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gringoire
Nuovo Arrivato
Prov.: Gorizia
Città: Gorizia
4 Messaggi |
Inserito il - 26 marzo 2008 : 18:29:04
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Ciao a tutti.... spero che mi possiate aiutare perchè proprio non so dove sbattere la testa. Magari è una cavolata ma proprio non ci arrivo Sto preparando l'esame di Metodologie Biochimiche (modulo di Biochimica 2) e c'è una domanda a cui proprio non so rispondere che è:
A COSA E' DOVUTA L'ALTA RISOLUZIONE NELLE TECNICHE HPLC E FPLC? DESCRIVERE LE CARATTERISTICHE GENERALI
Ho provato a cercare dappertutto e sui libri non trovo niente... internet lasciamo perdere. Sapreste aiutarmi? Grazie mille in anticipo!
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123Vale
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57 Messaggi |
Inserito il - 01 aprile 2008 : 09:27:48
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Ciao! HPLC sta per High Performance Liquid Cromatography già nel nome viene evidenziata la caratteristica della tecnica, la sua "alta prestazione" intesa come un 'elevata risoluzione ossia grande capacità di separare diverse proteine all'interno di una miscela di analiti. Tutta la struttura di un HPLC è in alluminio e deve essere perfettamente sigillata perchè all'interno dei tubi dopo aver caricato si viene a sviluppare una pressione che va dalle 20 alle 40 atm e se non ci fosse tutto sigillato, la miscela che hai caricato schizerebbe tutta fuori. L'alta risoluzione rispetto le normali tecniche sta nel fatto che: 1)lavori comunque in fase liquida e perciò non hai il problema come nella gas cromatografia dove hai un'alta risoluzione, ma devi mandare il preparato in fase gassosa e lo perdi.La risoluzione dell'HPLC sta sui 50.000-70.000 piatti teorici. 2)la velocità di flusso con cui applichi il campione è più elevata rispetto le normali cromatografie(esclusione molecolare, interazione idrofobica, etc) se non ricordo male la velocità di flusso è intorno a 0,5 ml al sec, mentre per le altre tecniche non puoi superare gli o,3-0,4 ml al min sennò rischi che la tua fase fissa si rovini. 3)all'interno della colonna cromatografica vi è la tua fase fissa, ora la risoluzione aumenta notevolmente a seconda della fase fissa che metti e della grandezza delle sue particelle. Ricorda che le particelle costituiscono la tua fase fissa e in relazione a quanto detto prima è ovvio che caricando con una certa velocità di flusso ed essendoci le particelle dentro si viene a sviluppare una certa pressione...ecco il perchè della struttura completamente sigillata e controllata da valvole. 4)come per una qualsiasi tecnica cromatografica il tampone può aiutare la separazione della miscela di analiti, il tampone lo puoi applicare: senza gradiente, con gradiente "manuale"ossia controllato da te oppure tramite software particolari.
La differenza tra la HPLC e la FPLC( Fast Protein Liquid Cromatography) sta nel fatto che la HPLC non la puoi usare per tutte le proteine, sopratutto quelle che hanno attività biologica( enzimi) possono essere denaturate dalla presenza di ioni metallici( capisci bene non puoi lavorare con una struttura in alluminio!!!) perciò con la FPLC il meccanismo è identico alla HPLC, magari ti permette una risoluzione minore, ma la sua struttura in teflon ti permette di non arrecare danni ai tuoi enzimi in miscela.
Questo è quello che mi ricordo senza quaderno, perchè ho dato circa un mese fa l'esame di metodologie biochimiche e ora il quaderno l'ho prestato ad un collega, ma se ti servono altre informazioni...chiedi pure. Ciao
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gringoire
Nuovo Arrivato
Prov.: Gorizia
Città: Gorizia
4 Messaggi |
Inserito il - 08 aprile 2008 : 16:31:03
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Grazie mille molto gentile! Finalmente ho capito! Ollè! Grazie Ancora! |
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Rosy85
Utente Junior
234 Messaggi |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 12:02:43
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salveeee Ormai sto diventando una specialista nell'intrufolarmi in discussioni altrui Anche io ho dei dubbi su HPLC e FPLC Ma in particolare non ho ben capito il principio di funzionamento della seconda. A lezione abbiamo parlato di "particelle (di sintesi) monodisperse che non generano retropressione"... Scusate ma non capisco che siano le particelle monodisperse... Per quanto riguarda la retropressione, non sono certa di aver capito il concetto: sarebbe una specie di "resistenza" che il supporto della colonna oppone? Sarò grata a chiunque vorrà aiutarmi |
Nasce, cresce e poi finisce. Per quanto triste è la legge universale. Ciò che è stato nn tornerà. Il massimo che puoi fare è sperare che quello che sarà, sia meglio. Nessun rimorso nè rimpianto, è inutile. Carpe diem: panta rei |
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Rosy85
Utente Junior
234 Messaggi |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 12:34:17
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Rettifica: ho trovato che particelle monodisperse significa sono quelle i cui diamtri cadono in un ristretto range di valori. Quindi cambio la domanda: come questo influenza la retropressione? Grazie ancora |
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Crystal85
Nuovo Arrivato
11 Messaggi |
Inserito il - 15 luglio 2008 : 23:26:15
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ci ho lavorato molto con l'HPLC durante il mio tirocinio della triennale e devo dire che è veramente noioso, in più ci dava sempre problemi la colonna che era un po usurata, ma cambiarla costa tantissimo. |
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Marimi
Nuovo Arrivato
2 Messaggi |
Inserito il - 16 aprile 2014 : 22:40:20
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Ciao a tutti, sono una neo iscritta e anche io devo sostenere l'esame di metodologie biochimiche. Scrivo in questa sezione perche' ho un dubbio sui supporti/matrici utilizzati nell'HPLC. Il libro dice: Sono disponibili tre tipi di materiale di supporto, che si basano su una struttura rigida solida (in contrapposizione a quella gelatinosa)e questi sono:
-Supporti microporosi
-Supporti pellicolari
-Fasi legate
Non ho capito se: - queste sono matrici utilizzate solo nell'HPLC? - queste matrici hanno un tipo di struttura diverso rispetto alle matrici nell'LPLC ma sempre realizzate con materiali come la silice, l'agarosio, ecc...?
Grazie.
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