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roselady
Nuovo Arrivato
Prov.: Napoli
Città: napoli
119 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2012 : 18:29:52
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Ciao ragazzi,avrei una domanda da porvi per chiarirmi le idee...quando si parla di "proteina stabile" di preciso a cosa ci si riferisce?che significa? vuol dire che ha una conformazione che è quella a più bassa energia o vuol dire anche altro??? Grazie mille a chi mi risponderà :)
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0barra1
Utente Senior
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3847 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2012 : 18:53:33
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Per completezza di informazione, in che contesti ci troviamo?
Stabilità di una proteina si puo' benissimo riferire all'emivita di una proteina, ossia all'intervallo di tempo medio richiesto perché la sua quantità/concentrazione sia dimezzata da processi di degradazione, tipicamente ubiquitinazione e via del proteasoma. Si ritiene che questo parametro sia, per certi versi, intrinseco della proteina e dipendente dalla presenza di certe sequenze segnale, tipicamente per il sistema ubiquitina-proteasoma, come la PEST sequence |
So, forget Jesus. The stars died so that you could be here today. A Universe From Nothing, Lawrence Krauss
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Geeko
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Città: Milano
1043 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2012 : 18:58:36
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Penso proprio dipenda dal contesto in cui viene detto. Una delle possibilità si collega a quello che hai detto tu, ovvero che la proteina si trova in una conformazione stabile, a bassa energia, e che nelle condizioni termiche in cui si trova tenderà a mantenere proprio quella conformazione. Altre volte spesso significa invece che la proteina ha un'emivita piuttosto lunga in quel microambiente (cellulare o meno), cioè risulta piuttosto resistente al taglio proteolitico e quindi persisterà a lungo.
Ah, doppia risposta, meglio no? ![](https://www.molecularlab.it/forum/immagini/icon_smile_cool.gif) |
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roselady
Nuovo Arrivato
Prov.: Napoli
Città: napoli
119 Messaggi |
Inserito il - 14 maggio 2012 : 22:43:53
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In pratica sto studiando un esame che ha molto a che fare con la bioinformatica,ma non è propriamente tale xD Ad esempio trovo scritto che una proteina per essere cristallizzata deve essere poco flessibile ma molto stabile,oppure in altri contesti trovo scritto che è stabilizzata da certi tipi di legami come quelli idrogeno.Per questo motivo mi chiedevo cosa di preciso si voglia dire ogni volta con questo termine! Grazie ragazzi,troppo gentili :D |
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valestellina
Nuovo Arrivato
9 Messaggi |
Inserito il - 25 maggio 2012 : 12:30:28
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Per la mia personale esperienza e parlando in parole povere per stabilità di solito si intende per quanto tempo (o in quali condizioni) una proteina rimane nella sua struttura 3D (folding) attiva o anche quando mantiene intatta la sua composizione (in soldoni: se non perde pezzi di proteina). Questa struttura è dovuta in principio ai legami covalenti e non che si instaurano fra gli atomi degli amminoacidi ma molto dipende dall'ambiente in cui la proteina si trova: sali, pH, temperatura...etc. Se le condizioni non sono ottimali si ha uno sfaldamento della struttura (unfolding o denaturazione) e quindi destabilizzazione della proteina oppure degradazione.
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kORdA
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Città: Monza
1303 Messaggi |
Inserito il - 25 maggio 2012 : 15:23:51
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Citazione: Messaggio inserito da roselady
In pratica sto studiando un esame che ha molto a che fare con la bioinformatica,ma non è propriamente tale xD Ad esempio trovo scritto che una proteina per essere cristallizzata deve essere poco flessibile ma molto stabile,oppure in altri contesti trovo scritto che è stabilizzata da certi tipi di legami come quelli idrogeno.Per questo motivo mi chiedevo cosa di preciso si voglia dire ogni volta con questo termine! Grazie ragazzi,troppo gentili :D
credo che in questo contesto, della cristallografia, una proteina venga ritenuta buona espone al solvente una minima parte di patches idrofobiche (indirettamente puo' essere preso come termine di stabilita', perche' significa che la tua proteina e' ben foldata). Se fai, ad esempio, delle misure di hydrogen-exchange in condizione di denaturazione crescenti (eg variando il pH della soluzione) vedrai che una proteina "sasso" non cambia molto il grado di di accessibilita' al solvente. |
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