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Tag   fatturazione    onb    albo    enpab    libero professionista    assicurazione    pos    contributi  Aggiungi Tag

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Giuliano652
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6941 Messaggi

Inserito il - 14 gennaio 2018 : 20:20:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Cosa serve per lavorare da biologo? Partiamo dalle definizioni.
Dicesi Biologo una persona che, laureata in una determinata classe di laurea (elencate qui: http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=9835) supera l'esame di stato per Biologi. Una volta superato l'esame di stato si ha la qualifica di Biologo, e per lavorare come biologi ci si deve iscrivere all'Ordine dei Biologi.
Per essere più chiari: non basta la laurea in scienze biologiche per dirsi biologi, serve l'esame di stato, e non basta questo per lavorare da biologi ma serve l'iscrizione all'albo.

Una volta ottenuto il titolo cosa devo fare?

1) Iscrizione all'albo dei biologi

Esistono la sezione A, la sezione B e l'elenco speciale.
L'elenco speciale è per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni e chi non può svolgere la libera professione;
La sezione B è riservata a chi ha superato l'esame di stato dopo la triennale e non ha il titolo di Biologo ma Biologo Junior
La sezione A è riservata a chi ha conseguito uno dei diplomi magistrali elencati nel link messo sopra e supera l'esame di stato per biologi.
Le procedure di iscrizione sono descritte sul sito dell'Ordine Nazionale dei Biologi qui: https://cdn.onb.it/2020/09/FAQ_Iscrizioni-2020.pdf)

L'iscrizione all'ONB permette di lavorare come biologo sia come dipendente, sia come libero professionista. C'è bisogno di essere iscritti all'ONB ogni volta che si deve firmare e timbrare un documento come biologo.
Se si vuole intraprendere la libera professione c'è bisogno di seguire ulteriori passaggi

2) Apertura della partita IVA

Si può fare in autonomia o affidandosi a un commercialista. Nel primo caso è meglio consultare il sito dell'agenzia delle entrate (https://tinyurl.com/y7p6gwe3) ma è una procedura gratuita, nel secondo si è sicuri di fare le cose per bene ma va pagata la consulenza.

3) Iscrizione all'ENPAB e suo funzionamento

L'ENPAB è l'Ente Nazionale di Previdenza e Assistenza a favore dei Biologi, è l'organo che eroga le nostre pensioni e che ci dà il contributo di maternità e paternità, un'assicurazione contro gravi eventi morbosi, e che ha stipulato numerose convenzioni a nostro favore.
Per iscriversi all'ENPAB si deve compilare il modulo linkato qui: https://www.enpab.it/images/Modulistica/Iscritti/Modulo_Iscrizione_2019.pdf e consultare la tabella dei minimi qui: https://www.enpab.it/images/Modulistica/Domanda_di_iscrizione/TabellaMinimi2020.pdf (valida per il 2020)

La nostra pensione è fondata sul DL 103/96 e segue un sistema contributivo e a capitalizzazione.
Contributivo significa che la nostra pensione sarà tanto più alta quanto più riusciremo a versare nelle casse dell'ENPAB durante la nostra vita lavorativa; a capitalizzazione significa che quello che versiamo verrà messo da parte per la nostra pensione e non verrà usato per pagare le pensioni dei colleghi più anziani.

L'iscrizione all'ENPAB va fatta entro 90 giorni dall'apertura della partita IVA ed è gratuita.
Ogni anno siamo chiamati a versare una quota nelle casse dell'ente, la maggior parte di questa quota andrà a formare la nostra pensione.
I contributi da versare sono i seguenti:
- contributo soggettivo pari al 15% del reddito, volontariamente aumentabile fino al 20% se si desidera aumentare il proprio montante pensionistico
- contributo di maternità pari attualmente a circa 103 euro [gennaio 2018]
- contributo integrativo pari al 4% del fatturato. Questo è un costo a carico del cliente che dovrà pagarlo e vederlo segnato in fattura:

   prestazione: 100
   enpab 4%: 4
   totale 104
   ---
   Prestazione: 96.15
   enpab 4%: 3.85
   totale: 100
   ---
   in generale:
   prestazione: (totale / 1.04)
   enpab 4%: (totale - prestazione)
   totale


