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Studio di DIETOLOGIA, PSICOTERAPIE BREVI, SESSUOLOGIA e IPNOSI CLINICA del Dr. Febo Artabano | Errori? | Recensione | Vota | Punteggio medio: | Descrizione:
Il Dr. Febo Artabano, avendo conseguito 2 Lauree con relative Specializzazioni esercita la professione di Nutrizionista, Psicologo Psicoterapeuta, Sessuologo, Ipnologo, www.feboartabano.eu www.feboartabano.it
Esercita la professione presso i suoi Studi di Dietologia, Psicoterapie Brevi, Sessuologia ed Ipnosi Clinica di PESCARA in via Nicola Fabrizi 202 e di VASTO in Corso Garibaldi 74 – Tel. 085.4215191 Cell. 368.3657806 www.feboartabano.it - info@feboartabano.it nei seguenti ambiti:
- Psicoterapie Brevi ed Ipnoterapia Vigile regressiva del profondo per " tutti i disturbi psicologici e psicosessuali ";
- Parto Indolore con Autoipnosi;
- Dietologia e Psicoterapie dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Obesità, Bulimie, Anoressie). - Modulazione della Fame tramite l'IPNOSI Vigile e/o il DENTIFRICIO ANTIFAME ( fornito gratis ai pazienti )
- Dietologia preventiva e di supporto Coadiuvante Terapie Antitumorali con eventuale sostegno Psicoterapeutico ed Ipnosi Terapia Vigile Antidolore
- Dietologia per la Determinazione del Sesso al fine di scongiurare alcune malattie ereditarie; - Sessuologia
- in ambito didattico impartisce Corsi di formazione e perfezionamento di Discipline Analogiche per cultori della materia il cui accesso è indipendente dal titolo di studio posseduto; Corsi di Psicologia e Psicoterapia Analogica per psicologi, psicoterapeuti e medici. Tali corsi sono predisposti anche su formato DVD per coloro che sono impossibilitati a seguire le lezioni in aula.
- Per coloro che sono impossibilitati a recarsi nelle sedi degli Studi è possibile effettuare Visite Domiciliari o Consulenze On Line tramite SKYPE
| http://www.feboartabano.it | Data Inserimento: 30/03/2015 | Visite: 27898 |
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Impiego della Nanotecnologia per la cura del melanoma della coroide con terapia genica endovenosa | Errori? | Recensione | Vota | Punteggio medio: - | Descrizione:
Benessere – Guidone.itHome Estetica Medicina Salute Psicologia Fitoterapia Forma fisica Notizie Video Impiego della Nanotecnologia per la cura del melanoma della coroide con terapia genica endovenosa
Pubblicato il novembre 8th, 2010 da Giovanna Manna
La mia attenzione è da tempo concentrata sugli studi sperimentali delle applicazioni della NANOTECNOLOGIA in OCULISTICA (Lenti bioniche con videocamere o tonometrie permanenti), ed ora ad una sua applicazione, che sarà una frontiera rivoluzionaria per la terapia dei tumori,attraverso la TERAPIA GENICA ENDOVENOSA,ovvero attraverso l’inoculazione endovenosa di nanorobots (vedi foto).
Un nuovo progetto di ricerca europeo impiegherà tecniche d’avanguardia nel campo delle nanotecnologie per progettare nanoparticelle in grado di rilevare e di localizzare i tumori: una volta localizzato il tumore, questi nanorobot potranno inoltre attaccarlo e neutralizzarlo. Il progetto NANOTHER (“Integration of novel nanoparticle based technology for therapeutics and diagnosis of different types of cancer”) è sostenuto dall’Unione europea, con un finanziamento pari a 8,5 milioni di euro, nell’ambito del settimo programma quadro.
Tutto parte dall’annuncio fatto su Nature di un gruppo di ricercatori del California Institute of Technology, in collaborazione con l’azienda californiana Calando Pharmaceuticals.
Al centro della nuova strategia si trova un sistema costituito da nanoparticelle in grado di veicolare (come fossero nanorobot) piccole molecole di RNA capaci di spegnere geni coinvolti nell’insorgenza del cancro attraverso il meccanismo di silenziamento per interferenza a RNA (RNAi).
Lo studio riporta i risultati preliminari di un trial clinico di fase uno condotto su un gruppo di pazienti con differenti tumori solidi, ai quali sono stati somministrati per infusione endovenosa nanorobot con molecole di RNAi capaci di spegnere il gene ribonucleasi reduttasi, coinvolto nella crescita di diversi tipi di tumori.
