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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 16 luglio 2011 : 13:19:30
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Citazione: Messaggio inserito da AnitaSpera
Secondo ME TUTTI i corsi di laurea dovrebbero avere un TEST D'INGRESSO e un numero limitato di studenti..
Nel bel paese questo favorirebbe soltanto i raccomandati a discapito dei meritevoli. Il mio pensiero di sempre è il seguente:
TUTTI I CORSI DI LAUREA CON TEST DI INGRESSO E NUMERO ILLIMITATO! come? Se ad esempio vuoi entrare a biologia, farai un test e dovrai totalizzare un punteggio minimo di 7/10, chi supera questo punteggio entra, in questo modo oltre i raccomandati (che quelli ci saranno sempre) entreranno senza vedersi rubato il posto anche i meritevoli. Se non raggiungi quella quota, non entri e puoi prendertela solo con te stesso.
Inoltre in questa maniera si crea un certo standard di qualità fissato dal punteggio minimo per entrare. Attualmente molte persone accedono a queste facoltà a numero chiuso solo perchè la media dei punteggi, nell'anno in cui provano il test, è clamorosamente bassa. |
"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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dinho80
Nuovo Arrivato
28 Messaggi |
Inserito il - 16 luglio 2011 : 20:12:25
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quoto Anita Spera... quelli che si posteggiano a biologia o farmacia x superare il test sono la rovina delle università! e mi hai fatto ricordare una cosa comica o tragica a seconda dei punti di vista. Ero al secondo anno e una mia collega che si iscritta in biologia con la speranza di superare il test x medicina, un giorno mi disse con tutta sincerità "Ma a me biologia fa schifo!". Ora, se medicina è il tuo SOGNO (quanto sono abusate di qsti tempo le parole sogno e passione...) come kaspita fai a dire che biologia ti fa skifo? potrei capire un commento simile riguardo a chimica o fisica, che sn altri mondi... ma biologia è lo studio generale della vita, e medicina studia l'uomo, hanno non poche affinità... poi se studi in biologia negli indirizzi clinici ancor più... cmq sn contento che almeno una selezione ci sia, come ha detto Bree, dopo i primi 2 anni molti restano indietro... ragazzi il test è una necessità, non possono esserci più di 2000 matricole per un solo cdl... se siete preparati e avete un po di fortuna, il test lo superate, non additate sempre le vostre colpe ai raccomandati... mia sorella è stata un anno a casa (senza frequentare cdl che non le interessavano) x prepararsi al test e lo ha superato... in bocca al lupo a chi farà il test, studiate tanto e ce la farete ;) |
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cidsmoke
Utente Junior
534 Messaggi |
Inserito il - 17 luglio 2011 : 10:02:10
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No..il numero chiuso è una cosa inutile!la selezione deve essere interna! Es.Al primo anno di medicina se vuoi continuare devi dare che so..5 esami.Se non li dai decade la tua condizione di iscritto al Cdl. |
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Caffey
Utente Attivo
Città: Perugia
1496 Messaggi |
Inserito il - 17 luglio 2011 : 10:45:53
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Citazione: Es.Al primo anno di medicina se vuoi continuare devi dare che so..5 esami.Se non li dai decade la tua condizione di iscritto al Cdl.
Si, ma il primo e il secondo anno sarebbero un incubo. Io dico sempre che l'ideale sarebbe un test un po' più pertinente, più posti (ma non illimitati) e regole più rigide durante il corso di studi. Da noi, invece, hanno appena tolto i blocchi! Prima, ad esempio, per iscriverti al 4° anno dovevi aver superato almeno due esami tra fisiologia, patologia generale e microbiologia (del 3° anno), più tutti gli esami fino al 2° anno. Da oggi resterà solo la seconda condizione. In pratica non cambia niente perché se al 3° anno non superi almeno 2 di quei 3 esami rimarrai indietro al 5° o al massimo al 6° ma rimarrai indietro senza ombra di dubbio. Però eliminiamo un filtro così! E andiamo al marcia indietro come sempre. |
[...] Hunc igitur terrorem animi tenebrasque necessest non radii solis neque lucida tela diei discutiant, sed naturae species ratioque. [...]
Titus Lucretius Carus |
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bioSara
Nuovo Arrivato
Prov.: Ancona
73 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2011 : 14:35:28
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Mi intrometto nella vostra discussione :) Ho provato per 2 anni il test di medicina purtroppo senza successo, e pur essendo rimasta fuori sono la prima a sostenere che un test d'ingresso è necessario. Purtroppo i test d'ingresso attuali sono delle bufale. Per come la penso io ci dovrebbe essere un numero di posti adeguato e anche proporzionato, oltre al mercato del lavoro, alle quantità di domande che ci sono in quell'ateneo. E' assurdo fare un test di fisioteripia in 900 quando i posti sono 30. E inoltre il test dovrebbe trattare materie inerenti e propedeutiche a quello che si studierà nel corso di laurea, escludendo la CULTURA GENERALE, a mio modesto parere totalmente inutile a chi andà ad aprire toraci o ricostruire ossa. Anche perchè (e chi ha fatto il test può confermare) le domande sono veramente assurde, addirittura domande su chi fu il presentatore del festiva di san remo nel non so quale anno.