Questi contributi vengono versati in due parti: una parte come minimi fissi, uguali per tutti (salvo riduzioni per età, altra contribuzione obbligatoria o inattività per oltre sei mesi - vedi modulistica nel sito ENPAB: https://www.enpab.it/previdenza/modulistica.html#iscritti), in due rate il 30 aprile e il 30 giugno per un totale di circa 1300 euro; l'altra parte l'anno successivo, come conguagli, per arrivare alle percentuali dette sopra il 15 ottobre [aggiornamento luglio 2018] e il 30 dicembre [Fonte per le date: https://www.enpab.it/previdenza/informazioni-utili/scadenze-annuali.html]. Ad esempio, apro partita IVA nel 2017:

2017: verso 1300 euro ad aprile e giugno di contributi minimi per il 2017 (parte soggettivo, parte integrativo e tutta la maternità)
2018: verso 1300 euro ad aprile e giugno di contributi minimi per il 2018 (parte soggettivo, parte integrativo e tutta la maternità)
2018: entro il 15 ottobre [aggiornamento luglio 2018] faccio la dichiarazione dei redditi nella mia area riservata ENPAB,
      riguardante i redditi del 2017
2018: a ottobre [aggiornamento luglio 2018] e dicembre verserò quanto dovuto per arrivare alle percentuali dette sopra riferito
      ai redditi del 2017
2019: verso 1300 euro ad aprile e giugno di contributi minimi per il 2019 (parte soggettivo, parte integrativo e tutta la maternità)
2019: entro il 15 ottobre faccio la dichiarazione dei redditi nella mia area riservata ENPAB, riguardante i redditi del 2018
2019: a ottobre e dicembre verserò quanto dovuto per arrivare alle percentuali dette sopra riferito ai redditi del 2018

e così via

I minimi possono essere anche più bassi se ci sono meno mesi di lavoro: se si apre la p. IVA il 5 aprile si verserà per 8 mesi, non per 12. Nel sito ENPAB è presente la tabella dei contributi minimi nella pagina della modulistica: https://www.enpab.it/previdenza/modulistica.html#iscritti

Tutto il contributo soggettivo e metà del contributo integrativo vanno sul nostro montante pensionistico, l'altra metà dell'integrativo va alla gestione dell'ente, che quindi viene pagata dai nostri clienti.

I contributi possono essere pagati tramite MAv emessi dalla Banca Popolare di Sondrio, contattabile per necessità al numero 800-248464, o tramite F24, per i quali le istruzioni di compilazione si trovano qui: https://www.enpab.it/enpab_comunica/novit%C3%A0/926-i-contributi-dell%E2%80%99ente-si-pagano-con-l%E2%80%99f24-ecco-i-codici-da-utilizzare-a-partire-dal-1%C2%B0-agosto.html

4) Assicurazione

Sia ENPAB sia ONB hanno convenzioni con broker assicurativi. L'assicurazione è un obbligo di legge

5) Timbro professionale e firma digitale

Va richiesto il nulla osta all'ONB, poi il timbro dovrà essere fatto autonomamente in qualsiasi timbrificio e la firma digitale andrà acquistata attraverso un service riconosciuto (es. aruba, infocert, poste italiane...)

6) POS

Il cliente ha il diritto di pagare con bancomat e carte di credito, avere un POS è un obbligo di legge. Suggerisco di rivolgersi ai POS collegabili al cellulare per limitare le spese.

7) Come si fattura

La fatturazione è diversa a seconda del proprio regime fiscale, del tipo di prestazione e del cliente: quello che scriviamo ad una Pubblica Amministrazione (PA) se lavoriamo in un regime ordinario con IVA sarà diverso da quello che scriviamo a un privato se lavoriamo in un regime forfettario. L'ENPAB, nell'area riservata, ha messo a disposizione dei modelli di fatturazione da poter usare nei vari casi. Qui di seguito riporto un esempio di calcolo per ciascun caso, da modificare secondo gli accordi presi con il contratto stipulato. Per sapere in quale regime fiscale siete e per conoscere le diciture esatte da scrivere sulla fattura, contattate il vostro commercialista.

