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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 07:42:38
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Detto che mi sono laureato oltre 15 anni fa, ai miei tempi il voto di laurea serviva per tutto. All'università c'erano i dipartimenti che contavano (= quelli i cui docenti avevano disponibilità di dottorati e borse di studio) e i gruppi che "non contavano". I gruppi che contavano prima di accettare un allievo interno valutavano sia la votazione che il numero di anni di corso (persona fuori corso = persona che << se la prende comoda >>, quiindi inadatto a sostenere un interanto in un laboratorio in cui si lavora duro e hai al massimo dhe settimane per dare un esame - mi rifierisco agli esami delle lauree a ciclo univo tipo biochimica = tutto lo Stryer). L'università fa selezione, purtroppo c'è la raccmandazione e soprattutto l'utilizzo come "retribuzione" di incarichi di insegnamento, dottorati o specializzazioni Esempio: l'allevo interno si laurea, non sono disponibili borse di studio, il direttore di reparto gli affida un insegnamento (come forma di pagamento perchè lui rimanga a lavorare lì). Peccato che quell'insegnamento, teoricamente, sia attribuito mediante concorso pubblico. Stesso discorso per l'ingresso ai corsi di dottorato e specializzaizone. Tutti gli studenti sanno che se concorrono ad un posto di dottorato in cui vi è in lizza un alleievo interno al reparto il dottorato è assegnato. STutto il sistema universitario (e non solo universitario) è basato su una facciata fgormale di "assioluta legalità" (il primario non "sceglie" il laureato specialista da assumere all'ass, fa un concorso che lo seleziona, è il "concorso" non il primario che "sceglie" lo specialista da assumere) ma su una sostanza di assoluta, dittatoriale, baronale, scelta sostnaziale del primario o del docente universitario. Tanto + che non si dice: "quel reparto ha i dottorati", ma "quyel professore ha il dottorato" perchè è implicito che è il docente e non il concorso che ti assegna il dottorato (o la specializzaizone). E' la doppia morale italiana: uficialmente siamo più rispettosi delle leggi dei tedechi (perfino le matite ai corncorsi sono identiche perchè non vi il rischio di brogli) poi si fa vincere l'allevo intenro semplicemnte mettendo a concororso prove teoriche e pratiche (seconda e terza prova) che hanno come oggetto ciò che lui ha fatto in laboratorio fino alla sera prima. Argomenti talmente iperspecifici che solo lui può conoscere. Volilà: fatto la legge trovato l'inganno. Il fatto che gli incarishi di insegnamento siano utilizzati come forma "indiretta" di pagamento impedisce che molti laureati (e potenziali ottimi docenti) possono svolgere un lavoro adeguato al loto titolo di studio (anche solo per alcuni anni). Il problema dell'italia più che la raccomandazione è un sistema che si regge sul meccanismo della "compensazione", mi lavori un anno gratis e ti dò il dottorato, rimani in lavoratorio a lavorare gratis al mattino e ti affido l'incarico di insegnamento. Con dipendenti pubblici che gestiscono risorse pubbliche come fossero risorse assolutamente personali, senza nessun controllo di efficienza (il professore può assegnare un dottorato alla figlia del comandante della Guardia di Finanza - garantendsoi il lavoro nero a vita - tanto, anche se le pubblicazioni del reparto calano i soldi li riceverà comunque e il posto lo manterrà a vita). Si vuole porre fine al sistema? I dipartimenti unversitari che non hanno un adegguato numero di pubblicazioni non ricevono più nè fordni per la ricerca, nè dottorati, nè borse di studio. In 1 amnno eliminiamo le raccomandazioni, le compensazioni e i clienteslismi. Un principio semplice: chi non rende chiude e perde il alvoro (compresi i professori univversitari). |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 08:30:14
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Citazione: Un principio semplice: chi non rende chiude e perde il alvoro (compresi i professori univversitari).
Sono d'accordissimo con te. In teoria.
