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luigi bertino
Nuovo Arrivato
3 Messaggi |
Inserito il - 13 marzo 2016 : 18:04:10
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Ciao ragazzi. In tutti i protocolli d'estrazione del DNA che conosco l'etanolo deve essere rigorosamente freddo, ma nessuno spiega perché. Secondo alcuni, le basse temperature faciliterebbero la formazione di bollicine dei gas disciolti nell'estratto cellulare ed esse trasporterebbero il DNA verso l'alto, dove si trova l'etanolo. Ma, non è forse vero che i soluti aeriformi si sciolgono meglio in solventi freddi, mentre quelli solidi si sciolgono meglio nei solventi caldi? Dunque, le basse temperature dovrebbero ostacolare la formazione di bollicine di gas, non favorirla. Fatto sta, comunque, che le bollicine con l'etanolo freddo si formano eccome. Solo non capisco come mai.
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Limpet
Nuovo Arrivato
Prov.: Roma
Città: Roma
83 Messaggi |
Inserito il - 31 marzo 2016 : 12:27:46
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Ciao Luigi,
L'etanolo freddo aiuta nella precipitazione in due modi:
L'alcool etilico permette il recupero degli acidi nucleici in forma solida dalla fase acquosa
inoltre
L'uso di temperature basse in generale accelera il processo e facilita la precipitazione dell'acido nucleico
a presto
Citazione: Messaggio inserito da luigi bertino
Ciao ragazzi. In tutti i protocolli d'estrazione del DNA che conosco l'etanolo deve essere rigorosamente freddo, ma nessuno spiega perché. Secondo alcuni, le basse temperature faciliterebbero la formazione di bollicine dei gas disciolti nell'estratto cellulare ed esse trasporterebbero il DNA verso l'alto, dove si trova l'etanolo. Ma, non è forse vero che i soluti aeriformi si sciolgono meglio in solventi freddi, mentre quelli solidi si sciolgono meglio nei solventi caldi? Dunque, le basse temperature dovrebbero ostacolare la formazione di bollicine di gas, non favorirla. Fatto sta, comunque, che le bollicine con l'etanolo freddo si formano eccome. Solo non capisco come mai.
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