Dal 1 gennaio 2019 è stata introdotta la fatturazione elettronica anche tra privati. L'emissione di fattura elettronica B2B e B2C riguarda chi è nel regime ordinario o semplificato, non chi è nei minimi o nel forfettario; se la prestazione erogata è sanitaria per persone fisiche, si è esonerati, indipendentemente dal regime fiscale (https://tinyurl.com/y3fjqmx4 ; https://www.camera.it/temiap/documentazione/temi/pdf/1104375.pdf?_1560115560211 pdf). Per tutti i dettagli a riguardo, consiglio la lettura attenta della guida dell'agenzia delle entrate: https://tinyurl.com/y9oj6noz (pdf).
Da ottobre 2019, chi effettua prestazioni sanitarie (es. biologo nutrizionista) e fattura a persone fisiche, deve comunicare al Sistema Tessera Sanitaria le fatture emesse, per facilitare l'elaborazione della dichiarazione dei redditi; se si fattura ad aziende o a PA o non si fanno fatture sanitarie la cosa non è necessaria. Per il 2019 il limite temporale per inserire i dati nel STS p il 31 gennaio. Una guida operativa è presente sul sito dell'Ordine dei biologi: https://www.onb.it/2019/11/22/come-registrarsi-al-sistema-tessera-sanitaria/

Enpab ha stipulato una convenzione con Aruba per l'utilizzo di un software per l'emissione di fatture elettroniche con un abbonamento annuale a prezzo ridotto: https://www.enpab.it/welfare/novit%C3%A0-opportunit%C3%A0/675-fattura-elettronica.html

Nel regime dei minimi, nel forfettario e per prestazioni sanitarie alla persona, ad ogni fattura del valore maggiore di 77,47 euro va aggiunta una marca da bollo di 2 euro, che va segnata in fattura come costo a carico del cliente, ma non va aggiunta l'IVA.

In generale: l'IVA si calcola sul totale imponibile (compenso + ENPAB); la ritenuta d'acconto si calcola sul compenso

Dal 03 luglio 2019, il contributo integrativo per le PA e per i privati viene equiparato; va quindi segnato sempre e solo il 4% (https://www.enpab.it/enpab_comunica/novit%C3%A0/753-contributo-integrativo-enpab-al-4-anche-per-le-pubbliche-amministrazioni.html).

La PA accetta solo fatture elettroniche, indipendentemente dal regime fiscale di chi la emette[/i]


- Regime dei minimi

Compenso: 1000 €
Contributo previdenziale 4%: 40 €
Totale fattura: 1040 €

- Regime forfettario

Compenso: 500 €
Contributo previdenziale 4%: 20 €
Totale fattura: 520 €

- Regime ordinario, esente IVA

Compenso: 1000 €
Contributo previdenziale 4%: 40 €
Totale imponibile: 1040 €

Totale fattura: 1040 €
Ritenuta d'acconto 20%: 200 €
Netto da versare: 840 €

ovviamente la ritenuta d'acconto va messa solo a soggetti con partita IVA, PA o persone giuridiche

- Regime ordinario, con IVA

Compenso: 2500 €
Contributo previdenziale 4%: 100 €
Totale imponibile: 2600 €
IVA 22%: 572 €
Totale fattura: 3172 €
Ritenuta d'acconto 20%: 500 €
Netto da versare: 2672 €

ovviamente la ritenuta d'acconto va messa solo a soggetti con partita IVA, PA o persone giuridiche


8) PEC

Il professionista (qualsiasi tipo) ha l'obbligo di dotarsi di un modo di riconoscimento digitale, che normalmente è la PEC (Posta Elettronica Certificata). Questa ha il valore legale di una raccomandata e certifica la data, l'ora e l'identità del mittente. Tale certificazione ha valore però solo se il messaggio è inviato a un'altra casella PEC, inoltre è valido solo per quanto scritto nel corpo del messaggio, non per eventuali allegati.

Per gli allegati, la validazione a norma di legge va fatta con la firma digitale.

9) ECM

Essendo il biologo una figura sanitaria (LEGGE 11 gennaio 2018, n. 3) ha il dovere di acquisire crediti ECM (Educazione Continua in Medicina); in ogni caso, qualsiasi professionista ha l'obbligo di aggiornamento costante. Una buona guida, aggiornata a marzo 2019, è presente qui: https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2019/03/Copia_Allegato1_Note_sintetiche-Manuale_formazione_continua_professionista_sanitario_-1.pdf


L'elenco potrebbe essere incompleto, nel tempo cercherò di migliorarlo

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ciak
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2 Messaggi

Inserito il - 14 settembre 2018 : 16:13:09  Mostra Profilo Invia a ciak un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Buonasera
complimenti per l'ottima e chiara disamina della questione burocratica.
Mi permetto di approfittare della tua competenza per rivolgerti un quesito:
ho conseguito la laurea triennale in biologia marina, e vorrei lavorare come libero professionista nel campo del monitoraggio ambientale. Nello specifico vorrei occuparmi di :
- analisi tassonomica del macrobenthos e applicazione dei principali indici biotici;
- caratterizzazione delle biocenosi bentoniche;
- caratterizzazione dei popolamenti a macrofite;
- monitoraggio delle praterie di fanerogame marine.