In pratica: non hai soldi per fare ricerca -> non puoi fare gli esperimenti in modo corretto -> non puoi pubblicare dei buoni articoli -> quando chiedi un finanziamento non lo ottieni perchè non hai pubblicato bene -> e il ciclo ricomincia... |
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wcipri
Utente Junior
125 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 10:10:13
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A Patrizio:
NO, il mio ragionamento vale anche per il pre-laurea. Non parlavo di semplici tirocinii in università, parlavo di tirocinii in centri di ricerca, IRCCS famosi. Per quelli c'è una domanda di tesi che va al di là della loro effettiva capacità. Quindi anche lì va fatta una semplice selezione...voglio dire, l'abbiamo fatta per accedere ai corsi di laurea a numero programmato con metà test su domande di cultura generale, non vogliamo fare selezione basandoci sui voti del libretto e quindi su materie certamente affini alle nostre competenze? Poi se uno non ha una media da capogiro, sicuramente farà il tirocinio nei tanti lab della propria facoltà, meno blasonati forse, ma certamente formativi e dignitosi.
Inoltre non ho capito se la domanda relativa alle media da capogiro fosse rivolta a me. |
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 11:00:35
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Dipende da dove vai. Come si può vedere dalle risposte in questa discussione, ci sono persone che pensano che il voto sia tutto e ci sono persone che se ne fregano. Se vuoi andare nel lab di uno che guarda i voti dovrai avere voti alti, altrimenti il voto non conta.
Tanto, voti alti o voti bassi quando entri in un laboratorio come studente (ma anche come PhD) ti devono sempre e comunque formare, quindi il discorso ha poco valore pratico se non nel caso in cui, dovendo scegliere fra due persone che hanno più o meno lo stesso CV uno va a prendere quello con il voto più alto (ma non pensate che la selezione si faccia solo su quello, anzi) |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 13:33:35
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la selezione è partita bene quest'anno, in scienze biologiche c'è un test semiselettivo con domande di ch, bio mate e logica
chi non risponde al 48% delle domande non può fare l'esame di matematica e quindi si ritrova bloccato, perché per passare al secondo anno devi aver fatto tutti gli esamidel primo, oppure sei obbligato a dare come primo esame quello di mate, in tempi rapidissimi che non ti permettono di preperarti.
la selezione c'è anche nelle dopo la laurea come è sempre è stato
sono daccordo con halls, oltre alla riforma universitaria dovrebbe essere rivisto l'intero sistema
il ministero quest'anno ha inserito il concetto di meritrocazia, nel senso che le uni più meritevoli (quelle che pubblicano di più) ricevano più finanziamenti, le altre si prendono le briciole.
tempo 2 anni è anche bio sarà num chiuso come medicina
scusate gli errori, ma la pausa pranzo è finita
ciao |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 13:46:08
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Citazione: Messaggio inserito da chick80
Citazione: Un principio semplice: chi non rende chiude e perde il alvoro (compresi i professori univversitari).
Sono d'accordissimo con te. In teoria.
In pratica: non hai soldi per fare ricerca -> non puoi fare gli esperimenti in modo corretto -> non puoi pubblicare dei buoni articoli -> quando chiedi un finanziamento non lo ottieni perchè non hai pubblicato bene -> e il ciclo ricomincia...
Secondo me i soldi ci sono, se lavori. Faccio un esempio pratico,, sono un biologo nutrizionista, se potessi mettere in studio uno strumento ginnico con finalità dimagranti aumenterei i miei gguadagni. Non lo posso fare perchè non ho la laurea in scienze motorie. L'università attiva un master di 1 anno i cui cfu convertiti consentono di acuquisire la laurea in scienze motorie. Un master annuale costa minimo 2000 euro, 50 iscritti al master = 100.000 euro. Aabbastanza per pagare i docenti del master e una ottima borsa di studio annuale per fare ricerca.
Esempio 2. Ho frequentato un corso universitario in fitoterapia, costo circa 2000 euro. Soldi buttati. Da nutrizionista mi servivano indicazioni pratiche, del tipo: "Per il gonfiore addominale: 10 g di foglie del vegetale X, bolliti in Y ml di acqua per 30 minuti, raffreddare e consumare 200 ml al giorno per 5 giorni. Indicazioni pratiche utili ad alleviare piccole alterazioni. Mi sono ritrovato, principi di farmacognosia, classificazioni botaniche e tutta una serie di informazioni assolutamente inutili perchè o già note da esami universitari o assolutamente non utilizzabili. Pichè il lavoro del biologo nutrizionista è un lavoro di consulenza non solo alimentare dei buoni corsi sono essenziali, purcchè diano informazioni pratiche (utili a risolvere problemi). Perchè le università non orgoanizzano corsi del genere? Per una serie di motivi: 1) inserire nel corso i raccomandati (il botanico per le 4 ore di fondamenti di classificaizone, assolutamente inutili - il prodotto non lo vai a raccogliere nel bosco dici alla persona di comprarlo in erboristeria _): - perchè costa molta meno fatica riciclare vecchie lezioni che dire cose nuove, organizzandole step by step. Ci sono master in nutrizione clinica di due anni di cui 1 anno è la ripetizione di concetti da quinta superiore (i nutrienti, l'azione dinamico specifica degli alimenti, la ripartizione calorica...).
