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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:35:53
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Per me un po' meno.
Il genoma umano è il patrimonio genetico che caratterizza tutti gli esseri che vengono messi sotto questo nome
Il Genotipo è l'insieme dei geni di ogni individuo che attraverso l'RNA darà origine alle cellule.
Se è vero che il Genoma Umano non varia da svariate migliaia di anni, è anche vero che ogni genotipo è differente dall'altro (prova del DNA ecc.)
Domanda: in che modo i vari genotipi si differenziano, senza perdere le caratteristiche peculiari del genoma della sua specie?
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Dionysos
Moderatore
Città: Heidelberg
1913 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 15:51:20
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Quello a cui ti riferisci viene definito sotto il nome tecnico di 'polimorfismi'. Si tratta di forme (morph-) multiple (poli-) sotto le quali ciascun gene può presentarsi. A queste forme corrispondono diversi caratteri, indicati in genetica con il nome di 'alleli', che ci rendono diversi l'uno dall'altro pur condividendo lo stesso patrimonio genetico della specie umana.
Ho risposto alla tua domanda? |
Volere libera : questa é la vera dottrina della volontà e della libertà (F.W. Nietzsche)
Less Jim Morrison, more Sean Morrison!
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 16:04:31
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Si hai risposto perfettamente, ora però ci sono altre domande che scaturiscono:
- da quante migliaia di anni il genoma umano è invariato? - se la sequenza di lettere nel dna corrisponde a ca 3 miliardi di lettere, com'è possibile che ci siano solo 25000 geni? - se come ho letto in altro topic il colore di occhi o capelli si pensa che derivi dalla combinazione di 6 geni, non è possibile che anche altre caratteristiche di cui non conosciamo molto possano dipendere dalla combinazione di una serie di geni di cui non si conosce ancora l'esistenza?
mi viene in mente l'alfabeto, si possono comporre una serie infinita di parole, figuriamoci di frasi. Con una sequenza di 3 miliardi di lettere, che vengono suddivise in 25000 geni (conosciuti), quante parole e frasi possono venire fuori?
l'epigenetica agisce sul DNA senza modificarlo, dando origine ai fenotipi. Quante sono le caratteristiche del fenotipo che possono venire fuori da queste combinazioni? |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 17:18:44
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Ciao mylord, è parecchio che non scrivi!
Sarò puntiglioso, vediamo se riesco a farmi capire
Il genoma è invariato da... una generazione. Il genoma di mio padre e di mia madre è diverso dal mio, che è unico, e quelle piccole percentuali di differenza motivano il fatto che io sia diverso sia da mia madre che da mio padre. In ordini di grandezza più grandi, però, potrei dirti (opinione personale) che il genoma umano è "invariato" da quando esiste l'Homo sapiens, perché nella nostra specie non c'è stato ancora il tempo necessario per cambiare (ma visto quello che dicevo prima sulla generazione, questo discorso sembra un po' contraddittorio). La realtà è che il DNA di ogni individuo è cambiato rispetto alla generazione precedente perché esistono meccanismi di scambio e mescolamento dei geni che fanno in modo che non ci sia una molecola di DNA uguale all'altra in due individui diversi
Il filamento di DNA contiene moltissimi tratti che non codificano per alcuna proteina, questo DNA è ancora molto oscuro anche se qualche spiegazione a questo fatto è stata proposta. In pratica per se un gene sul DNA è lunga tot, quando si trasforma in proteina la sequenza aminoacidica di essa corrisponde ad una frazione molto piccola dell'originale filamento di DNA, e tra i geni stessi spesso c'è molto spazio inutilizzato per la sintesi proteica vera e propria.
Certo che è possibile! Nessuno si sogna di dire che la lunghezza delle gambe di una persona dipende da un unico gene, infatti.
In realtà l'alfabeto del DNA è composto da sole 4 lettere: A T G C. Combinandole a caso in triplette (ad esempio ACG o CAT...) si hanno 64 combinazioni, più che sufficienti per dare origine alle proteine di cui l'organismo ha bisogno. Fatte quelle, esse faranno il resto, e la differenza tra esse è di 3 o 4 ordini: sequenza aminoacidica (decisa dall'ordine delle triplette), strutture piatte o elicoidali, combinazioni di queste strutture e infine combinazioni di più molecole per farne una sola più grande.