La mia domanda è: queste attività possono essere svolte come libero professionista iscritto alla sez. B dell'albo?

La legge dice che il Biologo junior non può firmare referti o rapporti di prova: un rapporto tecnico attestante i risultati di questo tipo di indagine può considerarsi un rapporto di prova?

Se la risposta è "NO, il biologo junior non può firmare analisi tassonomiche", come fanno i naturalisti a redigere liste faunistiche o roba simile? Non è la stessa cosa?
Grazie mille per l'attenzione
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Giuliano652
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6941 Messaggi

Inserito il - 14 settembre 2018 : 22:35:23  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
il biologo junior si occupa, secondo legge, di questo

Citazione:

2. Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione B, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa, le attività che implicano l'uso di metodologie standardizzate, quali l'esecuzione con autonomia tecnico professionale di:

a) procedure analitico-strumentali connesse alle indagini biologiche;
b) procedure tecnico-analitiche in ambito biotecnologico, biomolecolare, biomedico anche finalizzate ad attività di ricerca;
c) procedure tecnico-analitiche e di controllo in ambito ambientale e di igiene delle acque, dell'aria, del suolo e degli alimenti;
d) procedure tecnico-analitiche in ambito chimico-fisico, biochimico, microbiologico, tossicologico, farmacologico e di genetica;
e)procedure di controllo di qualità.

Fonte: http://www.miur.it/0006Menu_C/0012Docume/0098Normat/1361Modifi.htm art. 31

In pratica è un tecnico di laboratorio a cui è precluso l'accesso ai lab clinici (per i quali bisogna essere TSLB). Non può firmare alcun referto, quindi non può prendersi responsabilità di alcun tipo.

Detto questo, ovviamente, può fare ricerca (perché non esiste un titolo specifico per fare ricerca) e può occuparsi di tutto quello che non è esclusivo appannaggio del biologo.
Dallo stesso link si legge

Citazione:

1. Formano oggetto dell'attività professionale degli iscritti nella sezione A, ai sensi e per gli effetti di cui all'articolo 1, comma 2, restando immutate le riserve e attribuzioni già stabilite dalla vigente normativa, oltre alle attività indicate nel comma 2, in particolare le attività che implicano l'uso di metodologie avanzate, innovative o sperimentali, quali:

a) controllo e studi di attività, sterilità, innocuità di insetticidi, anticrittogamici, antibiotici, vitamine, ormoni, enzimi, sieri, vaccini, medicamenti in genere, radioisotopi;
b)analisi biologiche (urine, essudati, escrementi, sangue), sierologiche, immunologiche, istologiche, di gravidanza, metaboliche e genetiche;
c) analisi e controlli dal punto di vista biologico delle acque potabili e minerali e valutazione dei parametri ambientali (acqua, aria, suolo) in funzione della valutazione dell'integrità degli ecosistemi naturali;
d) identificazione di agenti patogeni (infettanti ed infestanti) dell'uomo, degli animali e delle piante; identificazione degli organismi dannosi alle derrate alimentari, alla carta, al legno, al patrimonio artistico; indicazione dei relativi mezzi di lotta;
e) identificazioni e controlli di merci di origine biologica;
f) progettazione, direzione lavori e collaudo di impianti relativamente agli aspetti biologici;
g) classificazione e biologia degli animali e delle piante;
h) problemi di genetica dell'uomo, degli animali e delle piante e valutazione dei loro bisogni nutritivi ed energetici;
i)valutazione di impatto ambientale, relativamente agli aspetti biologici.


Ora, potrei sbagliare, ma non mi risulta che esista anche solo una di queste voci che è appannaggio esclusivo del biologo. Il problema probabilmente è che potrai firmarti Dott XY, ma non "biologo junior", anche se iscritto all'albo, perché il biologo junior non si occupa di queste cose ma fa solo il tecnico.