Il punto è uno i docenti universitari vivono bneissimio e si tengono e mantengono tutti i loro intrallazzzi e concubiname anche senza bisogno di lavorare (i soldi glieli dà lo stato - ovvero noi -). Per cui non hanno nessuna ragione di chiedere efficienza, anzi se il loro posto di lavoro dipendesse dal numero di pubblicazioni dovrebbero sacrificare qualche concubina dell'harem (bravissima a letto, scarsa in laboratorio) Il fatto che la domanda più frequente che ci si sente rivolgere (da parte di biologi dottori magistrali - anche in scienza della nutrizione umana -) sia "indicami un buon corso per diventare nutrizionista" implica che l'università NON fa formazione. Allora che fa? E' giusto pagarla? E' diritto allo studio? Ma "diritto alllo studio" non significa pagare docenti che insegnano cose inutili è PAGARE DOCENTI CHE INSEGNINO COSE UTILI A LAVORARE. Questo l'università non lo fa. Noi paghiamo due volte: prima per comprare il pezzo di carta che è necessario per poter lavorare legalmente e poi corsi privati per IMPARARE A LAVORARE PRATICAMENTE. Nemmeno le scuole di specializzazione formano, l'ultimo anno di specializzaizione in microbioolgiia il primario ci disse: ragazzi se volte imparare quello che si fa praticamente in ospedale (emocromo, test di coagulaizone, ecc) andate a fare volontariato in un laboratorio di analisi. E non era una battuta. Lo specializzando, in barba a tutti i regolamenti, durante la specializzazione fa quello che vuole il primario, Se il primario lo assenga al reparto virologia lui per 4 o 5 anni fa SOLO virologia (anche con esami iperspecifici) senza aver mai piastrato una urina o letto un antibiogramma. Per non parlare degli specializzandi del week end: qualli che vanno a lezione venerdì e sabato. Il sistema universitario non è solo corrotto è anche non formativo. Esci con una laurea laboratoristica, ti presenti al piccolo laboratorio privato che ti dice: dottore, le urine sono lì (vada a piastrarle), legga i sed8menti uriniari, valuti il pap test, ed esegua la verolicità di eritrosedimentaizone sul campione di sangue. Quanti biologi con lauree specialistice "laboratoristiche" lo sanno fare? Detto onestemanete l'università italiana è una associazione a delinquere di fannulloni menefreghisti. Non gliene frega nulla che i loro studenti inparino un mestiere. Gli basta tritare e ritritare gli stessi appunti e portarsi a caso lo stipendio e a letto le studentesse con ambizioni di post doc. Fatte salve eccezioni. Chi si è lalureato a Triester ricorderà un famoso docente di zoologia lacui lezione era la dettatura, per due ore, degli stessi appunti sulle diverse classi animali. Il dare quegli appunti alle stampe lo avrebbe obbligato a fare lezione, a faticare. Sempre a Trieste chi non ricorda il famoso docente di chimica prima e di biochimica applicata poi che facevba per sei mesi esercizi sui tamponi (biochimica applicata, quarto anno, non fondamenti di chimica). Riuscendo a dare esercizi tanto confusi e incasinati da bocciare persone (era l'incubo della facoltà di biologia, persone che hanno perso due anni di studi rifacendo chimica una miriade di volte). Poi arrivi al primo giorno di internato ti dicono preparami il tampone, tu inizi a fare duemila calcosi tenedo conto delle costante ri prima seconda e terza dissociazione, del principio di Le Chatelier, della temperatura della stanza (che fa variare la densità) e arriva il tenico di laboratorio, con diploma di perito chimico acquisito per corrispondenza alla scuola "radio elettra di Taipei" che ti dice: "pirla: qua c'è il sale, lì c'è l'acido cloridico concentrato, quella cosa con la con "pipetta con il filo" che ha le lucette si chiama "piaccametro". Infila la pipetta nell'acqua, aggiungi acido goccia a goccia, quando leggi il valore che serve hai finito".