Sulla carta, le nanoparticelle dovevano essere in grado di riconoscere le cellule tumorali, penetrare al loro interno e rilasciarvi la molecola “terapeutica” di RNA. E il sistema ha funzionato davvero: dopo aver prelevato campioni di tessuto tumorali da tre pazienti con melanoma, i ricercatori hanno verificato che le nanoparticelle avevano raggiunto le cellule tumorali e rilasciato il loro contenuto. Un risultato notevole, anche se è ancora presto per dire quale sia l’efficacia terapeutica del nuovo metodo: ulteriori aggiornamenti ci saranno probabilmente a giugno al congresso dell’American Society of Clinical Oncology.
NANOROBOT SU UN ERITROCITA
Questo ovviamente apre il campo ad una possibile e forse definitivamente vincente lotta contro uno dei tumori,ed ovviamente non solo per quello,più aggressivi dell’organismo umano ovvero il MELANOMA e nella fattispecie, nel mio campo, del MELANOMA DELLA COROIDE.
Il melanoma della coroide è un tumore che si localizza nel bulbo oculare. La sua origine è dovuta a molti fattori: è necessaria l’interazione di fattori genetici ed ambientali perché si sviluppi. Sebbene non siano ancora ben conosciuti i fattori di rischio, è evidente una predisposizione della razza caucasica e un’età compresa tra i 50 e i 60 anni. I melanomi insorgono nella maggioranza dei casi ex novo, mentre in una ridotta percentuale si sviluppano a partire da una lesione di un neo oculare.
Le tecniche fino ad ora usate per combattere tale tumore,enucleazione,terapie conservative in alternativa all’enucleazione come l’osservazione periodica di piccole lesioni, trattamento laser (fotocoagulazione transpupillare diretta con alte potenze, alla metodica Low Energy-High Exposure introdotta allo scopo di aumentare la profondità della necrosi),la termoterapia, laresezione chirurgica e la radioterapia.
Sono tutte metodiche ditrettuali che però spesso non sono risolutive e non hanno, ovviamente, come target le METASTASI di tale tumore.
Le sedi preferenziali di tali metastasi sono il fegato (92% dei casi), il polmone (31%), lo scheletro (23%), la cute (17%) ed il sistema nervoso centrale (4%). Il tempo di comparsa dei secondarismi è estremamente variabile (da 2 mesi a 30 anni); solitamente la loro comparsa porta al decesso entro un anno.
La terapia genica per via endovenosa con NANOROBOTS potrebbe in tal senso rivoluzionare tale spesso nefando esito di questi tumori,andando a cercare UBIQUITARIAMENTE nell’organismo le cellule tumorali metastatiche,identificandole selettivamente e distruggendole completamente.
Prof. Dulio Siravo
Presidente Accademia Italiana di Oftalmologia Legale
| http://benessere.guidone.it/2010/11/08/impiego-della-nanotecnologia-per-la-cura-del-melanoma-della-coroide-con-terapia-genica-endovenosa/ | Data Inserimento: 02/12/2010 | Visite: 27897 |
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MINITELESCOPIO INTRAOCULARE NELLA DEGENERAZIONE MACULARE | Errori? | Recensione | Vota | Punteggio medio: - | Descrizione: MINITELESCOPIO INTRAOCULARE NELLA DEGENERAZIONE MACULARE
La società “VisionCare Ophthalmic Technologies” ha annunciato l’approvazione da parte dell’ FDA di un telescopio impiantabile nell’occhio di pazienti affetti da degenerazione maculare senile (AMD) in fase terminale.
La decisione è stata presa in base ai risultati di due studi clinici condotti negli Stati Uniti presso 28 centri oftalmici, pubblicati nelle riviste scientifiche, Archives of Ophthalmology e Ophthalmology. (Elenco delle pubblicazioni
Attualmente questo sistema è eseguibile solo negli Stati Uniti d’America dove più di 10 milioni di persone soffrono di degenerazione maculare, che è la principale causa di cecità nelle persone oltre 55 anni e una parte di queste soffre di degenerazione maculare senile.
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PROF.DOTT. DUILIO SIRAVO
http://drsiravoduilio.beepworld.it | http://italiasalute.leonardo.it/Forum/forum_posts.asp?TID=8126 | Data Inserimento: 02/12/2010 | Visite: 27895 |
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