Però questa è solo la mia opinione, prova a sentire l'ordine cosa dice

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ciak
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2 Messaggi

Inserito il - 24 settembre 2018 : 18:39:36  Mostra Profilo Invia a ciak un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Scritto da MolecularLab Mobile

Mmmm...Grazie.
Quindi secondo te lo studio della composizione dei popolamenti bentonici (zoologici e botanici) e la valutazione della stato di conservazione delle praterie di posidonia non rientrano nella dicitura "classificazione e biologia degli animali e delle piante"?
A quale riferimento dell'onb devo chiamare, al numero dell'ufficio legale?
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Giuliano652
Moderatore

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6941 Messaggi

Inserito il - 25 settembre 2018 : 06:23:42  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
no no, secondo me ci rientrano alla grande. Solo che non è un lavoro specifico dei soli biologi, tanto che lo fanno anche i naturalisti, che non sono iscritti all'albo dei biologi.
Sinceramente, non ho idea di chi tu possa contattare.

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dnannina
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29 Messaggi

Inserito il - 06 novembre 2018 : 14:31:14  Mostra Profilo Invia a dnannina un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Proprio domenica scorsa stavo discutendo con chi mi diceva che un biologo può lavorare in un laboratorio di analisi senza essere iscritto all'albo. Non ha voluto sapere ragione anzi mi ha detto che è inutile l'iscrizione all'Ordine anche dopo avergli letto gli articoli che dichiarano che è considerato illecito disciplinare esercitare la professione senza essere iscritti. La cosa che mi da fastidio è che si mette la bocca anche se non si sanno le cose. Scusa lo sfogo.
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dna10
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17 Messaggi

Inserito il - 01 febbraio 2019 : 11:33:19  Mostra Profilo Invia a dna10 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Per "2019: verso 1300 euro ad aprile e giugno di contributi minimi per il 2019 (parte soggettivo, parte integrativo e tutta la maternità)"
Si intende che ci saranno due rate che nel TOTALE corrispondono a 1300 euro?
Se l'iscrizione e comunque L'AVVIO ATTIVITà si completa (inizia) dopo aprile come saranno versati i contributi?
Grazie a tutti per la spiegazione.

Un caro saluto :)
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Giuliano652
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6941 Messaggi

Inserito il - 01 febbraio 2019 : 13:50:02  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
1) generalmente sì, sono due mav per un totale di 1300 euro circa. Puoi rateizzare ulteriormente, ci sono i moduli sul sito enpab per farlo
2) nella pagina delle faq dell'enpab c'è la tabella per i contributi dovuti nel primo anno, da 1 a 12 mesi di lavoro (se apri p. IVA a inizio giugno fai 7 mesi di lavoro, ad esempio). non ti so dire le tempistiche dell'invio dei mav per il primo anno, però

EDIT: ricordati di chiedere, se ne hai diritto, le riduzioni per età o altra contribuzione obbligatoria

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dna10
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17 Messaggi

Inserito il - 02 febbraio 2019 : 17:07:45  Mostra Profilo Invia a dna10 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie mille, controllo tutto sul loro sito con attenzione allora, buon week end :)
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dna10
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17 Messaggi

Inserito il - 02 febbraio 2019 : 17:34:23  Mostra Profilo Invia a dna10 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652

Puoi rateizzare ulteriormente, ci sono i moduli sul sito enpab per farlo



Quindi per chi inizia è possibile anche rateizzare i 1300 euro? Mi sapresti dire in che parte guardare, io ho letto qui: https://www.enpab.it/previdenza/informazioni-utili/rateizzazione.html

Ho capito bene, si possono rateizzare i 1300 euro in sei mesi?

Grazie per i tuoi utili consigli, sto leggendo anche altri tue risposte in giro su molecularlab, e sono di grande aiuto.
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Giuliano652
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Prov.: Brescia


6941 Messaggi

Inserito il - 02 febbraio 2019 : 19:14:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
sì, hai capito bene: i contributi, che siano i minimi o i conguagli, sono rateizzabili. Una volta che ti sono arrivati i MAv puoi chiedere la rateizzazione del debito.
Occhio però ad alcune cose che non sono scritte lì ma che ti dico per esperienza: la data di scadenza dei MAv rateizzati non è la stessa di quelli precedenti, ma dipende dalla data di approvazione della rateizzazione. Questo comporta che potresti trovarti a dover pagare *prima* la prima rata di quanto avresti fatto con le scadenze classiche.
Esempio: scadenza 30 aprile. I MAv mi arrivano [tecnicamente non arrivano, sono da scaricare nell'area riservata, ma è lo stesso] il 28 febbraio. Chiedi subito la rateizzazione, questa ti viene approvata il 5 marzo, così la nuova scadenza del primo MAv è più o meno a metà aprile, un paio di settimane prima della scadenza normale.
Conviene chiedere la rateizzazione alcuni giorni prima della scadenza.