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 15:45:05
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questo tuo ragionamento vale per il post laurea, tipo quando fai domanda per il Ph.D ma non per fare una tesi; se tutti la pensassero come te, uno che non ha la media da capogiro finirebbe gli esami e non avrebbe posto per l internato
ma proprio poichè vale per il dottorato e purtroppo il dottorato lo fai dove hai svolto il tirocinio della tesi,allora è giusto che nei posti migliori prendano i migliori! in ogni caso non esiste solo la tesi sperimentale, esiste anche quella compilativa!
io avevo anke specificato che è import oltre ad avere ottimi voti essere anche portati nella pratica!io non sn di certo la Levi Montalcini di turno,ma del mio corso ero una che spiccava,per preparazione e manualità,ed infatti sn stata sempre ripagata dai riconoscimenti e dai complimenti dei prof!
ciao |
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Daria85
Utente
678 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 15:46:17
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scusate,la prima parte del mio post (questo tuo ragionamento vale per il post laurea, tipo quando fai domanda per il Ph.D ma non per fare una tesi; se tutti la pensassero come te, uno che non ha la media da capogiro finirebbe gli esami e non avrebbe posto per l internato) era citata da Patrizio.
ri-ciao
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 16:53:01
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hellas, i soldi ci sono, ma non sono usati per finanziare la ricerca, quindi a tutti gli effetti è come se non ci fossero. |
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Patrizio
Moderatore
Città: Barcellona
1914 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 17:56:10
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Citazione: Messaggio inserito da wcipri
A Patrizio:
NO, il mio ragionamento vale anche per il pre-laurea. Non parlavo di semplici tirocinii in università, parlavo di tirocinii in centri di ricerca, IRCCS famosi. Per quelli c'è una domanda di tesi che va al di là della loro effettiva capacità. Quindi anche lì va fatta una semplice selezione...voglio dire, l'abbiamo fatta per accedere ai corsi di laurea a numero programmato con metà test su domande di cultura generale, non vogliamo fare selezione basandoci sui voti del libretto e quindi su materie certamente affini alle nostre competenze? Poi se uno non ha una media da capogiro, sicuramente farà il tirocinio nei tanti lab della propria facoltà, meno blasonati forse, ma certamente formativi e dignitosi.
Inoltre non ho capito se la domanda relativa alle media da capogiro fosse rivolta a me.
Ci sono prof all interno dell università che vogliono sapere la media, intendevo appunto quelli, per la media da capogiro la domanda era rivolta a chiunque abbia una buona media, come dicevo prima i tirocinanti devono solo imparare a stare in un ambiente di ricerca quindi la media vale poco.
Citazione:
Daria85
e chi l ha detto che devi fare il dottorato dove hai fatto la tesi? io non ho avuto ma nemmeno la minima intenzione di farlo li e in generale in Italia se non in alcuni centri che si contanto su un due dita della mano di un falegname |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 18 ottobre 2010 : 19:49:10
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come dice cicko i soldi ci sono, c'erano ank per attuare la rfiroma, peccato che si è preferito dare i soldi a dell'utri per la missione di "pace" in afaganistan
purtroppo in italia la ricerca è sputtanata, nel senso che i politici preferiscono investire sul gran premio di formula 1
halls non pesno che la situazione non sia cosi tragica, adesso relamente quante ragazze pensi che siano disposte a darla via? e gli studenti maschi che fine farebbero, quelli che occupano i posti di spicco sono sopratutto gli studenti e non le stuntesse.
per fare esami di diagnostica la laurea più adatta e TLB su questo non ci sono dubbi, è un dato di fatto quindi se poi un biologo non sa leggere il sedimento delle urine (io l'ho fatto in 4 superiore, quindi mi sembra molto semplice da fare) è colpa dell'uni, ma in parte anche sua visto che sanno tutti i TLB non li batte nessuno in queste cose.
