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omega3
Nuovo Arrivato
38 Messaggi |
Inserito il - 06 settembre 2009 : 16:37:37
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Su un libro che riguarda le tecniche di colture in vitro, ho letto che la produzione di callo è utilizzata ormai solo ai fini di studio, si preferiscono altre metodiche (micropropagazione) che non comportino instabilità genetica.
Se non ho capito male, nelle colture di callo si prende una parte qualsiasi della pianta (chiamata espianto) e con un rapporto 1:1 di Citochinine/Auxine si inducono le cellule che compongono questo tessuno a moltiplicarsi. Otterrò quindi una grande massa amorfa chiamata galla
Adesso posso frammentare questa massa in varie parti, ognuna delle quali,tramite rapporti differenti di Citochinine/Auxine, possono formare radici e germogli, e trasferiti su un terreno di coltura.
Adesso mi chiedo: dov'è l'instabilità?
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miri6
Nuovo Arrivato
Città: Milano
12 Messaggi |
Inserito il - 07 settembre 2009 : 00:29:06
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E' passato un po' di tempo da quanto ho studiato queste cose quindi non so i dettagli specifici, comunque in generale si ha una instabilità genomica dovuta al fatto che le cellule dell'espianto (generalmente da foglia) subiscono un processo che le porta a tornare in un certo senso meristematiche e quindi in grado di dare origine a diverse cellule...ovviamente questo processo comporta un riarrangiamento genico notevole e uno stress che è all'origine dell'instabilità. In genere si ottengono poi piante che non possono formare frutti, piuttosto che avere altri fenotipi non normali.
Spero di essere stata d'aiuto! =) |
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lucibe
Nuovo Arrivato
4 Messaggi |
Inserito il - 29 settembre 2009 : 00:01:03
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Ciao, volevo chiedere a omaga tre il nome del libro dove ha letto di questo argomento. mi interessa per un discorso che stò affrontando nella tesi.grazie |
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