Sto studiando la scoperta e la caratterizzazione del gene della Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) e mi sono sorti dei dubbi nell'analisi che fu fatta sui rari casi di donne affette dalla malattia (notoriamente X-linked) che presentavano tutte delle traslocazioni reciproche che cadevano sempre a livello di una specifica banda del cromosoma X, appunto quella che ospita il locus DMD. A seguito di queste traslocazioni il gene in questione veniva verosimilmente interrotto e reso quindi non più funzionale. In linea teorica le femmine presentano però un secondo allele nell'altro cromosoma X capace di compensare per questa perdita. Tuttavia il fenomeno della inattivazione del cromosoma X (o lyonizzazione) per la compensazione da dosaggio e la sua natura causale porta alla formazione di mosaici cellulari a livello dei primi stati di sviluppo embrionale che si mantengono sulle linee cellulari dell'adulto.
In ogni cellula ho la stessa probabilità che venga inattivato il cromosoma X normale o il cromosoma X che porta la traslocazione. La prima domanda è: perché queste femmine sono malate?
Dovrebbero avere complessivamente il 50% delle cellule che esprimono l'allele DMD normale. La spiegazione che ho avuto è stata che tutte le cellule che inattivano il cromosoma X che porta la traslocazione non sopravvivono a causa dell'over-espressione dei geni collocati sulla porzione dell'X che è traslocata su di un altro cromosoma, dove non possono essere silenziati dal processo di inattivazione. Saranno quindi presenti esclusivamente le cellule dell'altro tipo, ovvero quelle che hanno inattivato il cromosoma X normale, le quali hanno un dosaggio genico equilibrato sebbene esprimano solo la copia traslocata del gene DMD. Stando a questa spiegazione di fatto queste femmine non sono più dei mosaici dato che il 100% delle loro cellule ha inattivato lo stesso cromosoma X (quello normale, le altre sono morte). Al contempo queste sono femmine malate.
La vera domanda è: ma se praticamente la metà delle cellule della blastocisti risulta letale perché ha inattivato il cromosoma X traslocato, l'embrione si sviluppa normalmente??
Non credo di aver capito bene la tua domanda ma ti rispondo le stesso :) ho dato da poco l'esame di genetica medica e da quello ke ho studiato so che viene inattivato il cromosoma X che non ha subito la traslocazione mentre resta attivo quello che ha subito la traslocazione (e quindi ha il gene per la distrofina interrotto) perchè questo X traslocato porta anche geni autosomici che devono rimanere attivi..per cui le cellule che inattivano l'x traslocato muoiono..di conseguenza si sviluppano solo cellule con X traslocato e quindi si sviluppa la distrofia di Duchenne anche nelle donne..
Ecco, è proprio quello che ho scritto io Il mio dubbio a questo punto è solo a livello "embriologico", nel senso che non credevo possibile che potesse svilupparsi un embrione se improvvisamente in media un'intera metà delle sue cellule non sopravvive allo stadio di blastocisti. Evidentemente l'embrione a quegli stadi è molto più duttile di quanto pensassi; oppure è immaginabile che n quei casi il processo di inattivazione subisca delle semplici fluttuazioni stocastiche per cui la percentuale di cellule che inattivano il cromosoma traslocato risulta irrilevante ai fini dello sviluppo..
sinceramente non mi ero posta il problema :) però tenderei a pensare che allo stadio di blastocisti le cellule della massa interna possono comunque proliferare e "rimpiazzare" così le cellule morte
Penso anche io! Sapevo si che la rimozione di un blastomero allo stadio di 8 cellule non comportava alcun difetto nello sviluppo seguente, comunque anche allo stadio di blastocisti le cellule della ICM sono comunque pluripotenti e la perdita di una loro percentuale magari ritarderà lo sviluppo ma non essendo ancora committed le cellule rimanenti probabilmente sono in grado di compensare facilmente per la perdita.