L'eterocromatizzazione del cromosoma X consiste generalmente nel descrivere la sua inattivazione. Questo avviene casualmente in tutte le cellule somatiche (femminili chiaramente in quanto il maschio è emizigote almeno nell'uomo e mammiferi e drosofila). In ogni cellula uno dei cromosomi X esprime un gene chiamato Xist (in fase precoce dello sviluppo embrionale) che codificherebbe per un RNA capace di legarsi con parti del cromosoma X portando la sua inattivazione. L'eterocromatizzazione in se non è la causa dell'inattivazione ma è probabilmente un meccanismo di rinforzo dell'inattivazione. Inoltre il cromosoma inattivo si presenta molto più metilato rispetto al cromosoma attivo.
Poi in se l'eterocromatina è cromatina più condensata chiamata eterocromatina per distinguerla dalla cromatina che si colora meno intensamente
Ciao...il fenomeno si chiama lyonizzazione ed ha lo scopo di formare il corpo di barr cioè il complesso ribonucleoproteico...come dice antoni xic (regione pericentromerica) codifica per xist, un rna non codificante che ricopre in cis e "neutralizza" uno dei due cromosomi X...questo meccanismo serve alla compensazione genica delle dosi dell'X tra i sessi; di conseguenza il dna sarà metilato e gli istoni deacetilati questo è il fattor comune dell'inattivazione...ciao ciao
Volevo aggiungere che la X attiva è protetta dall'azione di molecole di RNA Xist dall'espressione di un trascritto complementare a Xist, che per questo è noto come Tsix. Inoltre è stato evidenziato che Xist sembra associarsi a regioni ricche di sequenze LINE, quasi che queste mediassero o regolassero il legame con il DNA, e a supporto di questo è stato osservato come nel topo, in cui l'inattivazione è completa (mentre nell'uomo alcune regioni restano attive anche nella X inattivata), l'abbondanza di sequenze LINE è decisamente maggiore. Ciao ciao!