Potenzialmente i tipi di fenotipo sono infiniti, ma mi sento di escludere tutti quelli che non sono compatibili con la vita e/o con la riproduzione
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 17:36:38
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Grazie sei stato esaustivo, come sospettavo ci sono ancora molte parti di DNA oscuri, certo che le lettere sono 4, però esiste in ogni DNA una sequenza di ben 3 miliardi di queste lettere che prese a spezzoni formano almeno 25000 geni (conosciuti). In quanto a fenotipi misono espresso male. Non intendo solamente le caratteristiche visibili, ma anche le potenzialità dei singoli organi come la velocità nel correre, non ti sarà sfuggito l'articolo apparso ieri sul corsera che parla appunto del fatto che un aborigeno 20000 anni fa correva probabilmente più veloce di Eusain bolt, un autentico fenomeno della corsa. Ebbene, mi chiedo quanto ci sia ancora dipotenzialità inespressa in queste performance, perchè se da 20000 anni a questa parte la velocità della corsa avesse proseguito nella sua crescita, a che velocità correrremmo oggi? e quanta resistenza fisica in più avremmo se non fosse intervenuta la civilizzazione? consideriamo che l'aborigeno non sapeva niente di biomeccanica, alimentazione, tecniche allenamento, per non parlae di chimica attraverso il doping. Come consideri questa evoluzione a U delle prestazioni umane? in pratica c'è stata una flessione di almeno 20000anni nella velocità umana, oggi bolt ci sta riportando su quei livelli. Se avessimo proseguito a vivere nelle condizione di cacciatore/raccoglitore, a che livello potremmo essere oggi? non so se la domanda è pertinente.
Infine, mi consigli un buon libro di genetica di base? cher possa leggere e comprendere pure io intendo. Lo sai che ho scritto un libro? mi piacerebbe avere un vosto parere, in fondo sono solo 126 pagine. |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 18:00:40
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Il fenotipo è qualunque cosa sia espressa dal genotipo, anche l'essere portatore di anemia falciforme è un fenotipo (che tra parentesi risulta vantaggioso nelle aree in cui esiste la malaria, perché dà resistenza), quindi sì, hai ragione, anche la velocità della corsa è almeno in parte condizionata dai geni.
Dove saremmo oggi? Difficile dirlo. A parte il fatto che se l'articolo suggerisce che poteva essere più veloce di Bolt, questo non vuol dire che lo fosse necessariamente, ma mettiamo pure che lo fosse. L'evoluzione funziona in modo da selezionare gli individui più adeguati all'ambiente, questo vuol dire che, visto che abbiamo "rallentato", il gene "Più Veloce di Bolt" (PVB - supponiamo che sia un unico gene) non era necessario. Indubbiamente un uomo delle caverne o comunque un preistorico, che veniva attaccato dagli animali e doveva cacciare con armi rudimentali era favorito nell'essere veloce, però poi abbiamo inventato l'agricoltura, poi la civilizzazione, poi l'industrializzazione e ora internet. A che serve PVB in un mondo in cui solo gli atleti corrono, e soprattutto l'ultimo arrivato degli atleti comunque è in grado di sopravvivere e riprodursi? Non c'è nessun vantaggio selettivo ad essere così veloci, quindi PVB potrà apparire solo sporadicamente, magari per qualche mutazione spontanea, e magari ce l'ha proprio Bolt. Per avere ancora PVB dovremmo vivere come allora, e forse non ci sarebbe nemmeno la conoscenza del doping, né tanto meno delle gare di velocità olimpioniche.
Sto leggendo in questi giorni "il gene egoista" (shame on me, lo leggo solo a 3 anni dalla laurea... che biologo che sono...) e parla appunto di evoluzione, credo che ti darebbe parecchi spunti su cui pensare. In generale, se vuoi approfondire il discorso di genetica ed evoluzione con testi comprensibili anche ai profani ti consiglio i libri di Dawkins (tra cui il gene egoista, il suo primo testo) e di Boncinelli. Che libro hai scritto tu? |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 18:19:09
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Sto leggendo in questi giorni "il gene egoista" (shame on me, lo leggo solo a 3 anni dalla laurea... che biologo che sono...) e parla appunto di evoluzione, credo che ti darebbe parecchi spunti su cui pensare. In generale, se vuoi approfondire il discorso di genetica ed evoluzione con testi comprensibili anche ai profani ti consiglio i libri di Dawkins (tra cui il gene egoista, il suo primo testo) e di Boncinelli. Che libro hai scritto tu?
già letto 4 libri di RD |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 18:22:11
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Innanzitutto bentornato Mylord! Vediamo se riesco ad aggiungere qualcosa che non sia stato detto, sto seguendo questa discussione da quando hai postato, ma tra un esperimento e l'altro non ho ancora fatto in tempo a rispondere.