halls l'università di trieste ha pagato caro il suo andazzo, oggi è uscito un documento e l'uni di trieste è dopo il 10emo posto, cioè in mezzo al letame
la riforma inoltre ha inserito anche i test di valutazione per i prof, non so cosa cosa succede se gli studenti sputtanano un prof
io penso che se uno merita alla fine emergie sempre, magari non vincerà un dottorato però spiccerà per qualcosa
c'è troppo conflitto di interessi, bisognerebbe lasciare l'essenziale, ci sono troppi tipi di tecnico, troppi indirizzi e master di biologia e biotech, alla fine si crea una massa di gente laureata con le compentenze di fare quasi tutto quello che fa l'altro e alla fine si è costretti a far fare ad ognuno cose specifiche perchè altriemnti non ci sarebbe posto per nessuno
i tagli continueranno e molte uni spariranno, secondo me qualcosa sta cominciando a cambiare |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 19:22:09
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OT: soldi a dell'utri per le missioni di pace..? |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 20:27:37
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parole di Tremonti, ha ritenuto più urgente le questioni in Afsganistan più tosto che quelle interne
la Gelmini non ha potuto fare altro che accettare, dell'Utri (ministro della difesa) voleva dei soldi dei soldi in più e non so per quale ragione gli sono stati dati
PS: cosa vuol dire "OT" |
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Giuliano652
Moderatore
Prov.: Brescia
6941 Messaggi |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 21:47:49
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grazie |
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la_fra
Utente
750 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 22:17:31
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Il mio problema non era che Tremonti desse la priorità all'Afghanistan piuttosto che all'università (ovvio), ma sapere che Dell'Utri (e non La Russa) è ministro della Difesa... |
Doctors are men who prescribe medicines of which they know little, to cure diseases of which they know less, in human beings of whom they know nothing (Voltaire) |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 19 ottobre 2010 : 22:34:29
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ah già è vero, va be cmq se torniamo in tema sarebbe meglio |
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hellas
Utente Junior
156 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 17:56:11
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[quote]Messaggio inserito da more more
come dice cicko i soldi ci sono, c'erano ank per attuare la
Non lo so se alla fine i migliori emergano il punto è che io non volgio che emergano solo i migliori, Vorrei che i migliori andassero a fare "i migliori" (professori universitari, dottori di ricerca) ma che anche un buon laureato specialista potesse accedere ai concorsi di insegnamento a scuola tecnici o infermieri contribuendo a formare dei buoni professionisti. Non mi interessa che emerga il "Maradona" della riceca, quello emerge comunque (forse; Rubbia, premio Nobel è in Spagna) mi piacerebe che le tante persone brave potessero giocarsi la possibilità di fare uh lavoro adeguato alla loro bravura. La concorrenza non è che "il migliore emerge e gli atri fanno la fame", la concorrenza è che il biologo molto bravo diventa professore universitario, il bravissimo vince il nobel e il buon biologo esegue e intrepreta dei buoni esami di laborartoiro o risolve problemi di salute delle persone con dei buoni trattamenti nutrizionali. Ci vuole il medico che fa il trapianto di cervello e vince il nobel ma anche tanti buoni medici che fanno passare il mal di pancia e il mal di schiena alle persone.
