Buongiorno. Sto studiando per l'esame di genetica, ma c'è un punto della parte della tecnologia del DNA che non ho ben capito: il Southern blotting. Diciamo che voglio studiare un determinato gene: per farlo ho bisogno di amplificarlo, per cui lo inserisco in un vettore e trasformo i batteri. A questo punto analizzo le colonie e prelevo quelle che hanno quelle caratteristiche che mi pernettono di riconoscere l'avvenuta trasfomazione con il vettore contenente il mio gene di interesse. A questo punto di cosa me ne faccio del Southern Blotting? La procedura l'ho capita, ma quello che non ho afferrato è l'uso che me ne posso fare nel mio caso
Il southern blot è una tecnica ormai in disuso (io non l'ho mai vista). Serviva a identificare uno specifico gene (fra tanti) con una sonda (di solito radioattiva). Oggi si usa la PCR, è più facile, veloce, versatile e non radioattiva.
Quello che stai descrivengo mi sembra il clonaggio di un gene...e il southern blot mi sembra completamente fuori luogo, quindi non ti so dire di più. Di solito il clonaggio finisce con una digestione diagnostica o un sequenziamento per dimostrare che il clonaggio è corretto.