A "cosa siano gli alleli" mi sembra che non sia stato ancora risposto: gli alleli sono forme alternative dello stesso gene (per una spiegazione più dettagliata ti rimando a questa discussione: http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=14252)
Poi le tue affermazioni sono giustissime: Citazione: - se la sequenza di lettere nel dna corrisponde a ca 3 miliardi di lettere, com'è possibile che ci siano solo 25000 geni?
Citazione: come sospettavo ci sono ancora molte parti di DNA oscuri, certo che le lettere sono 4, però esiste in ogni DNA una sequenza di ben 3 miliardi di queste lettere che prese a spezzoni formano almeno 25000 geni (conosciuti).
Però devi tener presente che non tutto il DNA codifica per geni, la risposta sta qui. Ci sono altre sequenze di DNA che hanno funzione regolatoria. Pensa che una volta il DNA non codificante veniva chiamato "DNA spazzatura" perché si pensava non servisse a niente, ora è chiaro che ricopre altre funzioni, una di queste è quella per codificare, anziché per mRNA (RNA messaggero) che poi codifica per proteine, per piccoli RNA i miRNA (micro RNA) questi non producono proteine ma vanno a regolare la sintesi di altre proteine codificate dagli mRNA.
Beh nel frattempo mentre rispondevo, tra varie interruzioni, ha fatto in tempo a rispondere anche Giuliano, quindi non continuo sulla questione dell'evoluzione a cui ha già ben risposto lui.
Per il libro di genetica cosa intendi? Uno divulgativo come quelli che ti ha consigliato Giuliano oppure un libro di testo? Se vuoi un libro di testo quello più consigliato è sempre il Russell che si intitola "Genetica" (trovi varie discussioni sul forum) Poi al massimo puoi sempre fare domande qui.
Spero le varie risposte siano state abbastanza esaurienti.
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zerhos
Utente Junior
Prov.: Pisa
Città: Pisa
421 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 18:22:18
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Citazione: Messaggio inserito da mylord
Grazie sei stato esaustivo, come sospettavo ci sono ancora molte parti di DNA oscuri, certo che le lettere sono 4, però esiste in ogni DNA una sequenza di ben 3 miliardi di queste lettere che prese a spezzoni formano almeno 25000 geni (conosciuti). In quanto a fenotipi misono espresso male. Non intendo solamente le caratteristiche visibili, ma anche le potenzialità dei singoli organi come la velocità nel correre, non ti sarà sfuggito l'articolo apparso ieri sul corsera che parla appunto del fatto che un aborigeno 20000 anni fa correva probabilmente più veloce di Eusain bolt, un autentico fenomeno della corsa. Ebbene, mi chiedo quanto ci sia ancora dipotenzialità inespressa in queste performance, perchè se da 20000 anni a questa parte la velocità della corsa avesse proseguito nella sua crescita, a che velocità correrremmo oggi? e quanta resistenza fisica in più avremmo se non fosse intervenuta la civilizzazione? consideriamo che l'aborigeno non sapeva niente di biomeccanica, alimentazione, tecniche allenamento, per non parlae di chimica attraverso il doping. Come consideri questa evoluzione a U delle prestazioni umane? in pratica c'è stata una flessione di almeno 20000anni nella velocità umana, oggi bolt ci sta riportando su quei livelli. Se avessimo proseguito a vivere nelle condizione di cacciatore/raccoglitore, a che livello potremmo essere oggi? non so se la domanda è pertinente.