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dna10
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17 Messaggi

Inserito il - 04 febbraio 2019 : 20:42:11  Mostra Profilo Invia a dna10 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652

sì, hai capito bene: i contributi, che siano i minimi o i conguagli, sono rateizzabili. Una volta che ti sono arrivati i MAv puoi chiedere la rateizzazione del debito.
Occhio però ad alcune cose che non sono scritte lì ma che ti dico per esperienza: la data di scadenza dei MAv rateizzati non è la stessa di quelli precedenti, ma dipende dalla data di approvazione della rateizzazione. Questo comporta che potresti trovarti a dover pagare *prima* la prima rata di quanto avresti fatto con le scadenze classiche.
Esempio: scadenza 30 aprile. I MAv mi arrivano [tecnicamente non arrivano, sono da scaricare nell'area riservata, ma è lo stesso] il 28 febbraio. Chiedi subito la rateizzazione, questa ti viene approvata il 5 marzo, così la nuova scadenza del primo MAv è più o meno a metà aprile, un paio di settimane prima della scadenza normale.
Conviene chiedere la rateizzazione alcuni giorni prima della scadenza.



grazie di cuore per tutte le informazioni e i consigli, se ho altri dubbi scrivo qui :)
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molecocacola
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49 Messaggi

Inserito il - 09 aprile 2019 : 14:09:58  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Grazie per l'utilissimo post.

Volevo sapere quali sono i casi in cui è obbligatoria la firma digitale. Anche epr il regime forfettario e per chi svolge il lavoro di nutrizionista solo verso privati?
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Giuliano652
Moderatore

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6941 Messaggi

Inserito il - 09 aprile 2019 : 17:34:31  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
la firma digitale è obbligatoria per qualsiasi professionista quando produce documenti digitali (referti, analisi, diete... ma anche pareri per un avvocato, sentenze per un giudice e così via). Che poi molti risolvano scansionando firma e timbro è un altro discorso: quest'ultima soluzione non ha alcun valore legale, mentre la firma digitale ce l'ha.

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molecocacola
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 02:32:07  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da Giuliano652

la firma digitale è obbligatoria per qualsiasi professionista quando produce documenti digitali (referti, analisi, diete... ma anche pareri per un avvocato, sentenze per un giudice e così via). Che poi molti risolvano scansionando firma e timbro è un altro discorso: quest'ultima soluzione non ha alcun valore legale, mentre la firma digitale ce l'ha.



E se documenti digitali non se ne producono? Nel senso che viene il cliente/paziente, fai la dieta e stop... oppure dici che c'è sempre qualche documento digitale da utilizzare?
Ti chiedo questa cosa, perché ho visto che la pec è indicata come obbligatoria e non accennano a questa firma tra i requisiti fondamentali. Quindi il dubbio c'era...

Grazie

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Giuliano652
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 08:55:15  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
mah... la firma digitale la puoi usare anche per firmare contratti (tipo con l'assicurazione professionale) senza dover spedire contratti cartacei firmati in originale per esempio. Se preferisci l'analogico va bene: procurati penne, francobolli e buste da lettera e vai alla vecchia maniera, nessun problema. Tecnicamente, anche una dieta mandata via mail non firmata digitalmente sarebbe da spedire via posta ordinaria firmata e timbrata in originale.

La PEC certifica la tua identità solo se sono soddisfatti entrambi questi requisiti:
1) è inviata a un'altra PEC
2) ci si riferisce al corpo del messaggio
Riguardo al punto 2: gli allegati della PEC non sono certificati, perché tecnicamente sono esterni al messaggio e chiunque può averli creati. L'unico modo per certificarli è... la firma digitale.

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molecocacola
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 16:27:28  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ti ringrazio per la spiegazione. Un'altra cosa che secondo me pure è importante e rimarca la questione "burocratica", sono gli obblighi post iscrizione, ad esempio l'acquisizione degli ECM.

1)Ho visto che ci sono molti corsi online (formazione a distanza), c'è qualche sito che è famoso per la sua affidabilità (e che sia anche abbastanza economico)? Ad esempio ho letto spulciando un po' sul web di corsi di 50 ECM a 109 euro, sembra un prezzo abbastanza concorrenziale o sbaglio? Come capire se sono davvero accreditati?