L'idea dell'accesso libero con selezione durante il corso di studi (blocchi di esami) sarebbe adatta se le università italiano fossero attrezzato per ospitare migliaia di studenti, ma purtroppo sappiamo che non è possibile.
D'altro canto per me invece non sarebbe opportuno mettere il numero chiuso in tutte le facoltà. Con tutta la gente che resta fuori ed è costretta ad iniziare a lavorare, per i laureati ci saranno ancora meno possibilità di trovare un lavoro in futuro. |
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diablo
Nuovo Arrivato
Prov.: ----
Città: ----
51 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2011 : 15:30:22
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Citazione: Messaggio inserito da bioSara D'altro canto per me invece non sarebbe opportuno mettere il numero chiuso in tutte le facoltà. Con tutta la gente che resta fuori ed è costretta ad iniziare a lavorare, per i laureati ci saranno ancora meno possibilità di trovare un lavoro in futuro.
Quindi a seguire il tuo ragionamento, meglio fare come si è fatto con la scuola media prima, e con le superiori poi, permettere a tutti di ottenere il pezzo di carta in modo da far sì che il mercato del lavoro venga invaso da orde di "possessori di pezzo di carta". Secondo questo ragionamento 1) gli stipendi di laureati andrebbero a zero (aumento della disponibilità del prodotto->calo dei prezzi) 2) invece di mandare chi non ha voglia di studiare a lavorare contribuendo in questo modo,seppur minimamente allo stato sociale, parcheggiamo tutti per cinque anni all'università in modo da impedire a chi potrebbe produrre ricchezza di farlo.
Ecco il risultato delle idee di quei paraculi di sessantottini trasmesse ai figli.
Già ho sopportato per cinque anni gente al liceo che da sola riusciva a rallentare una classe di 18 individui perchè preferiva non fare nulla invece di andare a raccogliere arance in sicilia, vorrei che questo non capitasse anche all'università (dove purtroppo ahimè è già avvenuto)
edit
Citazione: D'altro canto per me invece non sarebbe opportuno mettere il numero chiuso in tutte le facoltà. Con tutta la gente che resta fuori ed è costretta ad iniziare a lavorare, per i laureati ci saranno ancora meno possibilità di trovare un lavoro in futuro.
Delle due l'una: o ci sono talmente tanti laureati in lettere tra i quali scegliere che posso prenderne uno a caso e lo metto a battere il computer e lo pago come uno studente delle medie [compito ad elevata specializzazione] oppure per fare il lavoro di una segretaria non mi serve un laureato in lettere che dovrebbe invece essere impiegato per fare altro.
(Ho usato il laureato in lettere perchè non vedo come un non laureato possa fare il fisico,matematico,medico,ing,avvocato,biologo etc...; diciamolo: lettere serviva solo per andare a fare il lavoro di insegnante e ora che lo stato ha chiuso il rubinetto delle assunzioni sono tutti a spasso.)
Quindi ora mi domando: quali facoltà messe a numero chiuso secondo te creerebbero un così alto numero di non-laureati altamente qualificati da poter fregare il lavoro a coloro che sono entrati nelle suddette facoltà a numero chiuso?
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Ale_90
Utente Junior
296 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2011 : 15:57:34
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Citazione: Messaggio inserito da bioSara
D'altro canto per me invece non sarebbe opportuno mettere il numero chiuso in tutte le facoltà. Con tutta la gente che resta fuori ed è costretta ad iniziare a lavorare, per i laureati ci saranno ancora meno possibilità di trovare un lavoro in futuro.
Mmm, sei sicura? Io credo che se uno sceglie di studiare biologia lo fa, oltre all'interesse che può avere per la materia, anche e soprattutto perché vorrà trovare un'occupazione in quel campo e non fare il geometra, per cui basta il diploma. Ed il geometra non ha le competenze per fare il biologo, per cui non vedo come potrebbe formarsi la competizione di cui dici tu. Se invece ti riferisci ad un lavoro non specializzato, saranno altre caratteristiche a permetterti di trovare un lavoro o meno. E' vero, ognuno di noi si sta facendo un bel mazzo non retribuito, mentre altri magari hanno già il loro stipendio, ma se non so fare il pane, non posso pretendere di fare il panettiere solo perché ho studiato 5 anni di università e Tizio Caio no, se Tizio Caio il pane lo sa fare perché ha cominciato a farlo quando aveva 16 anni. Capisci cosa voglio dire? |
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Genaux1989
Utente
715 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2011 : 16:01:50
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Citazione: Messaggio inserito da diablo
Ecco il risultato delle idee di quei paraculi di sessantottini trasmesse ai figli.