Infine, mi consigli un buon libro di genetica di base? cher possa leggere e comprendere pure io intendo. Lo sai che ho scritto un libro? mi piacerebbe avere un vosto parere, in fondo sono solo 126 pagine.
no,attenzione,quello che dici te è in parte sbagliato, va contro il vero significato della parola evoluzione.che MAI e poi MAI va inteso come continuo miglioramento,ma SEMPRE come un continuo ADATTAMENTO! il fatto che un aborigeno 20000 corresse velocissimo,non significa che ,se noi nn avessimo inventato la tecnologia,oggi correremmo il doppio più veloce!anzi dato che 20000 anni mi sembrano un po pochi per i tempi riciesti dall evoluzione,direi che oggi noi potremmo correre a quella stessa velocità,ma dal moment che nn è più una cosa indispensabile la stiamo perdendo ma che signfica la stiamo perdendo in termini molecolari?! facciamo conto che il fatto di correre velocissimi sia dovuto all azione del gene x,l'aborigeno 20000 anni fa se nn avesse corso così veloce,probabilmente sarebbe stato sbranato dalle bestie o avrebbe ottenuto scarsi bottini di caccia,quindi se fosse nato con un x mutato,e quindi nn poteva raggiungere quelle velocità,sarebbe morto.il risultato è che andavano avanti(nel tempo) solo quegli aborigeni con l x sano,perchè gli permetteva di sopravvivere.Arriva la "tecnologia",l uomo nn ha più bisogno di cacciare e nn è più cacciato,se a questo punto nascono individui con l'x mutato,continueranno a vivere,trasmetteranno progenie e magari nn accuseranno mai questa mancanza,perchè la corsa veloce nn è più qualcosa di indispensabile.Il risultato finale è che nel corso dei millenni la popolazione homo sapiens tenederà,attravers accumulo di mutazioni sul gene x,a escluderlo,esso verrà perso o acquisterà una nuova funzione nel corso dei millenni....chi può saperlo quale sarà il suo triste destino :( ora l esempio che ti ho fatto,nn è proprio una dinamica esatta di ciò che(si crede) avviene,è solo per cercar di farti capire un po come stanno le cose.
lol,mentre rispondevo io avete postato almeno in 3,questo fa del mio post un itervento inutile
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"l'unica differenza tra me e un pazzo è che io non sono pazzo!" Salvador.Dalì
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 15 ottobre 2009 : 18:46:45
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Citazione: Messaggio inserito da zerhos lol,mentre rispondevo io avete postato almeno in 3,questo fa del mio post un itervento inutile
Beh mentre cercavo di rispondere io hanno postato in 5-6 ... comunque nessun intervento è mai inutile! |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 01:24:14
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Grazie a tutti innanzitutto, comincio dall'ultimo intervento. Mi sono letto la versione integrale de l'origine della specie, e so benissimo che la gallina per esempio non vola più perchè non ne aveva più bisogno, ma noi non siamo galline, e una volta raggiunta una caratteristica dovremmo trovare il modo per impiegarla in modo produttivo. Come potremmo oggi sfruttare la velocità delle gambe? magari correndo a 50 km/h, o spingendo a tale velocità una bicicletta per quelli che sono i normali spostamenti quodidiani in città, avremmo risolto l'inqujinamento nelle grandi città e non solo. Per fortuna proprio Bolt di dice che quel gene ce l'abbiamo ancora tutto ben presente e gli ottantenni che corrono le maratone ci testimoniano quanto sia importante l'attività fisica anche per la nostra vita quotidiana, io per es. da anni cerco di spostarmi per Milano solo in bicicletta nonostante il traffico ed i pericoli, ed oggi ho un'efficienza muscolare del mio apparato inferiore nettamente migliore, a tal punto che dopo 7 anni che non correvo, sui 5 km alla deejay five ho corso in 19 minuti, un tempo spaventoso per chi aveva solo 3 mesi di allenamento specifico sulle spalle, e nell'allenamento successivo, una settimana dopo, sono riuscito a correre 8 km quasi allo stesso ritmo. Credo proprio che il gene della velocità sia ancora ben presente e che tornerà come se non migliore di quello dell'aborigeno di 20000 anni fa.
Su richard dawkins mi son letto
il gene egoista, il fenotipo esteso, orologiaio cieco (il più bello) e l'illusione di dio, inoltre ho visto tutti i suoi documentari presenti sulla rete. E' un grande personaggio, una mente lucidissima, un grande uomo dei nostri tempi, questi sono gli esempi, non certi cialtroni che vengono esaltati.
