sperimentazione di nuovi farmaci, il ratto e' prezioso per la ricerca perche' quasi tutte le malattie genetiche dell'uomo hanno un corrispondente nel ratto: conoscere i geni del ratto di laboratorio significa quindi essere in grado, in futuro, di poter riprodurre in questo animale molte malattie ereditarie umane e di avere a disposizione modelli di queste malattie per studiarne direttamente e in modo piu' efficace caratteristiche ed evoluzione.
I ricercatori del Consorzio per il Progetto genoma del Ratto hanno ottenuto la mappa genetica del ratto bruno norvegese (Rattus norvegicus), il ratto comunemente utilizzato in laboratorio.
Il sequenziamento dei geni e' stato ottenuto utilizzando una nuova strategia, che permette di conoscere il genoma al 90%.
Un risultato importante anche perche' apre la strada alla possibilita' di mettere a confronto i tre corredi genetici di mammifero finora ottenuti. Rispetto al genoma umano, quello del ratto e' piu' piccolo, ma e' piu' grande di quello del topo. Tutti e tre hanno comunque dimensioni paragonabili, comprese fra 25.000 e 30.000 geni. Il confronto permettera', ad esempio, di riconoscere i geni caratteristici dei roditori e quelli comuni a tutti i mammiferi, uomo compreso.
Avere ottenuto il genoma del ratto ''e' un investimento destinato a generare notevoli ricadute nella lotta contro le malattie che colpiscono l'uomo'', ha detto il direttore dei National Institutes of Health (NIH) degli Stati Uniti, Elias Zerhouni. ''Per circa 200 anni - ha aggiunto - il ratto di laboratorio ha giocato un ruolo considerevole nello sforzo di comprendere la biologia umana e di sviluppare farmaci nuovi e piu' efficaci. Adesso, armati da questi nuovi dati genetici, una nuova generazione di ricercatori potra' sfruttare ancora piu' a fondo l'utilita' dei ratti come modelli di malattie e, di conseguenza, migliorare la salute umana''.
Ad ottenere la mappa genetica del ratto ha contribuito una rete di 20 centri di sei Paesi e della quale fanno parte, oltre al Baylor College, la societa' Celera, la Genome Therapeutics Corporation, il British Columbia Cancer Agency Genome Sciences Centre. Per l'Europa hanno partecipato il britannico Sanger Institute e il Centro di medicina Molecolare Max Delbruck di Berlino.
Fonte: (04/04/2004)
Pubblicato in Biotecnologie
Tag:
ratto,
mappa,
genoma
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