Sono d'accordo che il governo sta finalmente facendo qualcosa (la Gelmini ha ragione) quello che temo è che prima che si reggiungano standar europei (e non feudali come ora) il sistema sia già crollato. Lavoro da libero professionista, collaboro con liberi professionisti e sono a contatto con le persone (come nutrizionista): stiamo tutti lavorando molto (anche in termini di ore) per guadagnare poco, E intendo proprio tutti; dalla parrucchiera, al biologo o al medico. La retribuzione di un incarico di ricerca per un biologo da parte di un azienda pubblica (es. ospedale o istituto zooprofilattico) è mediamente inferiore a quella di un operaio specializzato. Il Paese si sta impoverendo in maniera drammatica, il rischio è quello di un degrado sempre maggiore con lavro nero, immondizie per strada, pagare un messo comunale perchè accelleri l'ioter di una pratica e via così. Il rishcio che le regole saltino e si cada nell'illegalità diffusa e tra crisi economica, corruzione e menefreghismo non manca molto. Compreso il menefreghismo delle nostre elite, il parere css del 2009 ternina con "si consiglia la specializzaizone per svolgere l'attività di nutrizionista": 10 anni di università per fare una dieta? Ma siamo fuori di testa? E vale per molte altre lauree (esepio: laurea in tecniche erboristiche, in scienze gastronomiche..). Ma siamo fuori di testa? Pensiamo anche ai dilomati che rimangnono tagliati fuori, mica tutti possono diventare laureati, e la laurea deve essere inerenti a professioni di un certo spessore, i professori universitari ne attiveranno una in per aprire macellerie o panifici. Non solo è uno spreco di soldi pubblici ma impedisci di lavorare a tante brave persone non laureate (incrmentando la miseria). Scusate gli errori, non ho tempo per rleggere e correggere comumque siamo messi male. O ci si dà una regolata o non c'è futuro. Il problema è che la "regolata" dovrebbe partire dalle istituzioni. Speriamo in Tremonti (che l'aria dell'ex secchione la ha tutta). |
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Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 20:13:22
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io stimo molto Tremonti,
halls secondo me il problema non è che che i biologi possono fare poche cose, il fatto e più tosto che voengono formati per fare poco, nel senso che un biologo non viene formato per eseguire delgi esami (salvo procedure molto complesse), ma per interpretare i risultati e per direigere un esperimento di ricerca, visto che fanno poca pratica. non sapevo che i biologi non possano insegnare ai futuri tlb e infermieri, secondo me potrebbero farlo, però salta sempre fuori il solito discorso "eh però i biologi non provengono dalla facoltà di medicina, perciò approfodiscono poco certe materie, risultando indatti a insegnarle" questo è un discorso che fa molta gente, sempre per tutelare le lobby
io parlo da diplomato taglaito fuori dall'uni (x quest'anno), con un dipoloma poco spendibile tra l'altro (tecnico chimico e biologico) e per questo volevo approfondire le mie conoscenze all'uni per diventare tlb, per me l'università non sarebbe stata un punto di partenze ma solo un apprfondimento delle mie conoscenze.
sinceramente non penso che un diplomato possa fare poco, molta gente dice che tra qualche anno le superiori saranno le nuove medie e le università le nuove superiori, non penso che ciò avvenga
i professori cercano di fare sempre corsi nuovi, però le loro oppurtunità stanno finendo orami, ci sono un'ifinità di lauree e penso che tutti sappiano che è stato raggiunto il limite. dovremmo semplicemnte migliorare quello che abbiamo invece di inventare cose nuove
la riforma partirà, la Gelmini ha puntato i piedi per terra e ha detto che fra due mesi i soldi ci saranno
non so cosa migliorererà, quel che è certo è che molti atenei chiuderanno e che molti corsi non esisteranno più, da una parte è meglio cosi, ci lavori che si possono fare bene anche con un diploma senza per forza avere una laurea e i politici cominciano a capire questo
i biologi secondo me sono adatti a dirigire, pesnare e ad interpretare; insomma devono fare le menti, le cose pratiche possono farle i tecnici
se si darebbe la possibilità ai biologi di fare le cose pratiche sarebbe secondo me dannoso, il conflitto di interessi diventerebbe enorme, tutti si ruberebero il pane di bocca e alla fine il lavoro diventrebbe scarso per entrambe le categorie (tecnici e biologi) |
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 21:08:19
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Ma chi l'ha detto che i biologi non possono insegnare agli infermieri e tlb??? Ma che cazzate andate in giro dicendo ragazzi??
Da me i biologi insegnano eccome...Professori ordinari, ricercatori, personale del ssn.. E insegnano pure a medicina!
Scusami moremore ma se dici che "le menti le fanno i biologi che pensano e interpretano" e la pratica i tlb non hai proprio capito un ***** della professionalità del tlb.
Scusate ma davvero non si possono sentire così tante stronzate in un'unica discussione... |
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more more
Utente Junior
518 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 22:11:05
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adesso il fatto che un biologo non possa insegnare certe cose non l'ho detto io, l'ha lasciato intuitre halls (punto 1)
punto 2 mi sembra che un tlb debba sempre risp a un biolgo, medico, ctf ecc.. certe figure professionali sono fatti per dirigere
ritengo indatto far studiare una pers 5 anni o addirittura master e specez per leggere un sedimento delle urine quando io l'hop fatto al 4 delle superiori o altre cose di rutine
la funzione primaria di un biolgo non è quella di dirigire?