Già ho sopportato per cinque anni gente al liceo che da sola riusciva a rallentare una classe di 18 individui perchè preferiva non fare nulla invece di andare a raccogliere arance in sicilia, vorrei che questo non capitasse anche all'università (dove purtroppo ahimè è già avvenuto)
Adattati. Mi sembra l'unica soluzione per entrambi i punti. Tanto: - A te non cambia niente - Ognuno ha da rendere conto di ciò che fa solo a se stesso e a chi lo mantiene, quindi la cosa non ti riguarda minimamente.
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Dearg-Due
Utente
Prov.: Firenze
1104 Messaggi |
Inserito il - 21 luglio 2011 : 17:46:01
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La cultura è un valore senza prezzo. Le orde di laureati in lettere (come in altre materie) disoccupati non significano nulla. Il lavoro è solo una conseguenza dello studio (e nemmeno è obbligatorio trovare un lavoro in base agli studi effettuati, dov'è scritto ???). Si studia in primis per noi stessi, poi per lavorare. Pensare solo in termini di mercato è aberrante. L'errore concettuale è tutto qui.
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bioSara
Nuovo Arrivato
Prov.: Ancona
73 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2011 : 11:59:32
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Ale_90 non parlavo in modo specifico dei biologi ma dei laureati in generale. Io ho studiato ragioneria alle superiori e la realtà che ho visto nei posti in cui ho fatto tirocinio sono aziende che preferiscono assumere neodiplomati piuttosto che laureati quinquennali con dottorati o specializzazioni. Perchè? Perchè li pagano meno! Almeno è così nelle piccole-medie aziende in città diverse dalle metropoli come Milano o Roma.
Diablo non sono riuscita a seguire molto il tuo discorso ma mi sembra esagerato dire che qualcuno da solo può rallentare una classe universitaria. Il bello dell'università è proprio che ognuno è da solo, si organizza come vuole senza essere trascinato da nessuno (a meno che non voglia farsi trascinare).
Se mettessero in tutte le facoltà il numero chiuso, che ne sarebbe di quei corsi a cui si iscrivono solo 15-20 persone (magari nei piccoli atenei)? Sarebbe solo uno spreco di soldi per fare il test..credo!
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Ale_90
Utente Junior
296 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2011 : 12:13:15
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Citazione: Messaggio inserito da bioSara
Ale_90 non parlavo in modo specifico dei biologi ma dei laureati in generale. Io ho studiato ragioneria alle superiori e la realtà che ho visto nei posti in cui ho fatto tirocinio sono aziende che preferiscono assumere neodiplomati piuttosto che laureati quinquennali con dottorati o specializzazioni. Perchè? Perchè li pagano meno! Almeno è così nelle piccole-medie aziende in città diverse dalle metropoli come Milano o Roma.
Guarda, sfondi un cancello aperto, in quanto anche io sono diplomato al tecnico come perito chimico; però sei d'accordo con me che se un lab analisi assume un perito chimico lo farà per compiti analitici più o meno limitati, mentre un laureato in TLB potrebbe dargli molte più garanzie di professionalità? Se quell'azienda volesse poi lanciarsi nel campo delle analisi cliniche, il TLB gli sarà necessario, mentre il perito chimico assolutamente inutile. Mi rendo conto che il mio discorso è all'acqua di rose, ma possibile che l'unico cardine dell'attività imprenditoriale italiana sia il risparmio e non la ricerca dell'eccellenza, che sottintende una professionalità più elevata? Un altro conto è l'alta specializzazione come il dottorato, per cui un'azienda potrebbe trovare più vantaggioso assumere un laureato magistrale e sottoporlo a qualche mese di training interno sulle tematiche aziendali. |
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biocandy
Utente Junior
370 Messaggi |
Inserito il - 22 luglio 2011 : 12:17:21
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Citazione: Messaggio inserito da Dearg-Due
La cultura è un valore senza prezzo. Le orde di laureati in lettere (come in altre materie) disoccupati non significano nulla. Il lavoro è solo una conseguenza dello studio (e nemmeno è obbligatorio trovare un lavoro in base agli studi effettuati, dov'è scritto ???). Si studia in primis per noi stessi, poi per lavorare. Pensare solo in termini di mercato è aberrante. L'errore concettuale è tutto qui.
quoto in pieno! |
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