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elisabiotech
Nuovo Arrivato

Città: roma


23 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 14:33:13  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di elisabiotech Invia a elisabiotech un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ciao a tutti!sto preparando l'esame di patologia generale e proprio non riesco a capire una cosa...qual'è la differenza tra immortalizzare una cellula e trasformarla in senso neoplastico?ho letto che dipende dal tipo di virus utilizzato...ma quando un virus immortalizza e quando arriva a trasformare??help!!

bububebè
Utente Junior

shampoo

Prov.: Na
Città: Napoli


255 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 15:43:25  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bububebè Invia a bububebè un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
I classici virus che immortalizzano sono ad esempio l'HVS(HerpesVirus Saimiri) e l'EBV (Epstein Barr Virus)... esistono invece molti fattori "trasformanti", cioè che mutano alcune caratteristiche essenziali delle cellule normali... io penso che un fattore "trasformante" è un elemento che può contribuire all'immortalizzazione cellulare, ma lascio la parola agli espertissimi !!!!

★°•. єѕтяєℓℓα .•°★
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Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 16:10:06  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Vediamo se riesco a spiegarmi

Un cellula si dice immortalizzata quando il suo lifespan viene
allungato da un evento immortalizzante, che porta al blocco
del suo timepoint di morte (importante per il turnover, in vivo)
prolungando la possibilità della cellula di proliferare in modo
indefinito nel tempo. Un evento chiave è la riattivazione della
telomerasi e l'espressione di fattori trascrizionali "ringiovanenti"
(associati a staminalità). Infatti le cellule staminali, se coltivate
in condizioni ben precise, sono di per sé immortali. Diversamente le
cellule 'committed', cioè terminalmente differenziate, devono essere
rese immortali utilizzando fattori che inibiscono la morte programmata
e che sbloccano i checkpoint del ciclo cellulare. Molti virus a DNA e
pochi virus a RNA hanno evoluto tutte queste capacità, pertanto sono
utilizzati come strumento di immortalizzazione (anche se cellule di
alcune specie, tra cui il topo - ma non l'uomo - , dopo un po' di
tempo in coltura tendono a immortalizzare spontaneamente)

Io citerei, tra i virus che ho visto utilizzare: adenovirus 5,
herpesvirus simiae, vaccinia virus ed EBV per i soli linfociti B.
Immagino che ce ne siano molti altri che non conosco.

Diversamente la trasformazione è un'acquisizione sia di immortalità che
di precise caratteristiche fenotipiche che rendono la cellula del tutto simile
a cellule cancerose estratte da un tumore in vivo: aberrazioni morfologiche,
perdita della inibizione da contatto, perdita della crescita su monostrato
e credo anche aumento della tumorigenicità in vivo (se iniettate in topo SCID).
Per ottenere ciò non basta inibire proteine cellulari del ciclo cellulare
e/o dell'apoptosi: occorrono eventi mutazionali iniziatori e promotori
che possono essere ottenuti trattando le cellule con agenti cancerogeni
fisici, chimici o biologici tra cui figurano i virus detti 'trasformanti'.

I virus trasformanti più utilizzati sono i retrovirus murini e aviari
(trasformanti "professionisti", in quanto il loro ciclo biologico è
impostato in modo da portare sempre ad almeno un evento di mutagenesi
inserzionale, coding o noncoding: per sopravvivere all'evoluzione hanno
dovuto imparare a fare tumori) e il polyomavirus SV40, che assieme ai
papillomaviridae e (sembra) anche gli hepadnaviridae entra a far parte
dei virus oncogeni che definirei "semi-professionisti" (in quanto non
necessariamente danno luogo a mutagenesi inserzionale e comunque
per poter sopravvivere non hanno bisogno di trasformare)

In realtà alcuni virus immortalizzanti possono essere, in determinate specie
o stati di sviluppo(ad es. cellule fetali) anche trasformanti, ma questo
è un discorso complicato di cui sinceramente non ho mai capito la logica.

Spero che il resto ti basti

Ricorda solo che:
> L'immortalizzazione può portare a trasformazione, ma non è detto
> Si tratta di fenomeni di cui ha senso parlare solo per le cellule coltivate in vitro


Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà
(F.W. Nietzsche)

Less Jim Morrison, more Sean Morrison!


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elisabiotech
Nuovo Arrivato

Città: roma


23 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 16:24:05  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di elisabiotech Invia a elisabiotech un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
ok...vediamo se ho capito...non è possibile stabilire una netta distinzione tra virus trasformanti e immortalizzanti...a seconda del tipo di cellula trattata ed al tipo di virus si può ottere immortalizzazione e trasformazione...in generale perciò i virus vanno considerati per l'oncologia umana più dei cocancerogeni che dei cancerogeni diretti giusto?s devono perciò verificare più eventi trasformanti per ottenere una vera e propria trasformazione neoplastica?grazie!!!!
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bububebè
Utente Junior

shampoo

Prov.: Na
Città: Napoli


255 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 16:27:08  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di bububebè Invia a bububebè un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Ecco l'espertissimo!

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Dionysos
Moderatore

D

Città: Heidelberg


1913 Messaggi

Inserito il - 11 settembre 2009 : 16:59:52  Mostra Profilo  Visita l'Homepage di Dionysos  Clicca per vedere l'indirizzo MSN di Dionysos Invia a Dionysos un Messaggio Privato  Rispondi Quotando
Direi che ci siamo (non così espertissimo in realtà, spero si aggiunga qualcun altro)

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