Sulla parte di dna OSCURA, non ho capito a cosa servono le funzioni di regolazione. Le proteine servono a sintetizzare le cellule, quindi a creare i tessuti, le altre parti potrebbero servire a costruirle secondo una diversa formulazione molecolare? avrebbero in sè delle capacità di dare all'organismo delle proprietà di cui oggi non siamo per nulla a conoscenza?
Avendo letto i libri di Richard Dawkins vorrei passare a qualcosa di più tecnico, quel libro di testo suggeritomi farebbe al caso mio? |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 09:06:18
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58 euro di listino, 48 scontato dal sito che hai visto tu sono... un botto? Prova a comprare l'Alberts di biologia cellulare (che tra parentesi ti dà assolutamente tutte le informazioni della biologia non ecologica, è praticamente un libro-riassunto dei 5 anni di università, eccezion fatta per botanica, zoologia ed ecologia): 150 euro di listino! Io personalmente non ho mai letto il Russell (corretto, grazie GFPina), ma se lo sponsorizza GFPina tendo a fidarmi :-)
Comunque, vediamo di rispondere.
Citazione: Messaggio inserito da mylord
Sulla parte di dna OSCURA, non ho capito a cosa servono le funzioni di regolazione. Le proteine servono a sintetizzare le cellule, quindi a creare i tessuti, le altre parti potrebbero servire a costruirle secondo una diversa formulazione molecolare? avrebbero in sè delle capacità di dare all'organismo delle proprietà di cui oggi non siamo per nulla a conoscenza?
Che le proteine servano a creare cellule è un discorso talmente border line che ci si potrebbe discutere per mesi e su 10 persone arrivare a 10 conclusioni diverse, quindi cominciamo dalla base. Le proteine hanno molte funzioni, alcune possono essere strutturali (la cellula sintetizza proteine che faranno da scheletro a se stessa oppure da impalcatura esterna per il tessuto), altre possono essere enzimi (cioè molecole capaci di accelerare una data reazione chimica), altre possono essere regolatorie (quindi attivare o disattivare, in modi diversi, alcune funzioni cellulari). A mio parere non sono le proteine che fanno i tessuti, ma le cellule dei tessuti che fanno le proteine di cui hanno bisogno per essere quei tessuti, anche se sembra in effetti un cane che si morde la coda. Comunque, quelle che ci interessano ora sono quelle regolatorie, esse hanno la capacità, interagendo con qualche substrato, di attivare o disattivate una data funzione cellulare. Molte proteine interagiscono con il DNA, e l'interazione tra DNA non codificante e proteine porta spesso a sintetizzare delle proteine partendo da uno stampo di DNA lontano da dove è avvenuta l'interazione. Oppure può accadere il contrario, ovvero che quando una proteina (o più) lega una sequenza di DNA, lontano si disattiverà la sintesi di una proteina. Questo si intende per regione regolatoria del DNA, anche se non c'è dubbio che ci siano proteine già conosciute che potrebbero avere funzioni ulteriori e ad oggi sconosciute, per questo esiste la ricerca.