2) Nel caso di iscrizione a un master di II livello, si è esonerati per quell'anno? (Ho letto che: "La misura dell’esonero dall’obbligo formativo triennale è calcolata come riduzione di un terzo per ciascun anno di frequenza, previa specifica richiesta da parte del professionista ai seguenti corsi e nell’ambito delle attività attinenti alla rispettiva professione sanitaria, in Italia o all’estero:
laurea triennale, laurea specialistica, laurea magistrale, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca, master universitari di primo e secondo livello della durata di uno o più anni e che erogano almeno 60 CFU/anno", quindi la risposta dovrebbe essere questa :)

3) LEGGEVO DALLE FAQ del sito dell'ONB:
"L’obbligo formativo è triennale, viene stabilito con deliberazione della CNFC ed è, per il triennio in corso, pari a 150 crediti formativi.

A) Non ci sono vincoli né sul numero di crediti da acquisire per ciascuno dei tre anni, né sulle tipologie formative utilizzabili (RES, FSC, FAD, blended).

B)Il professionista deve però assolvere in qualità di discente di eventi erogati da provider accreditati ECM almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale.

Altre limitazioni:

C)Eventi ai quali il professionista partecipa come reclutato dagli sponsor: il numero di crediti acquisiti mediante questi eventi non può eccedere un terzo del fabbisogno triennale complessivo
D)Autoformazione: i crediti acquisiti per autoformazione non possono eccedere il 20%del fabbisogno triennale complessivo."

Cosa si cerca di dire con precisione nei punti A, B, C e D (soprattutti A e B)?



Chiedo scusa se qualche domanda è un po' banale, ma alcune cose, essendo "neofita", non mi sono molto chiare
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Giuliano652
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 16:57:26  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Citazione:
Messaggio inserito da molecocacola

Ti ringrazio per la spiegazione. Un'altra cosa che secondo me pure è importante e rimarca la questione "burocratica", sono gli obblighi post iscrizione, ad esempio l'acquisizione degli ECM.

1)Ho visto che ci sono molti corsi online (formazione a distanza), c'è qualche sito che è famoso per la sua affidabilità (e che sia anche abbastanza economico)? Ad esempio ho letto spulciando un po' sul web di corsi di 50 ECM a 109 euro, sembra un prezzo abbastanza concorrenziale o sbaglio? Come capire se sono davvero accreditati?


I provider devono essere accreditati e riconosciuti, l'evento - se non mi sbaglio - e/o il provider dovrebbero essere elencati sul sito di Agenas (o Cogeaps, o entrambi. Sono un po' lacunoso sulla faccenda, sorry). Dovrebbe essere sufficiente fare una ricerca su questi siti per accertare la bontà del corso.

Citazione:

2) Nel caso di iscrizione a un master di II livello, si è esonerati per quell'anno? (Ho letto che: "La misura dell’esonero dall’obbligo formativo triennale è calcolata come riduzione di un terzo per ciascun anno di frequenza, previa specifica richiesta da parte del professionista ai seguenti corsi e nell’ambito delle attività attinenti alla rispettiva professione sanitaria, in Italia o all’estero:
laurea triennale, laurea specialistica, laurea magistrale, corsi di specializzazione, dottorato di ricerca, master universitari di primo e secondo livello della durata di uno o più anni e che erogano almeno 60 CFU/anno", quindi la risposta dovrebbe essere questa :)

I corsi universitari esonerano dagli ECM nelle modalità scritte da te. Ovviamente devono essere inerenti alla materia nella quale ti dovresti aggiornare: se lavori come nutrizionista ma fai un master in statistica non sei esonerato. Se non ho cercato male, la tua fonte è questa: https://portale.fnomceo.it/wp-content/uploads/2019/03/Copia_Allegato1_Note_sintetiche-Manuale_formazione_continua_professionista_sanitario_-1.pdf

Citazione:

3) LEGGEVO DALLE FAQ del sito dell'ONB:
"L’obbligo formativo è triennale, viene stabilito con deliberazione della CNFC ed è, per il triennio in corso, pari a 150 crediti formativi.

A) Non ci sono vincoli né sul numero di crediti da acquisire per ciascuno dei tre anni, né sulle tipologie formative utilizzabili (RES, FSC, FAD, blended).

B)Il professionista deve però assolvere in qualità di discente di eventi erogati da provider accreditati ECM almeno il 40% del proprio fabbisogno formativo triennale.