penso che molti biologi non si acconterebbero di fare rutine, certo in italia con la situazione che c'è la farebbero in molti, ma solo per mangire, non certo per soddisfare le loro soddisfazioni professionali
tu perché sei passata a fare tecnico? per quel che mi rigarda la mia aspirazione di vita e fare analsi su anlaisi, meglio se di tipo diagonstico e stare in laboratorio tutto il giorno tra micrsocpi e vtereria varia, amo la micorbiologia e quindi penso che tlb sia la laurea più adatta a me |
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Caivs.Ivlivs
Utente Junior
Città: Brescia
302 Messaggi |
Inserito il - 20 ottobre 2010 : 23:13:12
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More more, la Gelmini può dire quello che vuole, ma dubito che i soldi possano materializzarsi di punto in bianco di qui a due mesi. L'Italia non è certo in condizioni ottime sotto questo aspetto, e sarebbe bene che tutti prendessero in considerazione di non poter avere una "vita facile" (in ambito esclusivamente lavorativo, intendiamoci!) nel nostro Paese, se pensa di conseguire lauree e specializzazione in certi campi. Parlare di riforma universitaria quando non ci sono neanche le basi per farla mi sembra un po' azzardato: per quel che so io, i cambiamenti radicali devono essere operati gradualmente, non da un giorno all'altro come si sta tentando - seppur in buona fede - di fare per metterci "al pari" con i paesi più sviluppati. Con i ricercatori che protestano, poi, hai voglia. Anche loro fanno la loro buona parte, diciamo, interrompendo la didattica. Non si capisce più niente. |
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n/a
deleted
1123 Messaggi |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 01:05:31
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Ma che stai dicendo???? Un tlb deve solo rispondere a se stesso visto che lavora in autonomia professionale ed e unicamente valutato da organi preposti che appartengono alla propria categoria professionale..Quindi medici biologi ctf (????????) non c'entrano proprio nulla... E' l'unico responsabile della validazione tecnica dei risultati e dei controlli di qualità e corretto funzionamento della strumentazione dove appunto medici e biologi non ci mettono becco! Loro si occupano della clinica, come giusto che sia.. Altrimenti se dovesse eseguire due cazzate in croce con il biologo che gli fiata sul collo e gli dice passo passo che deve fare come un povero bambino idiota prenderebbero gente con la 3 elementare no?O scimmie ammaestrate...Perché pagare gente laureata??
Scusami ma veramente non hai capito una eva sull'effettiva mansione e professionalità del tlb...
Citazione: Messaggio inserito da more more
adesso il fatto che un biologo non possa insegnare certe cose non l'ho detto io, l'ha lasciato intuitre halls (punto 1)
punto 2 mi sembra che un tlb debba sempre risp a un biolgo, medico, ctf ecc.. certe figure professionali sono fatti per dirigere
ritengo indatto far studiare una pers 5 anni o addirittura master e specez per leggere un sedimento delle urine quando io l'hop fatto al 4 delle superiori o altre cose di rutine
la funzione primaria di un biolgo non è quella di dirigire?
penso che molti biologi non si acconterebbero di fare rutine, certo in italia con la situazione che c'è la farebbero in molti, ma solo per mangire, non certo per soddisfare le loro soddisfazioni professionali
tu perché sei passata a fare tecnico? per quel che mi rigarda la mia aspirazione di vita e fare analsi su anlaisi, meglio se di tipo diagonstico e stare in laboratorio tutto il giorno tra micrsocpi e vtereria varia, amo la micorbiologia e quindi penso che tlb sia la laurea più adatta a me
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chick80
Moderatore
Città: Edinburgh
11491 Messaggi |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 08:44:38
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Ragazzi, stiamo andando molto OT e comunque si è parlato già mille volte di queste cose. Vi prego di tornare "en route". Grazie. |
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1123 Messaggi |
Inserito il - 21 ottobre 2010 : 09:31:08
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Se n'e parlato così tanto che more more pur avendo letto tutti i topic possibili sui tlb non ha ancora capito una cippa lippa sulla sua effettiva mansione... Quindi, ci tengo a ribadire che come il tecnico radiologo non ha nessun medico che gli dice in che posizioni far stare i pazienti o che lastra usare oppure l'infermiere non ha nessun medico che gli dice il diametro dell'ago da usare e si sanno arrangiare tutti benissimo, anche il tlb lavora in piena autonomia professionale..
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