Infine, mi spiace deluderti, ma sì, siamo galline. Esistono solo due modi per selezionare una caratteristica così specifica come la velocità di corsa (salvo interventi chimici di dubbia salubrità) e fare in modo che si diffonda in tutta la popolazione: incroci selettivi, quindi facendo accoppiare gli individui più prestanti ed evitando che si possano accoppiare gli altri, ed eliminare fisicamente gli individui inadatti prima che si possano riprodurre. Finché ci sarà la possibilità di scegliere tra correre o non correre e da questa scelta non dipenderà la capacità di riproduzione, non sarà possibile un'evoluzione (in senso popolare) verso la corsa. Senza considerare poi che ogni persona porta due alleli dello stesso gene e, sempre supponendo che sia un unico gene PVB, nell'individuo che porta sia PVB che pvb (ovvero quello che non fa correre più veloce di Bolt) sarà comunque veloce, quindi si potrà riprodurre, quindi tramsetterà alla progenie anche pvb oltre che PVB, quindi la versione lenta di PVB continuerà ad esistere. Ci avevano provato alcuni a fare una selezione del genere su altri individui, ma devi capire che negli anni '30 dello scorso secolo le conoscenze genetiche non erano così sviluppate (e la razza Ariana non esiste, perché non esistono le razze) |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 09:42:55
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Citazione: Messaggio inserito da Giuliano652
Per inciso, non si deve confondere l'evoluzione con l'adattamento. Tu ti sei allenato in bicicletta, non sei evoluto ma ti sei adattato alle nuove condizioni. L'evoluzione non passerà la forza delle tue gambe ai tuoi figli, perché questa è una caratteristica acquisita, ma magari la loro lunghezza, starà a loro poi allenarsi
Non volevo in nessun modo riprendere la teoria di lamarque. Lo studio delle prestazioni umane nella corsa mi sembra però proprio il passo da me suggerito: prendere coscienza dei nostri limiti attuali e studiare dei metodi per migliorarli. Sono convinto che l'adattamento a spostarmi in bicicletta sia possibile unicamente se già predisposto, è il conoscere questo limite che mi spinge a pensare di ulteriori miglioramenti, anche sensibili. E delle regolazioni del cervello per riuscire a spingere queste prestazioni ulteriormente cosa ne dici? ascoltando recentemente un'intervista alla Montalcini mi pare che molte si stiano indirizzando proprio allo studio del cervello per capire molte funzioni umane. |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 10:57:41
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Rispondo per le parti che mi riguardano, sul gene PVB e tutto il discorso fatto concordo con Giuliano.
Citazione: Messaggio inserito da mylord
http://www.ltu.pisa.it/schede/87959289.htm
Intendi questo di Russel? caspita costa un botto!!!!!!!!!!!!!
Non esattamente, esistono varie versioni di questo libro, la versione originale era "Genetica" (quella che ho io e che è stata adottata per anni nelle Università) ora questa non è più disponibile ed è stata sostituita da "iGenetica" che "credo" sia la stessa cosa (purtroppo non essendo in Italia non ho mai avuto la possibilità di entrare in una libreria e confrontarli, anche se la cosa mi incuriosisce!). Infine quello che hai indicato tu è "iGenetica Fondamenti" che è una versione ridotta e "semplificata" (?) del libro, forse in effetti può essere più adatto. Ripeto che però io ho avuto tra le mani solo la versione originale ed è molto ben fatta. In ogni caso se guardi in queste discussioni se ne è parlato un po': http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=12273 http://www.molecularlab.it/forum/topic.asp?TOPIC_ID=14401 magari ti possono essere utili.
Qua fatemi fare un piccolo inciso: Russell ha 2 L!!! (assolutamente non riferito a te mylord, ma come puoi vedere anche in altre discussioni tutti tralasciano sempre la seconda L)
Come te la cavi con l'Inglese? Perché una possibilità è quella di leggerti il Griffiths, "Modern Genetic Analysis" che è completamente disponibile sul sito NCBI nella sezione books: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?rid=mga.TOC solo che non è proprio facilissimo sfogliare i libri da li! Anche di questo trovi la versione cartacea (in Italiano) ma dallo stesso sito dove hai trovato il Russell è ben più costoso: http://www.ltu.pisa.it/schede/80817590.htm (EDIT: scusa in realtà quello che trovi anche su NCBI è questo:GENETICA MODERNA)
Riguardo la funzione "regolatoria del DNA" io non mi riferivo al fatto che dice Giuliano che esistono proteine con funzione regolatoria, discorso giustissimo, ma io intendevo funzione di altri tratti di DNA che non codificano per proteine. Mi rendo conto che cercando di semplificarti la cosa alla fine non sono risultata affatto chiara, ma mi riprometto di cercare di spiegarti la questione meglio e cercando di farlo in termini semplici, al più presto. Ora devo scappare.