Altre limitazioni:

C)Eventi ai quali il professionista partecipa come reclutato dagli sponsor: il numero di crediti acquisiti mediante questi eventi non può eccedere un terzo del fabbisogno triennale complessivo
D)Autoformazione: i crediti acquisiti per autoformazione non possono eccedere il 20%del fabbisogno triennale complessivo."

Cosa si cerca di dire con precisione nei punti A, B, C e D (soprattutti A e B)?

A: puoi fare 150 ECM in un solo anno oppure distribuirli equamente nei tre anni, non cambia nulla
B: non puoi acquisire ECM solo da docenze ai corsi ECM, devi anche fare il discente
C: non puoi fare tutti gli ECM pagato da un'azienda che sponsorizza la tua formazione ma solo un terzo
D: alcuni eventi sono considerati "autoformazione", ad esempio ONB ha accreditato la rivista e la lettura di essa concede 2 crediti ECM senza dover fare test o valutazioni qualitative. Questa autoformazione non deve superare il 20% complessivo della formazione.

Citazione:

Chiedo scusa se qualche domanda è un po' banale, ma alcune cose, essendo "neofita", non mi sono molto chiare



Figuriamoci, ho un po' di spunti per approfondire e integrare il primo post del thread, grazie a te

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Inserito il - 10 aprile 2019 : 17:14:15  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
La fonte del punto 2, dove puoi trovare altri spunti :P sono semplicemente le FAQ dell'Ordine dei biologi http://www.onb.it/fai-ecm/

ps: i dubbi mi erano venuti (insieme all'ansia) perché in giro ci sono corsi molto molto costosi, anche di 500 euro per pochi ECM, poi per fortuna ho visto che vale anche l'opposto, cioè prezzi concorrenziali con parecchi ECM e addirittura qualcosa di gratuito... magari se conosci qualche sito/ente dove è possibile avere anche ECM gratuiti (oltre a ONB e ENPAB ovviamente dove qualcosina c'è), mi farebbe piacere assai :) Quest'anno sono esonorato, ma informarsi in anticipo cosa cattiva non è. :) :)

Ancora grazie!
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Giuliano652
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Inserito il - 10 aprile 2019 : 17:37:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
niente di sistematico. Mi sono iscritto a qualche pagina facebook che li pubblicizza e ogni tanto escono fuori dei FAD gratuiti da 2-5-10 ecm, ma non conosco canali specifici per corsi gratuiti

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Inserito il - 10 aprile 2019 : 18:19:44  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non ci avevo pensato a facebook, buona idea!
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Inserito il - 12 aprile 2019 : 00:51:36  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Invece per quanto riguarda le assicurazioni professionali obbligatorie, ho visto che sono convenzionate quella Diass (per ONB) e la GavaBroker (per Enpab). Sembrerebbero a prezzi quasi simili, leggevo quest'ultima a 162 euro considerando un massimo di 30000 euro per il fatturato e limite indennizzo di 200.000 euro.

Avete altre da consigliare?
Bisogna prima iscriversi all'Enpab e poi poter usufruire di quella convenzionata con loro? Cioè la prassi è prima iscrizione all'Enpab o prima stipula assicurazione e poi iscrizione?

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Giuliano652
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Inserito il - 12 aprile 2019 : 07:06:38  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non ho altro da consigliare, ma perché dovresti assicurarti se non lavori? Ovvero: apri partita iva, di conseguenza ti iscrivi a enpab. Dopo ti assicuri.

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Inserito il - 12 aprile 2019 : 13:43:48  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
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Messaggio inserito da Giuliano652

non ho altro da consigliare, ma perché dovresti assicurarti se non lavori? Ovvero: apri partita iva, di conseguenza ti iscrivi a enpab. Dopo ti assicuri.


chiedevo perché sto provvedendo, ho da poco pagato l'iscrizione dell'ordine, e quindi iniziavo ad informarmi sulle compagnie e sui costi e di conseguenza ti ho subissato di domande :) grazie per tutti i consigli e le informazioni
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Inserito il - 17 aprile 2019 : 10:12:37  Mostra Profilo Invia a molecocacola un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Volevo sapere, in caso di email richiesta all'ordine,il nome lo devo creare io (come distinguere le omonimie di indirizzi già occupati, con quali caratteri)? Ci invieranno loro le indicazioni per l'attivazione?
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Giuliano652
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Inserito il - 17 aprile 2019 : 13:09:40  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Giuliano652 Invia a Giuliano652 un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
non ne ho idea, mai fatto. Prova.
Anzi, prova e scrivi qui il risultato.

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