Una domanda banale. Dopo aver estratto l'RNA ed aaverlo quantizzato, procedete sempre alla corsa dei campioni su gel oppure procedete direttamente alla fase di trascrizione inversa?
La quantificazione può darti un risultato non del tutto attendibile...magari l'RNA c'è ma è degradato! Lo devi correre sempre e verificare le tre bande
Io non sono cattiva...è che mi disegnano così... -Jessica Rabbit-
E' buona norma correre sempre l'RNA estratto su gel d'agarosio: oltre a verificare che sia in buono stato (nn degradato) è possibile anche verificare la quantizzazione...
Ossia...fatta la quantizzazione caricherai il volume necessario a vedre una banda di una data intensità...se la banda che osservi dopo la corse è diversa da quella attesa, vuol dire che la quantizzazione nn è stata precisa.
Inoltre, la quantizzazione nn ti permette di distinguere DNA da RNA (entrambi hanno massimo di assorbimento a lung d'onda 260nm)...qndi potresti aver sovrastimato l'estratto, perchè parte di quello quantizzato è DNA e NN RNA!!! Dalla corsa elettroforetica saresti in grado di distinguere i 2 diversi acidi nucleici e quindi accorgertene!
Mi sembrano buone ragioni per fare un'analisi elettroforetica del campione:) per qsto io lo faccio sempre!
se il campione di RNA estratto non viene corso in condizioni denaturanti (es. gel di formammide) l'indicazione che si ha (es. da una corsa su gel di agarosio) è decisamente approssimativa. Inoltre se il metodo di estrazione dell'RNA è standardizzato la degradazione non è mai un così grosso problema, almeno che non si lavori con trascritti presenti in bassissime concentrazioni. quello che veramente può fare la differenza tra diverse estrazioni di RNA è la concentrazione di impurità nel campione (sali e/o proteine)in quanto possono interferire con la reazione di retrotrascrizione. Le impurità possono però essere rilevate durante la quantificazione del campione con uno spettrofotometro (nanodrop o altro)
Noi andiamo direttamente alla quantificazione e quindi all'RT se si tratta di cellule, se invece sono tessuti diamo prima un'occhiata alla qualità dell'RNA mediante corsa con il Bioanalyzer dell'Agilent. Considera che il metodo sono anni che è standardizzato. Per vedere le contaminazioni usiamo kit commerciali, ma solo se abbiamo avuto problemi con quei campioni.
Volevo sapere per cortesia da chi utilizza il nanodrop per quantizzare gli acidi nucleici, se ha provato a quantizzare l' RNA e il corrispondente cDNA dopo RT e quali valori indicativi di concentrazione ha trovato. Grazie