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 12:00:46
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Con l'inglese me la cavo bene, ma da quel sito è un po' dispersiva la ricerca degli argomenti. Se come viene suggerito viene selezionato un singolo argomento, il risultato sono 5 argomenti diversi e non si capisce quale sia quello giusto. |
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 12:07:03
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In definitiva il mio punto è: con le caratteristiche che già possediamo oggi, e che conosciamo se non in parte, quante altre ose ci potremmo fare? Io ho voglia di scoprire quali limiti già oggi sono superabili, e lo sono TANTI, di questo non ho alcun dubbio. CQuesta convinzione mi venne guarendo da un periodo di infortuni, vedendo come il mio organismo aveva reagito magnificamente bene ad alcune sollecitazioni. Credevo fosse dovuto alla pratica dello yoga, palle, sto cercando una spiegazione da 10 anni, da allora mi sono anche inventato un lavoro in proprio credendo che potesse aiutarmi a liberare delle energie, altre palle clamorose. La verità è che mi sono sentito qualcosa di magico dentro e non ci ho capito niente non ho capito perchè e per come, e non riesco a darmi pace, perchè dopo aver vissuto delle sensazioni simili tutto il resto mi sembra un banalissimo ed insoddisfacente surrogato. Come posso spiegare la sensazione che si prova a fare la spaccata sia laterale che frontale, venendo da un'operazione di ernia al disco? come posso spiegare la sensazione che si prova a fare un'apnea statica di quasi 5 minuti senza allenarmi in quel senso? ai tempi il record mondiale era di ca. 8 minuti. Oggi è stato spostato in avanti di brutto ma con l'ausilio di nuove tecniche. Io ho provato sulla mia pelle di poter del tutto involontariamente superare dei limiti mai immaginati, ma soprattutto di sentirmi dentro l'energia per arrivare ben oltre. IL guaio è che senza la conoscenza, arrivi ad un limite e lì ti fermi. MA potrei citare altre cose come un miglioramento della vista incredibile in quel periodo, leggevo tutto perfettamente senza occhiali, cosa che non facevo da almeno 10 anni. Ci sono dei meccanismi cerebrali o dove diavolo si trovano che possono veramente farti fare dei salti generazionali, sensazionali chiamateli come vi pare. Anche la deejay five in 19 minuti non è male dopo 7 anni di inattività alla corsa, soprattutto dopo pocchissimo e frammentario allenamento. Tuttavia devo queste sensazioni anche alla lettura di un libro AUTOBIOGRAFIA DI UNO YOGHI che descrive alcuni miracoli di guru indiani, e spiega attraverso la meccanica quantistica come la materia in realtà sia energia e che, secondo questa teoria, l'energia viene tenuta assieme dalla forza mentale. Non dice esattamente questo ma è per far capire il senso del libro. Io qualcosa che appare magico perchè non lo conosciamo da allora non ho mai smesso di sentirlo e provarlo ripetutamente, salvo deprimermi ed esaltarmi ad intervalli irregolari. Quello che ho scritto nel mio libro è un tentativo di spiegazione alle sensazioni nate 10 anni prima, e devo anche dire che tutti i testi di divulgazione scientifica, nonchè i testi di psicologia, hanno fino ad oggi confortato la mia tesi. Inoltre ho trovato conforto nella teoria dell'economia partecipativa. Da solo sono arrivato fino ad un certo punto a cercare di spiegare queste sensazioni, oltre non ci riesco, perchè l'umanità è un problema troppo vasto per cercare di risolvere da solo tutti i problemi di un singolo. Quello che non ho capito della biologia o della neurofisiologia è se sta cercando di misurare le potenzialità umane già presenti oggi nel nostro DNA, o anche se solo crede che ve ne siano di SPECIALI. Come la sorpresa nel sapere che nella preistoria correvano tutti come dei missili: MA ALLORA LO SIAMO ANCORA OGGI? con adeguata preparazione fisica e mentale, possiamo riuscire a riprodurre quelle prestazioni? il che non vuole essere solo una ricerca di mera sensazionalità, quello che mi preme sapere è se già oggi in teoria l'uomo è in grado di guarire da solo dalla maggior parte delle malattie. Almeno questa è la mia idea, la mia sensazione, e forse anche il mio credo. Non so da dove lo prendo, ma ci credo. |
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GFPina
Moderatore
Città: Milano
8408 Messaggi |
Inserito il - 16 ottobre 2009 : 20:56:48
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Scusa mylord ma è stata una giornata abbastanza impegnativa e non sono riuscita a risponderti.
Innanzitutto riguardo al libro:
Citazione: Messaggio inserito da mylord
Con l'inglese me la cavo bene, ma da quel sito è un po' dispersiva la ricerca degli argomenti. Se come viene suggerito viene selezionato un singolo argomento, il risultato sono 5 argomenti diversi e non si capisce quale sia quello giusto.
