Salve a tutti gli utenti del forum. Faccio il mio ingresso quì per la prima volta: non sono nè uno studente nè un ricercatore, ma mi appassionano e incuriosiscono molto le discussioni legate allla genetica e alla biologia. E questo perchè seguo molto le informazioni inerenti i test del DNA eseguiti sui reperti delle scene dei delitti.
Pensavo quindi che questo fosse il forum ideale per proporre un quesito riguardante le indagini scientifiche eseguite qualche anno fa per l'inchiesta sul delitto di via Poma (un caso che seguo da quando ebbe inizio).
Il quesito che pongo è il seguente:
se una ragazza, durante il mese di agosto, indossa un corpetto e un reggiseno (non lavati) che aveva adoperato già 3 giorni prima, durante un rapporto con un partner, è possibile che le tracce genetiche (di lui) prodottesi sui due indumenti durante quel rapporto restino ancora intatte sugli stessi a distanza di 72 ore? resistendo a tutta una serie di fattori climatici e di conservazione senza lavaggio?.
Spero che qualcuno possa darmi una mano. Grazie molte.
A distanza di soli 3 giorni qualunque traccia (sangue sperma peli epidermide forfora) può essere scovata (sempre che ci sia) senza alcuna difficoltà. Pensa che quando si è cominciato ad utilizzare il DNA per l'identificazione, si sono ripresi in mano casi vecchi anche di decine di anni.
le tracce di dna possono essere rilevate, certo più il tempo passa più diventa difficile farne un analisi, ma si può ritrovare dna su indumenti nn lavati anche dopo molto tempo...pensa che i casi che la scientifica si trova a dover risolvere a volte riportano sulle scene di un delitto per esempio anche dopo molto tempo
la degradazione del DNA non dipende tanto dall’età assoluta del campione quanto dalla velocità con cui tale campione è stato disidratato. La permanenza dell’acqua nel campione porta infatti ad una depurinazione del DNA con conseguente indebolimento della doppia elica.