Ti dicevo che è un po' laborioso in effetti, ma il modo è questo: - vai sull'indice (pagina che ti avevo linkato, ma te la rimetto: http://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/bv.fcgi?call=bv.View..ShowTOC&rid=mga.TOC&depth=10) devi assicurati di aver selezionato "Full contents" - prendi i titoli dei sottocapitoli e gli fai cercare quelli, così accedi alle varie parti del libro basta che lo fai in ordine ed è come se sfogliassi il libro. Ad es. il cap.1 è:
1. Genetics and the Organism
Introduction
Genetics and Human Affairs
Genetics and Biology
Genetics begins with Variation
Experimental Genetics
Summary
Concept Map Facendo cercare il primo sottocapitolo: "Introduction" (troverai ovvimente anche tutti quelli degli altri capitoli) avrai un elenco e da questo selezioni quello giusto: Introduction Modern Genetic Analysis -> Genetics and the Organism e ti compare il sottocapitolo. Si è molto laborioso, ma almeno puoi guardarti qualcosa che ti interessa e come libro di genetica non è affatto male.
Riguardo alle funzioni regolatorie del DNA ancora non ho molto tempo di scrivere, ti cito brevemente due cose: 1) i telomeri (per cui recentemente è stato assegnato il nobel) e puoi leggerti ad es. questa notizia: SALUTE: GENETISTA, IL NOBEL RIABILITA IL DNA SPAZZATURA 2) i microRNA di cui ti parlavo prima tieni presente che quello che ti insegnano è sempre: il DNA codifica per l'RNA che codifica per le proteine questo è vero, ma ci sono come ti dicevo parti di DNA che non fanno questo. Ad es. appunto parti di DNA codificano per questi piccoli RNA i quali non servono per formare proteine, ma regolano la "produzione" delle proteine. Sono in fatti capaci di legarsi all'RNA e bloccare la sintesi di proteine, in questo senso hanno una funzione regolatoria. C'era anche una news un bel po' di tempo fa su questo sito: http://www.molecularlab.it/news/view.asp?n=2360 ti metto anche un immagine (scusa non ne ho trovata una più semplice!)
se guardi l'ultimo pezzo in fondo (Translational repression e mRNA degradation) sono i due modi con cui questi piccoli RNA interagiscono con l'mRNA e "regolano" la sintesi delle proteine.
Spero di essere stata abbastanza semplice e chiara.
Riguardo al discorso che hai fatto nel tuo ultimo intervento volevo solo farti presente che quello che dici ha un senso, molte cose non sono ancora spiegabili ma sicuramente un effetto importante ce l'hanno gli ormoni, detta proprio in parole molto povere questi vengono prodotti grazie a stimoli derivanti dal cervello e vanno a regolare i vari organi. Peccato non ci sia in questi giorni il nostro esperto del campo che sicuramente saprebbe spiegarti molto meglio questi concetti.
Spero però un piccolo aiuto di avertelo dato.
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mylord
Utente Junior
Prov.: Mantova
Città: Mantova
320 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2009 : 16:53:08
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Anni fa mi era venuto il trip di iscrivermi a biologia per ricercare prove di una mia teoria, ma poi mi sono reso conto che avrei solo finito per sprofondarla in quella materia affascinantissima, che tuttavia non è in grado di spiegare tante cose. La neurofisiologia pure è una materia molto interessante, ma certi impulsi da dove vengono? A mio avviso le teorie di Bruce Lipton per certi aspetti sono molto interessanti, ma non sufficientemente coltivate dalla comunità scientifica internazionale. C'è una sola branca della scienza che ne fa uso, ed è quella che fa riferimento alla PNL. La PNL anch'essa di per sè è uno studio molto interessante sui comportamenti umani, però è troppo superficiale, rimanda tutto a quello che noi in teoria vogliamo in un determinato momento, ai cosiddetti PENSIERI POSITIVI. Se è vero che sono quelli che ci fanno fare le cose migliori, non è detto che si possano attivare coem un interruttore. La situazione è decisamente più complessa di come la pone la PNL. Tuttavia come base di partenza non è male. Solo che dopo aver dimostrato a me stesso quello che può o non può fare una certa scienza, non so più da che parte dirigermi. Mi verrà in mente qualcosa. Nel frattempo vi saluto e vi ringrazio per l'attenzione, tornerò per farvi domande specifiche. |
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